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Conviene aprire un negozio di abbigliamento? Che costi ha? Consigli e idee per il 2015-2016

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Vale la pena oggi di aprire un negozio di abbigliamento? Su due piedi, in via del tutto generale, non sembra essere un’idea facilmente praticabile: il settore, infatti, è uno dei più colpiti e nell’ultimo anno hanno chiuso in 3300. Le ragioni sono varie: crisi economica che si riflette sui consumi in discesa, tassazione troppo elevata, sviluppo del mercato online. Conviene, quindi, avviare un negozio per vendere vestiti? Una strada potrebbe essere quella del franchising, che ormai sta spopolando ovunque. Ma anche questa, da sola, non garantisce il successo e non fa di certo arricchire. Quanto costa tentare questa avventura? Analizziamo oggi questo importante capitolo che va ad alimentare la sezione di Affari Miei sulle idee imprenditoriali.

Aprire un negozio di abbigliamento nel 2015-2016: vale ancora la pena? Idea franchising e costi iniziali per avvio attività

Conviene aprire un negozio di abbigiamentoAbbiamo già ricordato che è possibile, in alcuni casi, aprire un’attività senza soldi. Il discorso potrebbe valere, alle stesse estreme condizioni, anche per l’avvio di un negozio di abbigliamento. Ciò detto, però, va valutato alla luce del fatto che esistono pur sempre spese fisse che non si possono eliminare e che gravano fin da subito: eventuale canone di locazione, utenze, tasse, contributi Inps. In via generale, con circa 15 mila euro si può dar vita ad un progetto non troppo grande: i costi, però, salgono se ci si inserisce in un centro commerciale, in una zona centrale o in un locale molto ampio che necessita di tanta merce e un grosso arredo.  Il franchisingin certi casi può aiutare alcuni imprenditori meno esperti: occorre però realizzare un business plan chiaro da sottoporre al franchisor per avere l’uso del marchio e godere dell’affiliazione. In queste ipotesi si riescono talvolta a strappare anche prezzi più bassi sui prodotti, oppure dilazioni sui pagamenti. Ma non è sempre così: varia a seconda dell’azienda con cui si collabora.

Quanto all’aspetto degli adempimenti burocratici, sono sempre gli stessi relativi alle attività non alimentari: apertura di Partita Iva, segnalazione di inizio attività, iscrizione alla Camera di Commercio, iscrizioni Inps e Inail. Sul punto vedi la riduzione dei contributi ai commercianti di cui abbiamo parlato.

Conviene aprire un negozio di abbigliamento?

E’ una domanda a cui è difficile dare una risposta. In linea di principio è molto difficile e bisogna studiare attentamente la strategia. Affiliarsi ad un marchio conosciuto, per esempio, può essere un’idea brillante anche se non necessariamente vincente. Puntare su un outlet o comunque sul low cost può rappresentare un’alternativa da tenere in considerazione. In ogni caso, come per ogni nuova impresa, occorre una valutazione ponderata che miri ad offrire alla clientela una novità in grado di attrarre l’attenzione e di durare nel medio periodo garantendo buoni guadagni.

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