Non vi basta cambiare nazione ma volete cambiare anche continente? Allora, in questo caso, una delle mete che potrebbe fare al caso vostro è il famoso e colorato Brasile. Attenzione però, perché il processo burocratico da seguire per vivere e lavorare in Brasileè lungo e spesso faticoso. Non essendo in Europa, infatti, diventa molto più difficile architettare il tutto ma, non per questo, è impossibile.
Prima di prendere questa decisione vagliate dunque tutte le vostre possibilità e analizzate bene il da farsi. Come? Innanzitutto leggendo questo articolo, che vi fornirà grandi spunti di riflessione. Restano valide, comunque, le solite premesse che facciamo generalmente in tutti i post dedicati a chi ha intenzione di trasferirsi all’estero: valutate tutti gli essenziali aspetti che sviscereremo come il costo della vita e le possibilità di trovare (o mantenere) un impiego.
Prima di prendere questa decisione vagliate dunque tutte le vostre possibilità e analizzate bene il da farsi. Come? Innanzitutto leggendo questo articolo, che vi fornirà grandi spunti di riflessione. Restano valide, comunque, le solite premesse che facciamo generalmente in tutti i post dedicati a chi ha intenzione di trasferirsi all’estero: valutate tutti gli essenziali aspetti che sviscereremo come il costo della vita e le possibilità di trovare (o mantenere) un impiego.
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Come vivere e lavorare in Brasile: focus
Se si decide di vivere all'estero, la prima cosa su cui ci si concentra è sicuramente l'aspetto occupazionale. A differenza di ciò che molti pensano, la disoccupazione in Brasile non è per niente elevata in termini percentuali. Il governo, complici anche i Mondiali di calcio ed i Giochi Olimpici del 2016, sta cercando di porre fine alla mancanza di importanti infrastrutture: di conseguenza la ricerca di professionisti qualificati e specializzati da parte delle aziende operanti nel settore è piuttosto florida. Se la vostra occupazione è molto specializzata sarà molto elevato anche il vostro stipendio. Tuttavia se possedete una laurea, questa non sarà riconosciuta spontaneamente e quindi dovrete iniziare un lungo iter per il riconoscimento del titolo di studio.
Ma partiamo dalle basi e scopriamo insieme tutto ciò che serve per vivere e lavorare in Brasile.
Prima di tutto è necessario un visto permanente, poiché con uno turistico o con un visto da studente non sarà possibile farsi assumere in maniera regolare; essi, inoltre, scadono dopo poco tempo. Il problema è che il visto permanente non viene rilasciato a tutti: dovete investire nel Paese aprendo un’attività oppure dimostrare di essere stati assunti come dirigenti o, ancora, di essere pensionati che decidono di trasferirsi. Il visto lavorativo, invece, ha la caratteristica di essere sostanzialmente collegato al contratto che firmate: in ogni caso, vale la pena che chiediate lumi al Consolato.
Una capito questo passaggio fondamentale dovrete concentrarvi sul dove trasferirvi. Il Brasile è composto da un territorio molto esteso, le città sono tante e le caratteristiche diverse. Il nostro consiglio è quindi quello di informarvi su dove è più richiesta la vostra professione e poi provare a visitare il luogo prima del trasferimento effettivo. Questo potrebbe evitarvi alcuni problemi o sgradevoli sorprese future. Solitamente i centri in cui è più facile trovare lavoro sono quelli delle grandi città: San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, eccetera. Le piccole città hanno, però, certamente i loro vantaggi: poca criminalità, meno traffico e quindi meno inquinamento, meno sovraffollamento.
E per quanto riguarda la lingua?
Se volete davvero lavorare in modo serio, allora la conoscenza del portoghese sarà fondamentale. Potete decidere di impararla qui in Italia, ancora prima di partire, oppure di mettervi alla prova direttamente sul posto. Fortunatamente il portoghese non è poi così diverso dall'italiano e quindi non incontrerete insormontabili difficoltà nell'apprenderlo.