Quali sono le novità di oggi in tema di Riforma Pensioni? Cosa ne sarà dell’Opzione Donna? Le donne lavoratrici attendono una proroga che, alla luce degli ultimi aggiornamenti che vengono dal cantiere della previdenza, potrebbe arrivare, diversamente a quanto ipotizzato fino a qualche settimana fa. Buone notizie in tema di pensione anticipata dopo le aperture del premier aprono scenari che sembravano irrealizzabili: restano in piedi la quota 100 e la quota 41 proposte da Cesare Damiano, anche se le news più recenti sembrano far propendere la riforma verso la soluzione dei pensionamenti flessibili.
Si è discusso a lungo anche della strada del prestito pensionistico: la tesiè stata affermata dal Ministro del Lavoro Poletti, a margine di un convegno alla Luiss, ed è stata ribadita più volte dallo stesso negli ultimi suoi interventi. In tutto ciò dobbiamo aggiungere la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 30 aprile che ha nuovamente mischiato le carte in tavola, aprendo il dibattito sul da farsi per il rimborso.
Volendoci attenere ai tempi più recenti, importanti segnali arrivano dalla conferenza stampa dello scorso 18 maggio in cui il Premier Matteo Renzi ha parlato chiaramente del prepensionamento delle signore. Buone notizie, poi, sono giunte il 10 giugno da Tito Boeri: il presidente INPS ha aperto alla possibilità di procedere nel senso della proroga.
(Questo articolo è soggetto ad aggiornamenti periodici e mira a seguire passo passo tutte le evoluzioni)
Si è discusso a lungo anche della strada del prestito pensionistico: la tesiè stata affermata dal Ministro del Lavoro Poletti, a margine di un convegno alla Luiss, ed è stata ribadita più volte dallo stesso negli ultimi suoi interventi. In tutto ciò dobbiamo aggiungere la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 30 aprile che ha nuovamente mischiato le carte in tavola, aprendo il dibattito sul da farsi per il rimborso.
Volendoci attenere ai tempi più recenti, importanti segnali arrivano dalla conferenza stampa dello scorso 18 maggio in cui il Premier Matteo Renzi ha parlato chiaramente del prepensionamento delle signore. Buone notizie, poi, sono giunte il 10 giugno da Tito Boeri: il presidente INPS ha aperto alla possibilità di procedere nel senso della proroga.
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Per approfondire leggi anche: Rimborso pensioni 2015: cosa farà il governo?- Prepensionamento, prestito INPS con rimborso a rate? Notizie governo Renzi
Novità Pensioni oggi 20 luglio 2015: Opzione Donna, focus sulla proroga
Nelle scorse settimane il ministro Poletti è tornato a parlare ed ha annunciato che a breve ci sarà una decisione: secondo quanto si deduce dalla nota che ha diffuso, l'intervento dell'esecutivo andrà di pari passo con i nuovi provvedimenti che il governo ha annunciato per i lavoratori in età compresa tra 55 e 65 anni. Insomma, la tesi della c.d. Opzione Uomo potrebbe tornare a prendere piede. Il 31 dicembre non è lontano e se il regime sperimentale non sarà prorogato (M5S, SEL e minoranza PD lo chiedono) per molte aumenterebbero drasticamente gli anni di lavoro. Staremo a vedere se da Palazzo Chigi sarà fatta questa considerazione.
A ciò si aggiungono le ultime notizie di oggi, 20 luglio 2015: nelle scorse settimane Renzi, in conferenza stampa, ha sottolineato la necessità di intervenire sull'età pensionabile delle signore. Il Presidente del Consiglio, facendo un esempio, ha lasciato intendere che qualcosa accadrà. Secondo il leader dell'esecutivo, infatti, è più ragionevole che una signora decida di andare in pensione prima e di godersi i nipotini, rinunciando ad una cifra compresa tra 30 e 50 euro al mese, piuttosto che continuare a lavorare con la baby sitter da pagare 600 euro al mese. Lo stesso concetto è stato ribadito nuovamente negli studi di Porta a Porta.
DDL per proroga Opzione Donna: ecco la proposta della Lega Nord depositata in Parlamento
Al Senato è stato depositato il disegno di legge 1848 a firma di Emanuela Munerato: la senatrice del Carroccio chiede di prolungare l'opzione contributiva fino al 31 dicembre 2018. L'auspicio della parlamentare è che il Parlamento mostri finalmente autonomia ed eserciti la sua sovranità. Seguiremo l'Iter parlamentare nelle prossime settimane.Leggi anche: INPS, pensione di vecchiaia 2015: info requisiti e domanda
DDL M5S per prolungamento del regime sperimentale fino al 31 dicembre 2018
Anche il Movimento 5 Stelle ha depositato presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati il DDL 3114 con cui si chiede la proroga. Firmatari gli onorevoli Ciprini, Tripiedi, Lombardi, Dall'Osso, Cominardi e Chimenti. Come fonte per reperire le risorse, viene indicato un taglio alle pensioni d'oro superiori a 5 mila euro lordi al mese. Il M5S chiede, inoltre, che siano applicati particolari benefici previdenziali per le lavoratrici madri e per coloro che assistono i familiari ai sensi della legge numero 104 del 1992.Pensione anticipata a 62 anni: si studiano i pensionamenti flessibili
Come anticipato, ha ripreso piede la proposta dei pensionamenti flessibili: uscita a 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazioni decrescenti che si azzerano al 66esimo anno. Bisogna discutere sull'ammontare della decurtazione: Damiano, nel suo DDL, propone un 8% sulla quota retributiva calante, altri parlano di un taglio che può arrivare anche al 20-30%. Staremo a vedere se e come la pensione anticipata sarà modificata.Le parole più recenti di Tito Boeri, comunque, non lasciano ben sperare. Il numero uno INPS, infatti, è stato alla Camera lo scorso 10 giugno in audizione ed ha chiaramente posto il veto sia sulla quota 100 che sulle pensioni flessibili: servono rispettivamente 10 e 8 miliardi per attuarle, troppi secondo lui ed anche secondo Poletti che, al riguardo, ha detto che non sarà creato ulteriore debito pubblico.
Leggi anche: Età pensionabile 2016 in aumento e pensioni in calo: cosa accadrà?
Ultime notizie prepensionamento donne e precoci: Boeri da l'ok alla proroga?
Il Presidente INPS Tito Boeriè stato ricevuto il 10 giugno dalla Commissione Lavoro della Camera nel corso di un'audizione. L'economista bocconiano ha criticato le altre proposte di uscita anticipata (quota 100 e pensioni flessibili) perchè troppo costose mentre, invece, ha aperto alla proroga dell'opzione donna: secondo Boeri si può anche lavorare per accorciare gli anni di contributi necessari per accedere al regime sperimentale perchè le donne, a differenza degli uomini, sono solite avere più interruzioni nel corso della vita lavorativa che le sfavoriscono. Il suo ragionamento ormai è chiaro: si al contributivo per tutti perchè alla lunga fa risparmiare. Nel caso di opzione donna questo pensiero calza a pennello e, dopo l'ok del governo, le possibilità di una prosecuzione cominciano ad essere in decisa crescita. Staremo a vedere se le impressioni saranno confermate e se la lunga telenovela troverà un epilogo positivo per le lavoratrici.Opzione donna, anche Treu dice si
Ha scelto le pagine de Il Sole 24 Ore l'ex ministro e commissario straordinario INPS (prima che fosse scelto Boeri come presidente) per dire la sua sulla riforma pensioni. Secondo Tiziano Treu le proposte più note di Cesare Damiano costano troppo e bisogna valutare soluzioni come l'opzione donna, da estendere a tutti, ed il prestito pensionistico, il cui impatto economico è decisamente più basso rispetto alla quota 100 o alle pensioni flessibili.Gnecchi: no a 'Opzione Uomo', costa troppo
La parlamentare del PD, esponente Dem in Commissione Lavoro, ha parlato a Il Sussidiario riguardo la proroga dell'opzione contributiva e la pensione anticipata con la c.d. opzione uomo. Tale ipotesi è stata esclusa perchè, secondo la Ragioneria dello Stato costa troppo: 15 miliardi, quasi il doppio dei pensionamenti flessibili. E' vero, infatti, che l'uscita sarebbe interamente contributiva ma, visto l'aumento dell'aspettativa di vita, molti si vedrebbero in pratica aumentare gli anni di pensione per circa 10 anni, con conseguente esborso per lo Stato ad oggi insostenibile.Ultimissime proroga opzione donna, Boeri presenta la sua proposta
Lo scorso 8 luglio Tito Boeri ha presentato la sua proposta di riforma pensioni improntata, fondamentalmente, sul contributivo per tutti (aspetto che ha successivamente smentito, senza però chiarire nel dettaglio la sua linea). Sul punto relativo all'uscita, il presidente INPS ha parlato di "flessibilità sostenibile" sottolineando la necessità di prendere le distanze da soluzioni che in qualche modo richiamino la vecchia pensione di anzianità. In parole povere, dunque, bocciatura per la quota 100 ed i pensionamenti flessibili voluti da Cesare Damiano. Altra soluzione interessante è quella del reddito minimo garantito, misura da mesi richiesta e che andrebbe finanziata, secondo Boeri, con la fiscalità generale.Ultime da governo Renzi: entro il 2018 novità per le pensioni
Renzi ha parlato all'assemblea del PD del suo piano per ridurre le tasse. Un accenno è giunto anche sulle pensioni: il Premier conta entro il 2018 di aumentare le minime, estendendo il famoso bonus degli 80 euro anche ai pensionati che percepiscono un reddito inferiore a 25 mila euro. Una misura che sarebbe molto "elettorale" se si considera che, nel 2018, si tornerà a votare per le elezioni politiche. Il trucco funzionò alle europee del 2014 e il leader del PD, ovviamente, spera nel bis.Affari Miei seguirà con attenzione gli sviluppi sul tema pensionistico nelle prossime settimane. Per rimanere aggiornati cliccare mi piace alla pagina Pensioni News: siamo in migliaia! Il vostro parere è per noi importantissimo: esprimetelo sotto in un commento!