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Codice tributo 1004: cos’è, significato e uso

Con il modello F24  si eseguono diverse tipologie di pagamenti segnalati da specifiche cifre identificative. Nel caso in cui si procede con il versamento delle ritenute sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente si deve inserire il codice tributo 1004: il contribuente deve versare le trattenute fiscali al Fisco entro il quindicesimo giorno del mese successivo rispetto a quello di retribuzione del corrispettivo. 

Sono disponibili diversi codici tributi relativi al computo delle trattenute fiscali su redditi diversi, per cui bisogna fare attenzione ad individuare il codice tributo corretto, anche se non sono previste sanzioni in caso di errata segnalazione della stringa numerica: l’importante è rispettare le scadenze. Nel caso di errori, infatti, il contribuente può modificare la sua posizione per cui può in maniera semplice rimediare alla violazione involontaria commessa avvalendosi della richiesta di rettifica con cui segnalare all’Agenzia delle Entrate l’eventuale scorrettezza commessa durante il pagamento. 
Quando il sostituto d’imposta calcola delle trattenute in eccesso sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, potrà successivamente detrarre le somme di denaro in surplus direttamente dai debiti in corso nello stesso periodo d’imposta; in alternativa, invece, può decidere di sottrarre la somma eccedente dai versamenti che fanno riferimento al periodo d’imposta immediatamente successivo. Una terza strada  messa a disposizione del sostituto d’imposta è quella di chiederne il rimborso attraverso il modello 770: va precisato che nel caso in cui il contribuente non proceda con la compensazione della somma di denaro risultante eccedente nel periodo di imposta successivo, allora si può avanzare la richiesta di rimborso con la denuncia dei redditi ed il riporto.
In caso di ritardato pagamento delle ritenute sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, mediante il codice tributo 1004 si può far ricorso al ravvedimento operoso che permette al contribuente di risolvere la violazione con l’attribuzione di sanzioni ridotte. In base all’entità del ritardo con cui il contribuente si appresta a versare la specifica tassazione, si aggiunge all’imposta in questione una percentuale aggiuntiva, per cui la sanzione sarà pari allo 0,2% dell’importo per ogni giorno di ritardo, a patto che il pagamento avvenga entro il quattordicesimo giorno di ritardo; si sale ad un incremento del 2,8%,  in caso di ritardo di 14 giorni; se, invece, il pagamento avviene in un periodo di tempo compreso tra il quindicesimo ed il trentesimo giorno di ritardo allora la sanzione sarà pari al 3,75%; viene attribuita una sanzione del 6% se il versamento si verifica entro il termine di presentazione della dichiarazione, relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione. Anche nel caso di questo tributo vengono determinati gli interessi legali pari allo 0,5% dell’importo pagato in ritardo; per procedere con il pagamento delle sanzioni e degli interessi si devono utilizzare gli appositi codici tributo identificativi da rintracciare sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vai già via? Leggi la nostra sezione dedicata al Fisco se hai bisogno di altri consigli! Se questa è la prima volta su Affari Miei, nel darti il benvenuto, ti invitiamo a consultare la mappa del blog per conoscerci meglio!

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