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Vivere e lavorare in Croazia conviene? Idee per trasferirsi nel 2016

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La Croaziaè una di quelle nazioni prese molto di mira dai turisti italiani ogni estate per le vacanze. D'altronde offre paesaggi e spiagge incantevoli e alloggi ad un prezzo davvero esiguo. Il costo della vita non è per giunta eccessivo, e questo permette ai villeggianti di potersi godere grandi pranzi e cene al ristorante, così come altre spese extra.

La Croazia offre però, effettivamente, anche tanti altri vantaggi che non riguardano solo il turismo estivo: sono molti, infatti, che stanno pensando di andarci a vivere e si chiedono quali sono le possibilità per lavorare in questo Paese sia alle dipendenze delle aziende che ormai sono fiorite sia autonomamente: in questo caso, si veda la voce investire in Croazia che tratteremo successivamente. Oggi vi racconteremo molto di più di questa nazione, in cui non pochi italiani hanno deciso di trasferirsi negli ultimi tempi.
State pensando di cambiare aria? Leggete gli articoli della sezione trasferirsi all'estero per avere nuove idee da attuare!

Idee per trasferirsi in CroaziaVivere in Croazia: tutto quello che dovete sapere

Una delle città più importanti della Croazia è senz'altro la capitale, Zagabria, ricca di storia e di cultura. Se amate conoscere il perché e l'origine delle cose allora presentatevi al museo della città di Zagabria, se invece preferite qualcosa di più scientifico concentratevi invece sul Museo della Tecnologia e vedrete che non rimarrete delusi.  Coloro che cercano una nazione in cui trasferirsi e lavorare nel settore turismo, trovano in questa città una serie di grandi opportunità.

La cosiddetta “perla del mediterraneo” è invece Dubrovnik, caratterizzata da un centro storico riconosciuto come patrimonio dell'UNESCO e da una serie di tesori sicuramente da vedere almeno una volta nella vita. Essendoci un mercato immobiliare abbastanza in difficoltà, al momento è sicuramente più conveniente affittare piuttosto che comprare. Anche in pieno centro a Zagabria i prezzi rimangono piuttosto bassi, pur trattandosi di una grande città.
L'italiano è una lingua che tutto sommato i croati conoscono, grazie ai numerosi turisti, ma per sopravvivere e per trovare un lavoro sarà comunque indispensabile imparare il croato, oltre che a conoscere perfettamente l'inglese. Il settore privato è molto esigente e richiede quindi dei curriculum vitae ricchi di esperienze e di conoscenze specifiche ed approfondite. Nulla sarà dunque superficiale.
Gli italiani nel ambito turistico sono senz'altro avvantaggiati, proprio perché essendoci molti turisti torna utile avere dei lavorati che conoscono alla perfezione la lingua. Se questo è quindi il settore che vi interessa dovreste allora concentrarvi su Zagabria e sulle città vicino alle coste.

Investire in Croazia

Si tratta di un Paese sicuramente in crescita, a cui l'ingresso nell'Unione Europea potrebbe decisamente far bene. Nel decidere dove investire, risulta essenziale valutare se volete avviare attività di tipo turistico, sfruttando la forza che già ha la nazione (occhio però a non creare duplicati di cose che già esistono), oppure se volete puntare al mercato interno: in questo secondo caso, infatti, vi conviene viverci per qualche tempo e cercare di capire bene cosa consumano i croati. Mai pensare che tutto il mondo sia come l'Italia e che basti andare a riprodurre il vostro sogno italiano altrove per avere successo!

Conviene trasferirsi in Croazia?

Lo Stato è membro dell’Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2013 e secondo diverse fonti entrerà nell’Euro entro 4-5 anni. La vicinanza all’Italia, il basso costo della vita e le prospettive meno statiche rispetto al nostro Paese derivanti dal progressivo avvicinamento all’Europa rappresentano un pro molto importante. Tra i contro ci sono altri aspetti da valutare come il fatto che, se non spinti da ragioni particolari (sentimentali, proposte di lavoro allettanti, idee di investimento), la Croazia appare come uno dei tanti Paesi dell’Unione in crescita nel quale non individuiamo particolari pregi, se non appunto quelli elencati che ci paiono comunque generici per valutare un addio. Sta chiaramente a voi, comunque, prendere una decisione e se siete qui, con ogni probabilità, avete ragioni già delineate che vi spingono a pensare.

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