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Come diventare consulente del lavoro: guida alla professione

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Il consulente del lavoroè colui che si occupa della gestione del personale; in particolar modo si occupa dei contratti, dell'evoluzione di un rapporto di lavoro, delle procedure contabili e giuridiche, della retribuzione e della previdenza dei dipendenti di un'azienda. Come diventare consulente del lavoro? Si può anchesenza laurea? Oggi cercheremo di dare risposte a questa domande con una guida che indica i requisiti, il percorso e tutto ciò che è necessario per intraprendere questa professione.

Se questa è la prima volta su Affari Miei, nel darvi il benvenuto, vi consigliamo di leggere gli articoli della sezione lavoro e formazione: troverete consigli utili per apprendere una nuova professione. Iscrivendovi alla nostra newsletter che trovate in basso, invece, riceverete gratuitamente gli aggiornamenti più significativi.

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Sono diversi i titoli di studio che possono aprire questa strada: fino al 2007 bastava anche un diploma in ragioneria mentre oggi è necessaria almeno una laurea triennale, preferibilmente in ambito economico o giuridico oppure una laurea in scienze politiche. Molte università italiane ormai hanno istituito un apposito corso di laurea per consulente del lavoro: se vi interessa, potete cercare quello più vicino a voi. È necessario avere un titolo di studio adeguato, in quanto sono fondamentali certi tipi di conoscenze: storiche, sociologiche, economiche, e molte altre.
Diventare consulente del lavoro, requisitiLo studio tuttavia non è l'unico requisito: finito il percorso universitario bisogna infatti fare un periodo di praticantato, della durata di due anni, presso un consulente del lavoro iscritto all'albo da almeno due anni, oppure presso un commercialista o un avvocato.
Infine l'ultimo ostacolo da superare è l'esame di consulente del lavoro. Questo test avviene ogni anno in qualsiasi capoluogo d'Italia e permette l'iscrizione all'albo.
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Quali sono invece le caratteristiche più strettamente personali che possono tornare utili a questa professione? Per essere un buon consulente del lavoro bisogna essere predisposti al contatto con gli altri, avere ottime capacità di mediazione e problem solving.
E ora parliamo di soldi: quanto guadagna un consulente del lavoro? Il consulente del lavoro è spesso un libero professionista, il suo stipendio può quindi variare. Nel 2008 le stime hanno valutato entrate pari a 88 mila euro l'anno, senza contare ovviamente i praticantati, che sono privi di stipendio. Ovviamente si tratta di medie: nelle professioni c’è chi generalmente ottiene guadagni elevati e chi guadagna poco.
Se il vostro sogno è quindi quello di gestire e organizzare tutto ciò che riguarda il personale di un'azienda, allora avete trovato la professione giusta. Con molta pazienza e tanta forza di volontà potrete diventare un consulente del lavoro.

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