Quota 41 pensioni precoci: ultime notizie sulla flessibilità in uscita

Stiamo seguendo da mesi il dibattito sulla riforma pensioni 2016: il tema della quota 41 riguarda soprattutto i lavoratori precoci ed è una delle proposte presentate da Cesare Damiano che ha riscontrato maggior successo nell'opinione pubblica. Su questa pagina seguiremo tutti gli aggiornamenti della Legge di Stabilità 2016 che purtroppo vedrà importanti novità per la manovra previdenziale solo in parte. La flessibilità in uscita, dunque, continuerà a tenere banco anche per i prossimi mesi sebbene le aspettative, ad oggi, paiano essere tutt'altro che rosee per gli interessati.

La quota 41 prevede, in maniera molto simile alla pensione di anzianità (oggi detta "anticipata") l'uscita dal lavoro con 41 anni di versamenti contributivi e indipendentemente dall'età del lavoratore. Inizialmente era la proposta della quota 100 a sortire maggiori interessi ma con il passare del tempo lo stesso promotore Cesare Damiano ne ha parlato meno a causa della difficile fattibilità economica.

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Quota 41 pensioni precoci: cosa prevede la proposta per la flessibilità in uscita

I lavoratori che andrebbero in pensione con 41 anni di contributi subirebbero penalizzazioni decrescenti dal 62 esimo anno di età fino al 66 esimo, al massimo con un taglio dell'8 per cento che andrebbe ad annullarsi una volta raggiunti i requisiti pensionistici necessari.

Secondo l'INPS il costo della manovra è pari a 8 miliardi di euro, giudicati da molti esponenti della politica troppi. Anche Tito Boeri, presidente dell'Istituto di Previdenza, ha lasciato intendere chiaramente di non apprezzare la proposta. Secondo i lavoratori ed i sindacati, invece, la quota 41 permetterebbe il ricambio generazionale e l'abbattimento della disoccupazione giovanile.

Pensioni lavoratori precoci, ultime notizie sulla quota 41

Le ultime notizie hanno visto Matteo Renzi frenare, annunciando che la Legge di Stabilità non prevederà interventi sui precoci ma soltanto riguardo gli esodati e l'opzione donna. Vicenda rinviata al 2016? Sembra proprio di si visto che la Legge di Stabilità, arrivata al Senato, non ha prodotto scossoni: sono stati bocciati, infatti, tutti gli emendamenti pro flessibilità in uscita.

Non resta che attendere, dunque, il mese di gennaio 2016 per vedere se e come sarà effettivamente incardinata la discussione sulla flessibilità in uscita: si preannuncia, quindi, un altro Natale incerto per tutti coloro che auspicavano in novità positive dalle ultimissime news dal cantiere della previdenza.

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