Quando un bambino nasce i genitori si ritrovano immediatamente a spendere una considerevole somma di denaro per tutto ciò che riguarda vestiti e accessori del neonato, ma la musica non cambia anche durante la crescita e lo sviluppo, poiché l'abbigliamentoè da cambiare davvero spesso, delle volte anche dopo un mese o poco più. Per questo motivo i negozi dedicati all'abbigliamento dei più piccoli non sono mai vuoti. Negli ultimi tempi si assiste ad una crescita del franchising che, in molti settori, sta rivoluzionando l'imprenditoria tradizionale.
Non è vero che chi è appassionato di moda si interessa solo a quella degli adulti, vi è anche chi adora scegliere gli abiti più belli e divertenti per i bambini, facendolo diventare addirittura un lavoro. Se l'idea di aprire un negozio di vestiti e accessori per i più piccoli vi interessa, allora continuate a leggere l'articolo di oggi, poiché vi sveleremo tutti i passaggi necessari per aprire un locale di questo tipo affidandosi ad un marchio già esistente, ovvero un franchising.
Se questa è la vostra prima volta su Affari Miei, vi invitiamo a leggere le idee imprenditoriali recensite nell'apposita sezione: troverete spunti e consigli utili per mettervi in proprio.
Se questa è la vostra prima volta su Affari Miei, vi invitiamo a leggere le idee imprenditoriali recensite nell'apposita sezione: troverete spunti e consigli utili per mettervi in proprio.
I negozi in franchising possono diventare una vera e propria salvezza per i neo-imprenditori che non si ritrovano, così, abbandonati in un mondo che conoscono poco e con un nome che non ispira fiducia nei clienti. Marchi molto famosi sono in continua espansione e crescita, per questo vale la pena sceglierli.
Solitamente, un franchising offre al nuovo arrivato i seguenti servizi: progettazione del punto vendita, assistenza nelle fasi gestionali, clienti già fidelizzati. Il neo-imprenditore invece, in piena autonomia deve: trovare un negozio in affitto o di proprietà, aprire una partita IVA, iscriversi alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese, comunicare l'inizio dell'attività al Comune.
Solitamente, un franchising offre al nuovo arrivato i seguenti servizi: progettazione del punto vendita, assistenza nelle fasi gestionali, clienti già fidelizzati. Il neo-imprenditore invece, in piena autonomia deve: trovare un negozio in affitto o di proprietà, aprire una partita IVA, iscriversi alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese, comunicare l'inizio dell'attività al Comune.
Migliori franchising di abbigliamento per bambini: che marchio scegliere?
Il momento della scelta del marchio è davvero importante per aprire un negozio di abbigliamento in franchising. Il successo o il fallimento dell'attività dipende spesso da questa decisione. Per questo motivo è utile e sensato raccogliere tantissime informazioni sui franchising esistenti e solo poi effettuare una scelta. Per aiutarvi in questo processo oggi vi mostreremo i pregi e i difetti di alcuni famosi marchi:
- Mammamamma: come detto ad inizio articolo, tutti gli accessori e i vestiti per bambini costano ai genitori una notevole somma di denaro. Mammamamma nasce allora per far risparmiare i neo-genitori; come? Semplice, affittando tutto ciò che serve anziché comprandolo. L'investimento iniziale parte dai 1.600 euro ed è quindi abbastanza conveniente.
- Andy&Helen: questo è un classico esempio di negozio per bambini davvero raffinato e di moda. Tutti i capi presenti sono di ottima qualità. L'investimento inizialeè però molto più elevato: da 20.000 euro.
- BioeBimbo: il negozio adatto a tutte le mamme che vogliono prendersi cura del proprio bimbo solo ed esclusivamente con prodotti biologici e di qualità. Visto la recente passione per i prodotti biologici, questi negozi tendono ad essere sempre pieni.
- Eurekakids: restando in tema di rispetto per l'ambiente ecco arrivare un negozio che mette in vendita giochi per bambini solo ed esclusivamente ecologici. Il prezzo per entrare a far parte di questo franchising è, però, effettivamente esclusivo. Si parla infatti di un investimento iniziale che va dai 50.000 euro in su.
Questi sono alcuni dei principali marchi che abbiamo scoperto, se ne conoscete altri vi invitiamo a suggerirceli così da aggiornare questa lista.
Tra gli aspetti positivi c'è la semplicità: si inizia con un brand già conosciuto, si hanno meno adempimenti tecnico-logistici da fare e si riduce in parte il rischio d'impresa proponendo un qualcosa di già noto al pubblico.
Gli aspetti negativi, però, sono molteplici. Per prima cosa, non avrete mai il controllo sul vostro business in quanto tutto dipende da ciò che il marchio riesce a fare da un punto di vista del marketing.
I margini sono molto bassi in quanto il marchio, giustamente, "si fa pagare" la concessione in vendita o con un guadagno più basso sul singolo prodotto o con un canone annuo di affiliazione.
Aprendo un negozio di abbigliamento in franchising, poi, non potrete mai "scalare" il settore perchè, semplicemente, lo sta scalando chi vi concede il marchio. Mentre il brand affiliante, infatti, scarica sugli affiliati il rischio d'impresa e parte degli oneri che riguardano la vendita, gli affiliati non possono fare lo stesso. Anche nel caso in cui il negozio dovesse andar bene, è impensabile aprire un altro punto vendita sfruttando il successo del primo perchè, in buona sostanza, esso dipende dal buono stato di salute del brand e non dalle capacità di marketing del venditore. Il prodotto non è vostro, per capirci, e la possibilità di espansione è fortemente limitata anche dalle stesse regole dell'affiliante che potrebbe, per esempio, avere altri rivenditori nelle zone vicine alla vostra di competenza.
Prima di partire, dunque, considerate aspetti positivi e negativi e traetene le giuste conseguenze!
Conviene aprire un negozio di abbigliamento in franchising?
Sia che l'attività si rivolga agli adulti, sia che sia invece strutturata per l'abbigliamento dei più piccoli, aprire un negozio di abbigliamento in franchising vi mette di fronte ai "soliti" pro e contro del settore.Tra gli aspetti positivi c'è la semplicità: si inizia con un brand già conosciuto, si hanno meno adempimenti tecnico-logistici da fare e si riduce in parte il rischio d'impresa proponendo un qualcosa di già noto al pubblico.
Gli aspetti negativi, però, sono molteplici. Per prima cosa, non avrete mai il controllo sul vostro business in quanto tutto dipende da ciò che il marchio riesce a fare da un punto di vista del marketing.
I margini sono molto bassi in quanto il marchio, giustamente, "si fa pagare" la concessione in vendita o con un guadagno più basso sul singolo prodotto o con un canone annuo di affiliazione.
Aprendo un negozio di abbigliamento in franchising, poi, non potrete mai "scalare" il settore perchè, semplicemente, lo sta scalando chi vi concede il marchio. Mentre il brand affiliante, infatti, scarica sugli affiliati il rischio d'impresa e parte degli oneri che riguardano la vendita, gli affiliati non possono fare lo stesso. Anche nel caso in cui il negozio dovesse andar bene, è impensabile aprire un altro punto vendita sfruttando il successo del primo perchè, in buona sostanza, esso dipende dal buono stato di salute del brand e non dalle capacità di marketing del venditore. Il prodotto non è vostro, per capirci, e la possibilità di espansione è fortemente limitata anche dalle stesse regole dell'affiliante che potrebbe, per esempio, avere altri rivenditori nelle zone vicine alla vostra di competenza.
Prima di partire, dunque, considerate aspetti positivi e negativi e traetene le giuste conseguenze!