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Vivere e lavorare in Portogallo e trasferirsi da pensionati: conviene?

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Avete mai pensato di vivere e lavorare in Portogallo? No? Beh molti vostri connazionali non solo l'hanno pensato e desiderato, ma alla fine sono riusciti a realizzare questo loro sogno. Il Portogallo è una nazione molto simile all'Italia, sia per quanto riguarda il modo di vivere sia per quanto riguarda aspetti come il meteo, il cibo, l'ambiente. Con i cugini iberici di Spagna e Portogallo condividiamo molti pregi e molti difetti, oltre che l’appellativo di PIIGS in ambito economico ed un’esperienza poco felice da un punto di vista della crisi economica degli ultimi anni. Negli ultimi tempi sono molti gli italiani che stanno pensando di trasferirsi in Portogallo da pensionati: questa guida è rivolta anche a loro.

La città portoghese con il più alto numero di italiani è senz'altro Lisbona: una metropoli accogliente ma frenetica al tempo stesso. La presenza dei nostri connazionali rende questa meta un po' meno sconosciuta.

Consigli per vivere e lavorare in Portogallo
Quando parliamo di Portogallo non ci riferiamo solo alla sua città più famosa, Lisbona, ma anche a molte altre, pilastri della vita economica: Porto, Vila Nova de Gaia, Braga, Amadora e Coimbra. Queste sono alcune delle città più attive di tutta la nazione: se invece quello che state cercando è un piccolo paese conosciuto soprattutto per la calma e la tranquillità, allora dovreste concentrarvi su piccoli centri come Aveiro, Faro o Portimao.

Le ragioni che possono spingervi fino in Portogallo possono essere le più disparate: non sta a noi dire se sono giuste oppure no. Se vistate chiedendo se vale la pena di andare a vivere in questo Paese, probabilmente siete curiosi oppure semplicemente avete già analizzato i pro ed i contro della scelta. Noi, comunque, proveremo come sempre a dire la nostra, al fine di arricchire il dibattito sul tema.
Lettura consigliata: Quali sono i migliori Paesi per investire all’estero?

Guida per vivere e lavorare in Portogallo: cosa bisogna sapere?

In generale, a chi vuole trasferirsi all’estero noi consigliamo sempre di effettuare prima una visita nella città in cui desidera trasferirsi prima del passaggio definitivo. Questo vi permetterà di studiare la zona, di osservare se veramente risponde alle vostre aspettative; testerete con mano vostra quel che la località individuata può offrirvi.
Purtroppo o per fortuna, anche a livello economico il Portogallo non ha molte differenze con l'Italia, come anticipato in apertura. La situazione non è florida per moltissimi settori, per altri però le opportunità non mancano.  Quindi conviene o non conviene trasferirsi in questo Stato? Esiste la possibilità di trovare un'occupazione? Queste sono domande a cui non è mai facile rispondere, soprattutto quando si parla di nazioni in cui l'economia si diversifica da settore a settore. I professionisti al momento più ricercati sono quelli del campo industriale, farmaceutico, agricolo, elettronico e petrolchimico. Il settore turistico è ancora in grado di fornire grandi opportunità a tutti coloro che si ritrovano in questa categoria. Rispondendo in questo modo, però, ribadiamo un concetto fondamentalmente analogo a quanto detto per l’Italia: ci sono lavori pagati bene, altri pagati meno bene. Non si lascia un Paese solo per cambiare lavoro ma per cambiare vita: se probabilmente pensate di vivere in Portogallo sarà scattato qualcosa in voi che vuole portarvi fin lì, non pensiamo che sia la disoccupazione o l’assenza di prospettive qui da noi a spingervi verso una realtà che ci assomiglia molto, forse troppo.

Uno svantaggio da tenere bene presente e che può colpire vuole vivere e lavorare in Portogalloriguarda il costo della vita, che è secondo diverse stime abbastanza alto ed in crescita, nonostante gli stipendi medi siano molto bassi rispetto all’Italia e si aggirino sugli 800-1000 euro al mese. Non si può neanche dire, quindi, che vale la pena emigrare se siete abilitati al telelavoro o vivete di rendita perché probabilmente esistono, anche rimanendo in Europa, soluzioni più convenienti per chi fa questo tipo di valutazione.

Vivere in Portogallo da pensionati: conviene scappare nel 2016?

Si tratta di una tendenza in crescita negli ultimi tempi. Per attrarre pensionati da tutta Europa, infatti, il Paese ha previsto una politica fiscale vantaggiosa che prevede la detassazione degli assegni. In pratica se siete Italiani l'INPS vi accredita la pensione lorda, come stabiliscono gli accordi bilaterali. E, appunto, il Portogallo ha deciso di non tassare gli assegni per dieci anni. Basta trasferirsi definitivamente e prendere la residenza che si ottiene con 183 giorni trascorsi nel Paese. Considerando che il costo della vita è comunque più basso che da noi e che riceverete una pensione più "pesante" di quella tassata in Italia, si tratta di una scelta allettante. Molti francesi e tedeschi hanno già cominciato a fare le valige, attratti anche da un clima decisamente favorevole rispetto alle zone fredde di tanti altri luoghi del Vecchio Continente. Per fare un esempio, un pensionato italiano che prende 850 euro al mese (e fa fatica, se solo, a vivere) in Portogallo campa più che dignitosamente perchè ne riceve circa 1100 ed affronta spese più basse che da noi, specie se si trasferisce in un centro medio-piccolo.  I voli con l'Italia sono frequenti, restano comunque la barriera linguistica e la reale volontà di espatriare: emigrare è e resterà sempre una scelta personale che dipende solo da voi.

Conclusioni: vantaggi e svantaggi di vivere in Portogallo

Chiudiamo il nostro articolo con un riepilogo di carattere generale. Il trasferimento in questa nazione comporta vantaggi e svantaggi da comparare meticolosamente. Nella seconda categoria troviamo: la difficoltà nel trovare un'occupazione, il basso salario, l'alto costo della vita rapportato agli stipendi. Nella prima, quella dei pro al trasferimento: un buon clima, la lingua simile alla nostra, paesaggi fantastici e ottimo cibo. Inoltre abbiamo visto il trattamento fiscale favorevole di cui godono i pensionati che va considerato attentamente.

Chiudendo l'articolo con una riflessione prettamente economico-lavorativa, se siete attratti dal Portogallo per ragioni sentimentali, affettive o turistiche va benissimo: in caso contrario, è bene che valutiate attentamente il settore di vostra competenza prima di cambiare aria. Diverso è il discorso se siete dei nativi digitali e svolgete attività online: in questo caso occorre soltanto comparare il regime fiscale e decidere se vi piace oppure no vivere in quel Paese. Si tratta di un ragionamento, in questo caso, che riguarda comunque ancora relativamente poche persone rispetto alla platea di potenziali espatrianti.

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