La qualifica di farmacista si ottiene attraverso la laurea quinquennale a ciclo unico in Farmaciaoppure in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, anche conosciuta come CTF. In ogni caso, la laurea ottenuta da entrambi i corsi non permette il vero e proprio esercizio della professione di farmacista, poiché per essere abilitati è fondamentale superare l'esame di stato, che può essere effettuato appena concluso il ciclo di studi, alla prima scadenza utile. Il laureato in CTF può sostenere anche un'ulteriore esame di stato: quello per l'Ordine dei Chimici.
Per iscriversi al corso di laurea in Farmaciaè assolutamente necessario possedere un diploma di istruzione secondaria di secondo grado e aver superato il test d'ingresso a numero programmato locale. Praticamente in tutti gli atenei questo corso di laurea prevede una verifica iniziale che permette una profonda selezione, questo a causa delle numerose domande d'accesso e degli scarsi posti disponibili. Il numero dei posti è deciso a livello locale da ogni singolo ateneo ed è deliberato di anno in anno nel bando. Il test a numero programmato prevede come requisiti un buon livello di cultura generale, la conoscenze base di materie come chimica, biologia e fisica, e capacità logico deduttive e matematiche.
Il corso di laurea in Farmacia prevede ovviamente materie ad indirizzo scientifico, di conseguenza può essere consigliato a tutti coloro che nutrono una forte passione nei confronti di materie come: chimica, biologia, anatomia, fisica e matematica;. Oltre a queste sono comunque previste materie ormai inserite in qualsiasi corso di laurea come l'idoneità alla lingua inglese e le competenze informatiche. Alla teoria è sempre affiancata la pratica grazie ai laboratori ma anche grazie all'esperienza di tirocinio. Il periodo di pratica dovrà essere effettuato presso una farmacia aperta al pubblico oppure presso un ospedale per un periodo di almeno sei mesi, sotto controllo del servizio farmaceutico. Le ulteriori conoscenze e abilità del laureato dipendono dall'ateneo scelto che può mettere l'accento su un orientamento dietetico-alimentare, cosmetico, biochimico-clinico, tossicologico, farmacologico o botanico. Notevole importanza per la formazione dell’allievo, infatti, può essere assunta dalla decisione circa gli esami opzionali da includere nel proprio percorso.
La laurea in Farmaciaha come scopo la formazione di un professionista del farmaco e del suo uso a fini terapeutici, per questo motivo il futuro farmacista deve possedere conoscenze solide riguardo i medicinali, le sostanze utilizzate per produrli, i loro effetti, l'azione di sostanze tossiche, requisiti legali, capacità di valutazione dei nuovi dati scientifici e via dicendo. Non va sottovalutato il ruolo che i laureati in Farmacia o CTF possono avere nell’ambito della ricerca scientifica (gestita in maniera spesso vergognosa in Italia) e in tutte le professioni che hanno a che fare con il controllo di qualità degli alimenti ed i processi di produzione nell’ambito dell’industria alimentare.
Laurea in Farmacia: tutti gli sbocchi professionali
Chi crede che un laureato in farmacia possa lavorare solo in farmacie pubbliche o private si sbaglia di grosso. È vero che la laurea prevede questo tipo di professionalità, ma d'altronde non è assolutamente l'unica. Il laureato in farmacia non è solo colui che aiuta la persona a scegliere il farmaco giusto servendoglielo e fornendo le informazioni di base, ma è anche colui che crea questo farmaco, che si assume la responsabilità del controllo e dell'analisi dei medicamenti, del loro stoccaggio e della loro conservazione e distribuzione. Inoltre può diventare un responsabile dei presidi medici e chirurgici o un informatore scientifico. In poche parole,quindi, il laureato in farmacia può lavorare sia per istituzioni private sia per istituzioni pubbliche svolgendo diverse mansioni. Infine, volendo, può anche richiedere l'abilitazione per l'insegnamento di discipline scientifiche nelle scuole d'istruzione secondaria. Da valutare, inoltre, anche opportunità di lavoro autonomo: è possibile aprire una parafarmacia, un'erboristeria oppure partecipare al concorso per ottenere la licenza per la gestione di una farmacia di proprietà.
Per chi, invece, volesse continuare a studiare sono stati pensati appositi master o corsi di perfezionamento che variano spesso da università a università. Gli atenei che hanno scelto di ospitare questo corso di laurea in Italia sono davvero molti, tra questi quelli ritenuti migliori in varie classifiche annoveriamo: l'Università di Padova, l'Università di Modena e Reggio Emilia, l'Università di Ferrara, l'Università di Torino e infine l'Università di Trieste. Tuttavia, è bene dire che la sede dell’università non costituisce una corsia preferenziale ai fini della formazione dello studente. La sua voglia di studiare e fare sacrifici, infatti, determinano più e meglio di tanti altri aspetti il grado di preparazione che si può conseguire al termine del percorso di studio.
Ovviamente saranno maggiormente avvantaggiati coloro che sceglieranno di partecipare a questo corso di laurea arrivando già da studi scientifici, tuttavia non è assolutamente vincolante il tipo di diploma conseguito precedentemente. Come in tutte le lauree, anche quella in farmacia prevede la possibilità di effettuare parte dei propri studi all'estero per arricchire la propria esperienza sia di studio sia personale. Tutte le università italiane partecipano all’Erasmus ed ai vari programmi finanziati dall’Unione Europea: studiare all’estero per un breve periodo può essere davvero un punto importante nel percorso che consigliamo assolutamente di considerare.