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Ultime notizie pensioni, governo Renzi: riforma solo nel 2016, focus Stabilità

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Ultime notizie pensioni oggi 19 novembre 2015 – Il governo Renzi, dopo mesi di tentennamenti, ha finalmente preso una posizione ufficiale sulla riforma delle pensioni. Dopo numerosi interventi del  Ministro del Lavoro Poletti, anche Renzi è sceso in campo sul tema, soprattutto in occasione della spinosa vicenda del rimborso pensioni. Il premier, silenzioso fino alla scorsa estate, ha lasciato intendere la volontà di un impegno per risolvere, almeno in parte, i nodi più complessi.

Dopo tante chiacchiere, alla fine la proposta per modificare la pensione anticipata del governo è arrivata e si è rivelato un nulla di fatto. L'INPS, dal canto suo, si era dato da fare attraverso il suo presidente Tito Boeri, presentando negli scorsi mesi il proprio piano che abbiamo riassunto nell'articolo indicato successivamente tra i suggerimenti.

Il ministro Poletti, invece, ha spiegato più volte la riforma previdenziale deve essere inserita in Legge di Stabilità 2016: un proposito, questo, disatteso ad ottobre quando il governo Renzi ha effettivamente scoperto le carte. Tutto rinviato al 2016 per quanto riguarda i lavoratori precoci mentre la manovra cercherà di risolvere le vicende dell'opzione donna e degli esodati: non poche le polemiche anche su questi due ultimi punti.

Pensione anticipata da modificare nel 2016, dunque, sebbene non si sia capito ancora come. Stando a quanto trapelato recentemente, la dicotomia sarà probabilmente tra le soluzioni di Damiano, depositate da tempo in Commissione Lavoro, e quelle dell'esecutivo che, previo ok di Bruxelles, potrebbero mediare tra le proposte presenti in campo. Poche possibilità per le idee di Tito Boeri: il presidente INPS sembra piacere a pochi, soprattutto quando parla di tagliare le pensioni d'oro ed introdurre il reddito minimo.

Ultime notizie pensioni 19 novembre: il doppio binario del governo Renzi per la pensione anticipata 2016

Il piano che le indiscrezioni hanno lasciato intendere sembra essere strutturato, stando alle ultime uscite dei principali attori della politica, su un doppio binario. Da un lato il governo conta di intervenire con un sussidio ad hoc per tutti quei lavoratori in età avanzata che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione anticipata, dall’altro invece si punta al prestito pensionistico (vedi spiegazione nell’articolo suggerito sopra) per coloro i quali sono a due anni dal “traguardo” per fare domanda di pensionamento.  La proposta del prestito pensionistico sembra essersi affievolita anche se al Senato, una componente di senatori PD che fa capo a Pietro Ichino, ha proprio depositato un DDL che va in tal senso. Appare probabile, quindi, che dalla ripresa dei lavori sulla flessibilità in uscita a gennaio tale soluzione faccia parte della complessa partita del cantiere della previdenza. Una partita che, al momento, continua ad avere un andamento incerto.
Leggi anche: Pensione con 1000 euro al mese per tutti, la proposta di Salvini - Riforma pensioni: anche il Ministero della Salute deve intervenire
NB: questo articolo è soggetto ad aggiornamenti periodici: nella prima parte trovate le notizie più recenti mentre sotto archiviamo le news delle scorse settimane. Oltre a dare aggiornamenti sulle novità del cantiere della previdenza, ci poniamo l'obiettivo di creare un vero e proprio libro che annoti tutto il dibattito che ha portato alla riforma delle pensioni. La memoria storica, in Italia, tende sempre ad affievolirsi: attualità e storia devono andare insieme, specie in politica! 


ARCHIVIO NEWS - Pensione anticipata low cost: questa è la vera ricetta di Renzi?

In tanti sono saltati dalla sedia quando lo scorso 7 settembre, secondo un'indiscrezione lanciata dal quotidiano La Repubblica, si è letto del rinvio della riforma pensioni. Sul tema, in serata, è intervenuto Matteo Renzi a Porta a Porta, sottolineando che da parte sua non c'è una chiusura verso la flessibilità in uscita. Il paletto, però, fissato dal premier è che deve essere a costo zero per lo Stato e non deve danneggiare le generazioni future. Insomma, chi vuole andare in pensione deve "pagarsi" la flessibilità: un pensiero, questo, decisamente in linea con quello di Boeri!

Ultime news opzione donna ed esodati

Novità in arrivo, infine, in tema di proroga dell’opzione contributivo donne e di esodati.Dall’esecutivo sono giunte aperture per queste vicende  ed entro fine anno. La riunione della Commissione Lavoro del 9 settembre avrebbe dovuto mettere la parola "fine" alle vertenze. Tuttavia, purtroppo, non è stato così, causa il "no" giunto dal MEF e dalla Ragioneria dello Stato. Il governo Renzi, tuttavia, nell'annunciare la Legge di Stabilità 2016 che sarà presentata in Parlamento ha ribadito che sarà prorogata l'opzione donna al 2018 e che gli esodati saranno salvaguardati. L'unica incongruenza, su quest'ultimo punto, la si registra sui numeri: gli esodati, attraverso i loro Comitati, dicono di essere in 49.500 mentre il provvedimento, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe abbracciare solo 26 mila ex lavoratori. Seguiremo anche questo aspetto sulla pagina indicata ad inizio paragrafo.

Salta la riforma in Legge di Stabilità: Ultime notizie 4 novembre 2015

Ormai si può dire che è ufficiale: nella Legge di Stabilità non c'è nessun provvedimento che va in questi termini. Niente modifiche alla pensione anticipata, una doccia fredda soprattutto per i precoci che speravano nella quota 41. Renzi ha promesso che sarà risolto tutto ad inizio 2016: c'è da crederci? Noi siamo poco fiduciosi purtroppo, alla luce del'evoluzione degli ultimi anni. Speriamo vivamente di sbagliarci e di correggerci su questa stessa pagina.

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