Uno dei dati che sta caratterizzando il 2015 è la ripresa dell’erogazione del credito: del resto, questo era l’obiettivo del Qe varato dalla BCE. Mutui e prestiti personali di nuovo col segno più, con percentuali decisamente rialziste rispetto al passato.
Tra gennaio e agosto 2015 il mercato dei mutui ha registrato un +86,1 per cento rispetto a dodici mesi fa ed il trend potrebbe proseguire per il futuro visto che il governatore della BCE Mario Draghi ha lasciato intendere che il Quantitative Easingcontinuerà ancora. Questo vuol dire che gli indici Euribor e Euris su cui vengono calcolate le rate continueranno a mantenersi bassi. L’aumento, poi, delle erogazioni sta portando ad un taglio degli spread, cioè del margine che le banche incamerano per prestare i soldi.
In cosa si tradurrà tutto questo?
Nel nostro articolo dedicato alle compravendite immobiliari, stiamo osservando le dinamiche del mercato degli immobili. Secondo alcuni esperti tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 si toccherà il punto più basso dei prezzi: è immaginabile che, con la crescita esponenziale dei mutui, verrà alimentata nuovamente la speculazione e la bolla immobiliare che ne deriva. In quella sede ci siamo limitati a dire che converrebbe comprare casa senza mutuo: oggi che i tassi sono bassi qualcuno potrebbe pensarla diversamente ma non va comunque trascurato l’onere di un finanziamento così lungo che può incidere significativamente sulle finanze di una famiglia per un orizzonte temporale pluridecennale.
Questo è il momento per comprare casa e, forse, anche per fare un po’ di lavori approfittando della proroga delle detrazioni fiscali perle ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. Anche in questo caso consigliamo di limitare l’indebitamento, così da non vanificare i benefici messi in campo dallo Stato.

La crisi economica è finita?
E' difficile ad oggi dirlo: stanno facendo di tutto per farcelo credere ma i segnali sono ancora soltanto indicativi. Vero è che, con ogni probabilità, andrebbe ridiscusso in generale il concetto di crisi e di ripresa. Un aumento dell'indebitamento privato che l'accanimento terapeutico (o aiutino) della BCE sta producendo sembra quasi un modo per scaricare i problemi economici degli stati sulle finanze dei singoli, "americanizzando" anche una società di risparmiatori come quella italiana.