Sempre più persone stanno cercando di rientrare in contatto con la natura, di abbandonare i faticosi e spesso stressanti ritmi della città e tornare verso le origini, trasferendosi in campagna. Le strategie per fare in modo che ciò accada sono molte, una di queste la analizzeremo per bene nell'articolo di oggi: come aprire una fattoria didattica? Per arrivare a dare una risposta a questo quesito è necessario scoprire cosa prevede lo Stato italiano in materia, quali sono i passi da compiere e come facilitarsi la vita il più possibile.
Al momento esistono due tipologie di fattorie didattiche: quelle classiche che nascono e si sviluppano all'interno di una già presente azienda agricola e le nuove city farm, che solitamente prendono vita in zone di periferia e sono location costruite ad hoc. I principali clienti di queste due attività sono sia le famiglie, che desiderano far conoscere ai propri bambini una parte del mondo naturale, sia i turisti o semplicemente coloro che sono appassionati all'argomento. In Italia la diffusione di tali attività è iniziata relativamente tardi, rispetto ad altri paesi. Le prime fattorie didattiche prendono infatti vita negli anni '90 e fin da subito riscuotono un discreto successo. Una delle prime regioni che è stata coinvolta dalla novità è stata l'Emilia Romagna. Ad oggi queste nuove imprese si stanno sviluppando soprattutto nel Sud Italia ed al momento se ne contano circa 2000 in tutta la nostra Penisola. Oltre a fornire importanti spiegazioni ai curiosi e ai più piccoli, spesso queste attività permettono di acquistare i cosiddetti prodotti a km zero e quindi biologici. Vediamo ora tutto ciò che è burocraticamente necessario per ottenere il titolo di “fattoria didattica”.
Guida all'apertura di una fattoria didattica
Il compito di rilasciare le qualifica è delle varie amministrazioni regionali, che si basano dunque su leggi regionali a volte variabili da Regione a Regione. Ciò significa che la prima cosa da fare è quella di informarsi su ciò che la propria Regione impone ai proprietari di tale attività. Le informazioni possono essere facilmente reperibili grazie alle cosiddette “carte qualità”, dove vengono elencati i requisiti e gli obblighi del proprietario di una fattoria didattica: rispetto delle norme di sicurezza, adeguamento della struttura agli standard richiesti, assenza di barriere architettoniche, sistemi di produzione ecocompatibili, eccetera.
Se l'attività prenderà vita all'interno di un'azienda agricola allora essa si chiamerà propria “fattoria didattica”; se, invece, sarà un luogo pensato e ideato solo per questo allora prenderà il nome di “city farm”. Tutti i dipendenti necessari devono essere obbligatoriamente qualificati e il programma educativo, per essere accettato, deve essere ben elaborato e pensato. Ciò significa che devono essere presenti delle zone all'aperto dove svolgere attività in completa sicurezza così come zone al chiuso, camere in cui svolgere laboratori pratici e di formazione. Gli argomenti fondamentali su cui concentrarsi sono: una corretta alimentazione, educazione alla salute, tutela dell'ambiente e rispetto del territorio.
Come aprire una fattoria didattica: alcuni utili consigli per lavorare al meglio
Si sente parlare molto di laboratori e attività creative, ma quali sono concretamente le attività che possono essere svolte all'interno di una fattoria didattica? Gli educatori (formati a riguardo) insegnano e mostrano ai clienti la preparazione del formaggio, la produzione del vino e dell'olio, la raccolta del grano fino alla panificazione, la produzione di miele, così come tutto il ciclo necessario per arrivare alla produzione dell'uovo. Ma non solo, in fattoria possono essere mostrati anche i principi generali per prendersi cura dell'orto e ottenere così un buon raccolto, le proprietà delle piante scelte e la distinzione quindi dei vari vegetali. A fine giornata è possibile creare un prodotto con le proprie mani nell'area gastronomica, così come acquistare i prodotti che l'azienda crea. Alcune fattorie hanno poi creato anche una serie di attività che mirano a divertire il cliente in vari modi: corse in mountain bike, passeggiate a cavallo, giochi e giostre.
Anche le scuole sono sempre più propense ad organizzare gite scolastiche di questo genere, poiché oltre ad essere davvero divertente e gioioso per i bambini, questo risulta essere anche estremamente istruttivo. D'altronde risponde alla famosa formula dell'imparare facendo, allontanando così quel nozionismo astratto che spesso si instilla nelle scuole.
Per coloro che decidono di aprire la fattoria didattica all'interno di un'azienda agricola, già presente ed affermata, il discorso burocratico potrebbe rivelarsi tendenzialmente più snello. Le qualifiche possibili per il personale sono molte e diverse: possono infatti essere utili diplomati in agraria così come laureati in tecniche della riproduzione animale, in veterinaria o facoltà simili.
Il nostro consiglio è sempre quello di iniziare creando un business plan che sicuramente facilita la vita fin dall'inizio, poiché permette una programmazione chiara ed efficace di tutto ciò che è necessario fare. All'intero del business plan è necessario indicare: un esame delle risorse, un esame del contesto territoriale in cui si intende iniziare l'attività, i servizi che si desidera offrire, la programmazione degli interventi.