L'assegno non è altro che un sistema di pagamento che permette ad un debitore di saldare un debito utilizzando come intermediario l'Istituto Bancario o l'ufficio postale presso cui ha un conto corrente. Quando non ci sono i capitali per convertirlo in denaro, si parla di assegno scoperto ed in questa guida cercheremo di far luce sull'incresciosa situazione che potrebbe verificarsi. Grazie alla facilità e alla sicurezza dell'effettuare bonifici, oggi molte persone hanno preferito abbandonare questo metodo di pagamento in favore di quelli, appunto, più tecnologici: l'avvento dei conti online, poi, ha decisamente rivoluzionato questo mondo ed i più giovani, forse, non sentiranno mai parlare di giroconti, assegni bancari o postali e cambiali. Essendo, poi, questo un metodo per saldare in qualche modo formale deve seguire delle specifiche regole. Ad esempio non deve esserci una data futura, ma deve sempre essere pagabile a vista, cioè nel momento in cui viene presentato per l'incasso. Nonostante queste importanti indicazioni, non è ormai così difficile individuare casi in cui gli assegni vengono trasmessi in maniera errata; magari perché postdatati o nel peggiore dei casi scoperti.
Che cos'è l'assegno bancario o postale scoperto
L'assegno scopertoè qualcosa che purtroppo potrebbe capitare nelle mani di chiunque, in maniera del tutto inconsapevole. Per questo motivo oggi abbiamo deciso di creare questo articolo informativo, in cui spieghiamo tutto quello che è possibile fare nel caso in cui si proponga tale situazione.
Prima di tutto specifichiamo di cosa parliamo quando definiamo l'assegno “scoperto”: parliamo dei casi in cui l'assegno compilato in maniera del tutto corretta che però, una volta arrivati in banca, risulta essere praticamente nullo, in quanto colui che l'ha emesso non ha fondi sufficienti sul proprio conto corrente. Pessima situazione quindi. Tant'è che l'assegno scoperto può essere definito come un vero e proprio titolo di pagamento illecito. A questo punto quali sono quindi le conseguenze per colui che ha ricevuto l'assegno? Ovviamente la prima conseguenza è il mancato rimborso dovuto. D'altronde se il conto corrente del debitore è in rosso o è bloccato, a colui che deve riscuotere sicuramente non arriva un euro in tasca.
Per chi ha emesso invece questo assegno le conseguenze sono ben altre, e di natura più seria e grave. Colui che emette un assegno scoperto non la passa infatti liscia, anzi. Manda sicuramente in bianco chi doveva pagare, ma allo stesso tempo si espone a pesanti rischi. Prima di tutto si può infatti aprire un procedimento a proprio carico da parte degli organi giudiziari così come si entra nel registro dei protestati. Questi ultimi non sono altro che dei nominativi presenti nella lista della Centrale di Allarme Interbancaria, e la cancellazione da questo elenco può avvenire solo a determinate condizioni.
La persona a cui è stato fatto il danno economico può ovviamente agire per vie legali nei confronti del debitore: l'esecuzione forzata sui beni del debitore può essere una delle strade che porta, nei casi estremi, al pignoramento di alcuni suoi beni. E' consigliato, comunque, rivolgersi ad un bravo avvocato: il consiglio che possiamo darvi è che, sebbene i tempi della giustizia siano certe volte vergognosi, la legge è dalla parte del creditore in questi casi.
Assegno non coperto: se la copertura arriva in ritardo, cosa succede?
Cosa accade invece nel caso in cui la copertura dell'assegno arriva in netto ritardo? Effettivamente non è tutto perduto e le conseguenze più gravi possono essere ancora bloccate. Se infatti colui che deve emettere la somma riesce a il pagamento il più presto possibile (entro 60 giorni), allora deve pagare una mora. Questo perché l'iscrizione definitiva al registro della Centrale Allarme Interbancaria avviene solo dopo 60 giorni da cui è possibile saldare il debito creato. Lo stesso vale per eventuali procedimenti legali iniziati da colui che doveva riscuotere il pagamento. Ciò significa che pagando il denaro dovuto, anche il creditore può bloccare il percorso legale iniziato.
Qual è la mora prevista per il debitore ritardatario?Ragioniamo nella misura del 10% della somma precisata nell'assegno. Questa nuova integrazione è ormai prevista dal 2006 e prende il nome di “sanzioni amministrative accessorie”. Di conseguenza se l'assegno prevedeva un pagamento di 2.000 euro, la mora da aggiungere è di 200 euro. Non solo, l'emissione di un assegno di questo tipo può prevedere anche una sanzione amministrativa pecuniaria di un valore oscillante tra i 516 euro e i 3.098 euro.
Se l'assegno non coperto superava il valore di 10.329 euro, allora la sanzione pecuniaria parte da un valore di 1.032 euro e arriva a 6.197 euro. Lo stesso vale nel caso di reiterazioni delle violazioni.
Purtroppo, a causa delle condizioni economiche e della crisi che è dilagata negli ultimi anni, la pratica dell'emettere assegni scoperti sembra essere in continuo aumento.
Come proteggersi quindi se ci si ritrova in mezzo a una situazione di questo tipo? Se vi siete resi conto che l'assegno che avete ricevuto è scoperto poiché il proprietario è completamente in rosso, potete mettere in pratica alcune accortezze. Prima di tutto è necessario presentare l'assegno in banca per dare il via a tutti questi procedimenti spiegati poco sopra; a questo punto l'Istituto Bancario potrebbe anche effettivamente rifiutare l'assegno e quindi è vostra la responsabilità di segnalare agli enti competenti l'accaduto. Ripetiamo il nostro consiglio, soprattutto se la somma è elevata, di rivolgersi sempre ad un esperto legale che vi aiuti al meglio nel ricevere il vostro denaro. Se possibile, il creditore può richiedere anche un'azione di pignoramento nei confronti del debitore.
Viste le conseguenze davvero importanti è bene evitare di commettere un tale errore, e prestare sempre attenzione alle procedure che si effettuano, poiché anche per una mossa ingenuamente sbagliata si potrebbe rischiare una sanzione davvero elevata.
Consigli per coloro che hanno tra le mani un assegno scoperto
Vediamo quindi infine i 4 punti principali che deve avere in mente chi si ritrova tra le mani un assegno non coperto:
- Andare presso l'istituto bancario di riferimento per mostrare l'assegno e capire prima di tutto cosa intende fare la banca;
- Far emettere una segnalazione, ovvero un vero e proprio atto formale (il protesto), eseguito da un pubblico ufficiale (notaio o segretario comunale) che verifica il mancato pagamento dell'assegno in questione;
- A questo punto il gioco passa nella mani del protesto, che ha il dovere di segnalare il problema al Registro Informatico dei Protesti presso le Camere di Commercio;
- Se poi desiderate ottenere un risarcimento allora contattate un avvocato.