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Conto economico e valore della produzione: come si legge un bilancio

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Nell’ambito dell’economia aziendale il conto economico rappresenta un documento molto importante, poiché rappresenta uno dei principali documenti contabili del bilancio dell’esercizio dell’azienda. Tale bilancio contrappone i ricavi e i costi di competenza in un periodo amministrativo stabilito (come può essere un anno di esercizio) e delinea il risultato economico della gestione del periodo in questione. Attraverso questo calcolo si può tracciare l'incremento o la riduzione di utili a cui è andato incontro il capitale aziendale in relazione a come l’esercizio è stato gestito. Il conto economico di un’azienda, dunque, non è da considerare come entità unica, bensì come un insieme di più fattori: questo è infatti composto dal cosiddetto valore della produzione e dal fatturato. Anche solo ipotizzare quanto si riuscirà a fatturare, unitamente ai costi ipotetici da sostenere, è fondamentale per pianificare il futuro di un progetto e capire entro quanto tempo si raggiungerà il break even point.

In che cosa consistono? Il valore della produzione consiste nella quantità di beni che sono destinati alla vendita, e quindi è da considerarsi come la produzione economica. Esso rappresenta ciò che l'impresa produce nel corso di un esercizio, indipendentemente che si tratti di ricavi dalla vendita di prodotti o di servizi (ossia dell'attività tipica dell'impresa), di un incremento di valore di prodotti o di semilavorati in corso di produzione o di prestazioni di servizio in corso oppure di un incremento di valore delle immobilizzazioni effettuato con mezzi propri.Invece il fatturato rappresenta la quantità di beni effettivamente venduti, in seguito alla cui vendita sono state emesse le relative fatture. Approfondiamo l’argomento nei paragrafi successivi.

Valore della produzione: tutto parte da qui

La voce di bilancio del valore della produzione è uguale al fatturato incrementato delle rimanenze della produzione di esercizio e diminuito del valore delle giacenze delle produzioni passate. Qualora tutti i beni prodotti fossero venduti allora il valore della produzione sarebbe identico al fatturato. Tuttavia è molto difficile che un esercizio riesca davvero a vendere tutta quanta la produzione: così l’invenduto entra a far parte delle giacenze, o rimanenze. Oppure può capitare che tutto ciò che è stato prodotto del periodo sia venduto, ma che le giacenze siano comunque rimpolpate dalle produzioni precedenti. In linea di massima questa seconda possibilità è la situazione migliore e più favorevole alla gestione aziendale. L’analisi di bilancio si pone come obiettivo quello di valutare il fatturato, ossia i ricavi conseguiti dall’impresa: come effettuare questo calcolo?

Conto economico e valore della produzione

Per capirlo dobbiamo capire qual è lo scopo del conto economico (CE). Attraverso di esso si cerca di individuare ogni fattore che ha contribuito al ciclo gestionale: il conto economico rappresenta una verifica di come le voci dello stato patrimoniale abbiano contribuito al risultato. Inoltre il CE consente di individuare le responsabilità dei responsabili di funzione, ossia i dirigenti (seppure in via approssimativa).

Il conto economico segue una forma scalare: per il valore della produzione vengono individuati innanzitutto i ricavi delle vendite e delle prestazioni, in secondo luogo le variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti. Quindi si analizzano le variazioni dei lavori in corso su ordinazione e gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni. Infine vanno considerati altri proventi e/o ricavi, che vanno però indicati separatamente rispetto ai contributi in conto esercizio. Questi passaggi e questa raccolta di dati serve per individuare il totale del valore della produzione.

Costi della produzione nel conto economico

Per conoscere invece a quanto ammontano i costi della produzione bisogna valutare altri dati, a partire dalle materie prime, di consumo, sussidiarie e le merci; in più vanno valutate le spese da affrontare a fronte di servizi e quelle per il godimento di beni appartenenti a terzi, oltre che le spese legate al costo derivante dal personale (stipendi, TFR, oneri sociali ecc). Altri fattori che rientrano nei costi di produzione sono le variazioni delle rimanenze di materie (prime, di consumo, sussidiarie e le merci), gli oneri di gestione e gli accantonamenti per i rischi. Infine vanno valutati gli ammortamenti e le svalutazioni.

Come si legge un bilancio? Guida al conto economico

Proventi e oneri finanziari

Vengono conteggiati nel conto economico anche i proventi da partecipazioni, che vanno conteggiati con separata indicazione rispetto a quelli relativi a imprese controllate e collegate. Inoltre si conteggiano altri proventi finanziari (da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti, da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni ecc). Infine sono calcolatigli utili e le perdite sui cambi.

Rettifiche di valore di attività finanziarie e proventi e oneri straordinari

Gli ultimi dati facenti parte del conto economico sono le rivalutazioni (di partecipazioni, di titoli iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni ecc) e le svalutazioni (sempre di partecipazioni e di iscritti all'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni ecc). Infine vengono calcolati i proventi con separata indicazione delle plusvalenze dalle vendite egli oneri con separata indicazione delle minusvalenze da vendite e delle imposte relative a esercizi precedenti.

Conclusioni

La forma scalare del conto economico fino a qui illustrata consente di esporre risultati parziali progressivi in grado di evidenziare come si è formato il reddito d'esercizio e indicare il contributo delle varie aree di gestione alla sua formazione. Sulla base di tutto il calcolo del conto economico aziendale, come possiamo definire il valore della produzione? Questo valore rappresenta il valore contabile di tutto ciò che è stato prodotto dall'impresa, o che sia stato venduto, o che sia rimasto come patrimonio dell'impresa. Contabilmente la produzione venduta viene valorizzata al prezzo di vendita, quella non venduta, invece, al costo.

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