Che cos’è il protesto della cambiale? Quali conseguenze ci sono in caso di cambiale protestata? In questa guida cercheremo di capire cosa vuol dire far protestare una cambiale e vedremo come fare per chiedere la cancellazione dal registro protesti. Per informazioni generali sul titolo di credito, rimandiamo alla guida generale su cambiale tratta e pagherò.
Che cos’è il protesto della cambiale
Il protestoè un atto con il quale un pubblico ufficiale - di norma un notaio ma anche l’ufficiale giudiziario oppure il segretario comunale– accerta e fa risultare ufficialmente il mancato pagamento della cambiale, se si tratta di un pagherò, o la mancata accettazione del pagamento, se si è di fronte invece ad una tratta. Nel primo caso si parla di protesto per mancato pagamento, nel secondo di protesto per mancata accettazione. La dichiarazione che attesta il protesto viene fatta sul titolo oppure su un eventuale foglio aggiunto che viene detto, in questo caso, di allungamento.
Quali sono i termini per il protesto cambiario? La legge stabilisce che deve essere eseguito tassativamente due giorni non festivi successivi alla scadenza del pagherò oppure due giorni non festivi dopo il termine per accettare la tratta. Il portatore ha l’onere di agire in questo caso perché se non fa sì che venga accertato il protesto decade dalla possibilità di esercitare le azioni di regresso: la sua inerzia, in pratica, determina la mancata possibilità di agire per ottenere il pagamento da coloro che sono obbligati in via di regresso (giranti e avallanti).
Presso le Camere di Commercio è presente un bollettino ufficiale dei protesti che svolge una funzione di pubblicità ed è consultabile da chiunque interessato. Essere inseriti tra i protestativuol dire dare chiari segnali di insolvibilità: questo è un aspetto molto importante che abbiamo analizzato molte volte nel recensire i prestiti.
Cancellazione dal registro dei protesti: come ottenerla?
