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INPS Card: cos’è e come si richiede

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Le Poste Italiane e l’Inps, dal 2004, hanno elaborato e messo a disposizione dei pensionati una card, denominata Inps Card. Che cos’è questa tessera? Come si richiede? Lo approfondiamo in questo articolo. Innanzitutto l’Inps card consiste in una carta di accredito gratuita. Tuttavia la caratteristica più importante che distingue l’Inps Card da una qualsiasi altra carta prepagataè la possibilità di farvisi accreditare la pensione: il titolare della carta riceve pagamenti da parte dell’ente previdenziale che possono essere sia la pensione che altre tipologie di prestazione previdenziale, anche a carattere temporaneo.

L’Inps Card è comunque adoperata soprattutto dai pensionati e permette a questi utenti di incassare l’intera rata di pensione (o solo quote della stessa) presso tutti gli sportelli automatici Postamat (senza costi) e del circuito Maestro e Cirrus. La tessera in questione, come anticipato, è emessa in collaborazione con le Poste Italiane e funziona come un comune conto corrente: è possibile farsi accreditare direttamente la pensione e utilizzarla per i pagamenti e per i prelievi. In questo articolo vediamo come richiederla, come attivarla e quanto costa, oltre ai vantaggi e agli svantaggi che il suo utilizzo comporta.

Costo dell’Inps Card

Abbiamo già detto che ottenere questo strumento di pagamento non prevede costi. E per quanto riguarda i prelievi? Si può prelevare presso gli sportelli postali (senza dover pagare commissioni) e anche presso gli ATM bancari: in questo caso la commissione da pagare in Italia ammonta a 1,75 euro a prelievo, mentre dagli sportelli esteri (sia in area euro che extra euro) il costo è di 2,58 euro. Questo strumento non serve soltanto per l’accredito della pensione e per prelevare, ma può anche essere utilizzata per pagare gli acquisti in Italia e all’estero presso i negozi convenzionati con il circuito della carta.

Rischio dell’Inps card: l’aggiornamento

Approfondiamo ora un aspetto ostico legato all’utilizzo di questo strumento: la card è molto comoda poiché, come abbiamo visto, permette di prelevare agli sportelli sia delle Poste (gratuitamente) che delle banche (dietro commissione). Il titolare della carta, però, deve premurarsi di aggiornare il documento di registrazione dopo aver compiuto 40 operazioni. In caso contrario la carta viene bloccata immediatamente. Aggiornare la carta è un po’ scomodo, in quanto richiede di recarsi allo sportello e parlare con un operatore dell’ufficio postale (infatti l’operazione di aggiornamento non si può effettuare da sportello automatico). Detto questo, vediamo come richiedere la carta dell'Inps.

Richiedere l’Inps Card

Guida all'INPS Card
Per diventare titolari di questa carta di debito bisogna recarsi all’ufficio postale, dove il titolare della prestazione può chiedere l’attivazione. Al momento della presentazione della richiesta all’utente viene rilasciato il documento di registrazione, con il quale potrà ritirare la pensione direttamente o tramite persona delegata, anche senza presentare l’Inps Card. Tuttavia la carta non viene consegnata immediatamente, ma viene spedita a casa insieme al codice pin, sebbene questi siano spediti in buste diverse: tale procedura permette di impedire a chi per sbaglio entrasse in possesso della card e del pin di farne uso pur non avendone diritto. Una volta ricevuti questi strumenti si può procedere con l’attivazione della carta, recandosi di nuovo all’ufficio postale. Arrivati a questo punto le operazioni sono concluse: quando verrà accreditata la pensione? L’accredito avviene il mese successivo all’attivazione (qualora l’attivazione sia stata effettuata dal primo al quindicesimo giorno del mese).Se invece tale procedura viene effettuata dal sedicesimo giorno fino alla fine del mese, allora l’accredito dovrà slittare al secondo mese successivo.

Prelevare con l'Inps Card

Quanto è possibile prelevare con questa carta? Il prelievo massimo giornaliero da Postamat e Bancomat bancari è pari a 600 euro. Mensilmente, invece, il massimo prelevabile ammonta a 2500 euro. Per quanto riguarda l’importo massimo giornaliero per i pagamenti presso i negozi convenzionati con il circuito della carta, questo è di 600 euro, come per il prelievo giornaliero agli sportelli, ma varia il massimo mensile: in caso di pagamenti ai negozi non si possono superare i 1600 euro. Il saldo e movimenti della carta si possono consultare presso i Postamat.

Come funziona l’Inps Card?

Per quanto riguarda le modalità di funzionamento di questo strumento, il titolare può prelevare in un qualsiasi momento il denaro caricato recandosi all’ufficio postale oppure agli sportelli. Per i pagamenti nei negozi può essere utilizzata fino a esaurimento delle somme caricate sulla carta stessa. Invece, come comportarsi nel caso in cui la carta venisse smarrita o se il titolare della stessa fosse vittima di un furto? Il blocco della card è gratuito e in seguito alla denuncia è possibile ottenerne un’altra.

Inps card: esistono alternative?

Oltre all’Inps Card possono essere richieste altre carte su cui è possibile accreditare la pensione: queste sono emesse dalle banche e si chiamano carte conto. Si tratta, come nel caso dell’Inps card, di carte prepagate ricaricabili. La differenza è che vi è associato il codice Iban e non sono sempre gratuite. Per approfondire, vi invitiamo a leggere la nostra guida per scegliere una carta prepagata.

Vantaggi e svantaggi dell’Inps Card

Concludiamo questo articolo cercando di tirare le somme sui vantaggi e sugli svantaggi legati a questo strumento. Uno dei vantaggi della card è indubbiamente legato al suo basso costo: infatti non è previsto il pagamento di alcun canone annuale. Inoltre i prelievi al Postamat e presso gli uffici postali sono gratuiti. Abbiamo visto che i prelievi dagli sportelli automatici del circuito Maestro italiani, invece, prevedono il pagamento di una commissione di 1,75 euro, mentre i prelievi nei Paesi dell’Unione monetaria europea (e anche quelli in cui non circola l’euro) costano 2,58 euro. La carta si può ricaricare sia con l’accredito della pensione sia con versamenti di contante nell’ufficio postale e anche questa operazione è gratuita.

Uno svantaggioè il mancato riconoscimento di interessi sulle somme depositate, ma almeno, come per tutte le carte prepagate, non si paga l’imposta di bollo. Il problema più fastidioso, e quindi lo svantaggio più evidente, infine, è dovuto al documento di registrazione, il quale va aggiornato ogni 40 operazioni, costringendo il titolare della carta a qualche visita in più agli uffici, pena il blocco della card.


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