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Bonus per disoccupati 2016: aiuti alle famiglie in difficoltà

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Orientarsi tra i diritti che toccano alle famiglie in difficoltà a volte risulta difficile, soprattutto per la mancata chiarezza e correttezza delle informazioni. Ecco una guida per ottenere i benefici riservati alle famiglie in difficoltà, che hanno diritto ad una serie di bonus disoccupati, che vengono erogati a seconda dei requisiti posseduti. Affari Miei dedica la sezione lavoro e formazione anche agli aiuti ed ai sussidi per chi ha perso l'impiego: su questa pagina vedremo, dunque, schematicamente tutte le agevolazioni previste per il 2016.

Aiuti per disoccupati 2016: focus sui bonus per le famiglie in difficoltà

Se avete perso il lavoro, ecco tutte le prospettive di Welfare che ci sono per voi: aggiorneremo periodicamente questa pagina nel caso in cui dovessero esserci novità.

Naspi 2016 INPS: requisiti, durata, calcolo e domanda

La Naspi è il nuovosussidio di disoccupazione previsto dal Jobs Act, la riforma del lavoro entrata in vigore con il governo Renzi. Con l’entrata della Naspi dal primo maggio 2015 è finita l’era di Aspi e Mini Aspi. Come fare per ottenerla e, soprattutto, chi ne ha diritto? La Naspi, forma abbreviata di Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, cambia nei requisiti e nella durata rispetto al passato. Il tetto massimo di erogazione è fissato a 24 mesi, sei mesi in più rispetto ai 18 precedenti, mentre l’importo dell’assegno è calcolato in base al 75% dello stipendio se questo è inferiore a 1195 euro. L’Inps ha fatto sapere che la somma sarà rivalutata annualmente e conosceremo l'importo con l'emanazione di apposite circolari.

I requisiti per fare domanda sono: occorrono 13 settimane di lavoro all’attivo negli ultimi 4 anni per averne diritto e 30 giorni di lavoro effettivo nell'anno in cui si è perso il posto. La perdita del posto deve essere involontaria e riguarda dipendenti pubblici a termine o lavoratori subordinati del settore privato. La Naspi tocca anche al lavoratore che si è licenziato per giusta causa. Quanto dura la Naspi? La Naspi può durare anche 24 mesi ma il contributo non può superare i 1300 euro mensili. Inoltre, a partire dal 91esimo giorno, ovvero dal quarto mese, è prevista la decurtazione dell'assegno del 3% al mese.

Asdi 2016 INPS: bonus disoccupati, come funziona e quando spetta

La riforma del lavoro del governo Renzi, che ha visto l’entrata in vigore del Jobs Act, ha introdotto, tra le novità in tema di bonus di disoccupazione, l’Asdi. Che cos’è l’Asdi? L’Asdi è un assegno di disoccupazione che è entrato in vigore in via sperimentale: in sostanza, l’Asdi tutela chi ha esaurito la Naspi ed è ancora senza lavoro. Nel decreto legislativo emanato dal governo è specificato che l’Asdi sia concessa anche quando vi è il requisito di “particolare necessità”. In questo caso incidono a favore l’aspetto familiare e l’Isee basso, che danno diritto all’assegno. L’importo del sussidio è pari al 75% della Naspi e dura solo sei mesi. In linea con quanto avviene negli altri Paesi europei, chi riceve il sussidio deve obbligatoriamente partecipare ad un progetto di reinserimento nel mercato del lavoro proposto dai centri per l’impiego. Il tetto massimo dell’Asdiè di 500 euro mensili.
Sussidi per disoccupati: tutti i bonus per le famiglie

Dis-Coll 2016, bonus disoccupazione INPS: requisiti, importo e come ottenerlo

Il bonus disoccupazione Dis-Collè in vigore dal 1° maggio 2015. Si tratta di una nuova prestazione di disoccupazione INPS che spetta ai collaboratori coordinati e continuativi e a quelli a progetto. I requisiti per ottenere la prestazione di sostegno introdotta in via sperimentale dal Jobs Acta partire da quest’anno sono: 
  • essere in stato di disoccupazione; 
  • avere almeno 3 mesi di contributi versati nell’anno solare precedente alla perdita del lavoro; 
  • aver versato almeno un mese di contributi nell’anno in cui si è perso il lavoro o avere un rapporto di collaborazione della durata di almeno un mese e che abbia prodotto un reddito pari almeno alla metà dell’importo che dà diritto ad un mese di contribuzione. 
Dalla Dis-Coll sono escluse le Partite Iva che versano in gestione separata e sono esclusi anche coloro che occupano ruoli come amministratori e sindaci. La somma percepita è pari al 75 per cento del reddito medio mensile e ha una durata pari alla metà della durata del rapporto di collaborazione calcolata dal primo gennaio dell’anno solare precedente allo stato di disoccupazione.

Disoccupazione agricola INPS 2016: come funziona?

Il bonus di disoccupazione agricolaè un’indennità particolare riservata ai lavoratori nell’agricoltura. Per poter fare la richiesta del sussidio è indispensabile aver lavorato per un periodo di tempo determinato, condizione legata al fatto che l’agricoltura può svolgersi in determinati periodi dell’anno a causa delle condizioni meteo. I requisiti necessari per poter accedere alla disoccupazione agricola sono di essere: 
  • iscrizione negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti, per l’anno cui si riferisce la domanda o un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato per un periodo dell’anno che riguarda la prestazione; 
  • almeno 2 anni di contributo NASPI versato; 
  • almeno 102 contributi giornalieri versati nei 2 anni precedenti la domanda. 
L’importo dell’indennità è stabilito nella misura del 40% in base alla retribuzione di riferimento. Dalla somma dell’assegno spettante viene detratto il 9% per ogni giornata di indennità di disoccupazione erogata come contributo di solidarietà. La trattenuta ha una durata massima di150 giorni. Come si presenta la domanda di disoccupazione agricola? La domanda si presenta per via telematica e, se non si è in grado di procedere personalmente, si può ricorrere centri Caf e i Patronati. La domanda va presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo alla perdita del lavoro.

Carta Acquisti 2016 INPS: domanda e requisiti Social Card

La Carta Acquisti è un’altra forma di bonus di disoccupazione che rientra nel pacchetto degli aiuti concessi dallo Stato eroga ai cittadini ed alle famiglie a basso reddito. Sull'argomento, di solito, c'è un po' di confusione: abbiamo sia la social card ordinaria che quella straordinaria. Cerchiamo di fare chiarezza.

La Social Card ordinaria viene erogata a pensionati e famiglie con figli con età inferiore a 3 anni. Fu istituita dal governo Berlusconi ed è l'unica tra i due sussidi a funzionare (su questo aspetto chiariremo tra poco). L'importo è di 480 euro annui, erogati dall'INPS bimestralmente. La guida a cui abbiamo fatto riferimento spiega i dettagli.

La Social Card straordinariaè la carta acquisti sulla quale ogni mese viene accreditato un importo che parte da un minimo di 231 euro ad un massimo di 404 euro al mese, a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Si tratta di una carta prepagata ricaricabile che si appoggia al circuito Mastercard: è utilizzabile per pagamenti POS e per i prelievi presso gli ATM di Poste Italiane.  Con la social card straordinariasi possono pagare le bollette di casa, fare acquisti nei negozi convenzionati. La card viene erogata dall’INPS e dal Comune di residenza, a patto che vi siano fondi disponibili. I requisiti per fare la domanda per la social card sono: presenza di almeno un minore di 18 anni;almeno un membro della famiglia deve essere disoccupato e deve avere tra 15 e 66 anni; essere cittadini italiani o comunitari UE o extracomunitari con permesso di soggiorno CE;reddito ISEE non oltre i 3000€, un patrimonio mobiliare valido ai fini ISEE sotto i 8000 euro; non percepire più di 600€ al mese di indennità come pensioni o sostegno assistenziale;non avere un autoveicolo immatricolato nell’ultimo anno, non possedere un’auto oltre i 1300 cc o una moto oltre i 250 cc immatricolate negli ultimi tre anni; se si è in possesso di una casa non deve avere un valore ai fini IMU superiore a 30.000 euro. Il paradosso di tutto questo è che, sebbene previsto normativamente, non c'è ancora l'attuazione: i disoccupati che ne avrebbero diritto, ad oggi, non hanno visto nemmeno un quattrino.

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