Tra le mete più ambite da coloro che voglio trasferirsi all’estero per trovare maggiori gratificazioni sul lavoro spiccano Dubai e gli Emirati Arabi. Il motivo per cui queste località svettano sulla lista dei luoghi papabili è legato al fatto che qui non solo il lavoro c’è, ma quello specializzato è pagato anche molto bene rispetto agli standard del nostro Paese. Tuttavia, prima di incoraggiarvi a espatriare per iniziare a vivere e a lavorare a Dubai, vi consigliamo di soffermarvi a riflettere sulle conseguenze che ciò comporta, soprattutto se il cambiamento avviene troppo in fretta e senza la giusta considerazione. Elaborare un piano e una strategiaè parte fondamentale del successo, per cui prima di preparare le valigie sedetevi e riflettete sulle modalità di azione da adottare, così da sfruttare al massimo la nuova opportunità. Nei paragrafi che seguono abbiamo provato ad elencare i pro ed i contro, iniziando dagli aspetti negativi.
Partendo dai problemi che si possono riscontrare in questa città: innanzitutto non esiste un sistema di indirizzi stradali chiaro e standard e vedersi recapitare la posta potrebbe essere un’impresa, così come farsi accompagnare da un tassista in un qualsiasi luogo. In secondo luogo, il clima è davvero molto caldo e quasi insopportabile, naturalmente il paesaggio è desertico e la vegetazione quasi assente o comunque artificiale. I prezzi di alcuni articoli (specie se importati) non sono convenienti: un cespo di insalata può costare caro! Inoltre bisogna contare il fattore della cultura: se i turisti bene o male godono di certe libertà (bere alcool, le donne possono scoprire il capo eccetera) ciò non vale per i residenti, che devono sottostare in maniera rigida alle regole del luogo. Infatti le donne devono indossare gli abiti lunghi e che coprano tutto il corpo, anche in ambienti come la palestra, nonostante il clima torrido. Per quanto riguarda la consumazione di alcool, compreso il vino che tanto piace agli italiani, questo può essere venduto solo in hotel e in un pochi club privati: è richiesta una licenza per gli alcolici, da consumare a casa propria. Per ottenere tale licenza è richiesta la firma dell'approvazione da parte del datore di lavoro, che dimostri che viene percepito uno stipendio adeguato. Da questa autorizzazione e dichiarazione si può risalire alla quantità di alcool che si può acquistare. Inoltre l’approvazione da parte dell’azienda per cui si lavora non è necessaria solo per ottenere la licenza per il consumo di alcolici, ma anche per affittare immobili, avere un telefono, o contrattare la TV satellitare e a tal proposito gli operatori satellitari sono pochissimi e la scelta di canali tv da guardare è davvero ristretta.
Ovviamente per trovare lavoro negli Emirati Arabiè importante conoscere se non l’arabo quantomeno l’inglese: se ritenete di avere bisogno di migliorare l’uso delle lingue cercate di seguire qualche corso prima di trasferirvi, così da essere avvantaggiati. Infine sono davvero in molti ad appoggiarsi ai portali online per la ricerca di un lavoro: le agenzie che gestiscono i siti si occupano anche delle questioni burocratiche (visti o permessi di soggiorno), di cui spesso si occupano anche le aziende che assumono. In ogni caso, per entrare a Dubai è necessario avere un passaporto valido per almeno sei mesi (quando il viaggio è dovuto a motivi di lavoro) o di tre mesi (quando il viaggio è fatto per motivi turistici). Vengono richieste sei fototessere e se si è sposati anche il certificato di matrimonio; in caso di figli allora bisogna procurare il certificato di nascita di tutti i componenti del nucleo familiare. Infine, se il motivo del viaggio a Dubai è il lavoro, può essere necessario avere una copia del contratto di lavoro.
Dubai ha un’economia in forte crescita grazie agli investimenti per promuovere la città. Tuttavia, come sempre, consigliamo di studiare la vostra situazione e di non partire allo sbaraglio, così da non restare delusi e da riuscire ad ottenere il massimo dal trasferimento in questa città. Evitate, dunque, di partire all'improvviso e fate sì che la scelta sia il frutto di una valutazione ponderata e non di un mero desiderio di mollare tutto e fuggire.
Trasferirsi a Dubai: svantaggi
Dubai si trova a sud del Golfo Persico nella Penisola Araba. Anche se la capitale degli Emirati è Abu Dhabi, Dubai rappresenta la seconda città più popolata. Questa città scintillante è nota soprattutto per i suoi enormi e bizzarri grattacieli e per la ricchezza tipica degli Emirati. Tuttavia ci sono parecchie caratteristiche che vanno considerate e che di certo non sono rese note quando si parla della ricchezza araba. Vediamoli insieme, così da rendere la lista dei pro e dei contro il più dettagliata possibile.Partendo dai problemi che si possono riscontrare in questa città: innanzitutto non esiste un sistema di indirizzi stradali chiaro e standard e vedersi recapitare la posta potrebbe essere un’impresa, così come farsi accompagnare da un tassista in un qualsiasi luogo. In secondo luogo, il clima è davvero molto caldo e quasi insopportabile, naturalmente il paesaggio è desertico e la vegetazione quasi assente o comunque artificiale. I prezzi di alcuni articoli (specie se importati) non sono convenienti: un cespo di insalata può costare caro! Inoltre bisogna contare il fattore della cultura: se i turisti bene o male godono di certe libertà (bere alcool, le donne possono scoprire il capo eccetera) ciò non vale per i residenti, che devono sottostare in maniera rigida alle regole del luogo. Infatti le donne devono indossare gli abiti lunghi e che coprano tutto il corpo, anche in ambienti come la palestra, nonostante il clima torrido. Per quanto riguarda la consumazione di alcool, compreso il vino che tanto piace agli italiani, questo può essere venduto solo in hotel e in un pochi club privati: è richiesta una licenza per gli alcolici, da consumare a casa propria. Per ottenere tale licenza è richiesta la firma dell'approvazione da parte del datore di lavoro, che dimostri che viene percepito uno stipendio adeguato. Da questa autorizzazione e dichiarazione si può risalire alla quantità di alcool che si può acquistare. Inoltre l’approvazione da parte dell’azienda per cui si lavora non è necessaria solo per ottenere la licenza per il consumo di alcolici, ma anche per affittare immobili, avere un telefono, o contrattare la TV satellitare e a tal proposito gli operatori satellitari sono pochissimi e la scelta di canali tv da guardare è davvero ristretta.
Trasferirsi a Dubai: vantaggi
Se l’elenco di differenze rispetto all’Italia appena elencato non vi ha scoraggiato, allora continuate analizzando anche i pro della vita a Dubai. In primo luogo il tasso di criminalità è molto basso, le scuole sono di altissimo livello e la vita notturna è molto ricca e variegata, quindi per i giovani può essere un buon posto dove trovare sia lavoro che svago. Inoltre negli ultimi anni il Pil ha raggiunto una crescita evidente, pari al 10%, fattore che evidenzia un’economia in forte crescita. Se il costo della vita può sembrare più alto di quello italiano, tenete conto che però Dubai è una città Tax Free e che gli incentivi che vengono concessi alle imprese e alle aree per il Business sono molti, senza dimenticare che grazie alla legge relativa al Freehold e alla possibilità di possedere un'abitazione Dubai è davvero allettante per chi vuole trasferirsi. Infine sono stati da poco stanziati 20 miliardi di dollari per promuovere la città e far sì che Dubai diventi una delle più ambite e ricche destinazioni turistiche. Quindi le offerte di lavoro nel settore turistico cresceranno in maniera piuttosto sensibile secondo diverse stime elaborate da gruppi di esperti.Lavorare a Dubai come dipendente
Dopo avervi aiutati a stilare una lista circa i pro e i contro che una città come Dubai può offrire, passiamo alle questioni pratiche. Quali lavori si possono svolgere in questa capitale? Come anticipato il capisaldi sono legati al turismo e quindi anche al commercio. Fino a poco tempo fa anche il settore edilizio aveva molto da offrire, ora però quest’ambito ha subito una contrazione abbastanza prevedibile dovuta alla fine della prima e poderosa espansione. Le opportunità di lavoro sono comunque molte, non solo negli ambiti sopracitati: infatti anche la nascita di parchi tecnologici come il Dubai Internet City permette molte offerte di lavoro nel settore della tecnologia.Ovviamente per trovare lavoro negli Emirati Arabiè importante conoscere se non l’arabo quantomeno l’inglese: se ritenete di avere bisogno di migliorare l’uso delle lingue cercate di seguire qualche corso prima di trasferirvi, così da essere avvantaggiati. Infine sono davvero in molti ad appoggiarsi ai portali online per la ricerca di un lavoro: le agenzie che gestiscono i siti si occupano anche delle questioni burocratiche (visti o permessi di soggiorno), di cui spesso si occupano anche le aziende che assumono. In ogni caso, per entrare a Dubai è necessario avere un passaporto valido per almeno sei mesi (quando il viaggio è dovuto a motivi di lavoro) o di tre mesi (quando il viaggio è fatto per motivi turistici). Vengono richieste sei fototessere e se si è sposati anche il certificato di matrimonio; in caso di figli allora bisogna procurare il certificato di nascita di tutti i componenti del nucleo familiare. Infine, se il motivo del viaggio a Dubai è il lavoro, può essere necessario avere una copia del contratto di lavoro.
Retribuzioni e costo della vita
Si tratta di un passaggio fondamentale questo per chi vuole trasferirsi all'estero e cambiare vita. Le imprese che offrono lavoro garantiscono diversi benefici e anche uno stipendio adeguato: per la maggior parte dei posti lavoro viene garantito uno stipendio base, un alloggio, rimborso spese e vari benefit. Gli stipendi base partono dai 1200 euro netti ai 4000 euro e più netti al mese. Inoltre l’assenza di un sistema di imposte rende il costo della vita generalmente basso, anche se per alcuni prodotti di importazione e a causa dell’inflazione rendono alcune cose più costose che in Europa. Le bollette dell’acqua, corrente elettrica e gas vengono parzialmente coperte dallo stato, il quale è anche proprietario delle compagnie che forniscono questi servizi (tranne la fornitura di bombole dl gas) a prezzi stracciati, per agevolare la popolazione locale. Gli affitti di solito variano dai 5500 euro annui a 199.800 annui circa, a seconda del tipo di casa in cui si abita.Aprire un’azienda a Dubai
Avviare un’attività a Dubai non è particolarmente semplice ed è rischioso, come del resto l'apertura di ogni nuovo business. Per evitare errori, bisogna conoscere molto bene la cultura, il mercato, le leggi locali e la burocrazia. Non tutti sanno che per legge l’aspirante imprenditore deve trovare un socio della zona che possieda la maggioranza dell'azienda e che la controlli. Tale socio non ha alcun obbligo di contribuire né all'investimento iniziale né a qualsiasi altra spesa successiva. Se questo non costituisce un problema e quindi l’imprenditore straniero ha i fondi da investire e un socio autoctono, allora l'azienda va registrata e bisogna dimostrare al Ministero dello Sviluppo Economico locale di possedere una certa quantità di denaro da poter investire. La somma costituisce una sorta di garanzia contro eventuali futuri problemi economici. Tale procedimento è complesso e rischioso. Per questo consigliamo di consultare un avvocato esperto in materia fin dall'inizio, sia per un piccolo negozio sia per una grande azienda. Nonostante ciò il governo, in linea di massima, promuove le nuove iniziative imprenditoriali. I settori che godono di maggiori aiuti da parte del governo sono l'export e il settore manifatturiero. Se la nuova impresa si trova in una zona di libero scambio l’imprenditore è esonerato dal pagamento di dazi doganali, imposte commerciali, tasse per costruzione e sulla proprietà, ed imposte sul terreno.Conclusioni
Tenendo conto delle differenze climatiche e culturali, in questo momento Dubai è una città che ha molto da offrire a chi in Italia non trova lavoro oppure stenta ad arrivare a fine mese a causa di una tassazione eccessiva e stipendi troppo bassi.Dubai ha un’economia in forte crescita grazie agli investimenti per promuovere la città. Tuttavia, come sempre, consigliamo di studiare la vostra situazione e di non partire allo sbaraglio, così da non restare delusi e da riuscire ad ottenere il massimo dal trasferimento in questa città. Evitate, dunque, di partire all'improvviso e fate sì che la scelta sia il frutto di una valutazione ponderata e non di un mero desiderio di mollare tutto e fuggire.