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Migliore banca online 2016: come scegliere tra quelle italiane e internazionali

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Qual è la migliore banca italiana? E’ difficile dire quale sia l’istituto bancario più solido attualmente operativo nel nostro Paese: definire su due piedi la migliore banca online da scegliere nel 2016 è un’impresa ardua anche perché, molto spesso, è impossibile cucire a priori un vestito addosso ad un utente per il quale non sono note le esigenze.

Parlare di migliore banca online vuol dire tutto e non vuol dire niente: in banca si può aprire un conto corrente, un deposito vincolato, si può accendere un mutuo, si possono sottoscrivere obbligazioni o prodotti finanziari di vario tipo come i piani di accumulo capitale. Con l’avvento del web, poi, le operazioni si sono moltiplicate sensibilmente ed ormai da casa si possono fare cose un tempo impossibili. Fatte le dovute premesse, veniamo al dunque: come scegliere la banca italiana più sicura.
Potrebbe interessarvi la nostra guida “Affari Miei: come gestire i risparmi”. Nel nostro e-book vengono trattati le principali forme di investimento sicure.

Migliore banca online italiana 2016: come evitare rischi

Un tempo per far riferimento alla ricchezza di una persona si indicava il fatto che avesse soldi in banca. Oggi non è sempre così e chi è stato bravo e fortunato ad aver accumulato qualche soldo vuole sicuramente mettere tutto al sicuro. Senza entrare in tecnicismi troppo complessi per noi di Affari Miei che siamo abituati a ragionare in maniera casereccia, possiamo dire che le riforme volute dall’Unione Europea negli ultimi anni hanno previsto che i clienti di una banca, a vario titolo e a seconda delle “tipologie”, possono come ultima spiaggia essere chiamati a tirare fuori i quattrini in caso di default. I fallimenti degli istituti creditizi non rappresentano più un tabù: sono tante le banche finite nell’occhio del ciclone negli ultimi anni, siano esse online o in qualche modo tradizionali. Il che è, comunque, un fatto a nostro avviso poco rilevante perché negli ultimi tempi sempre più banche tradizionali hanno aperto un canale sul web creando una società ad hoc: è chiaro che se la madre affonda il figlio quanto meno non se la passa benissimo.

Le recenti storie che hanno riguardato alcuni istituti hanno acceso l'attenzione sulle banche a rischio bail-in e, in virtù di questo, diventa ancora più necessario sapersi orientare nel complesso panorama creditizio. 

Come scegliere tra le migliori banche italiane
Il ragionamento che può tornare molto utile arriva da Rischiocalcolato.it che individua una serie di parametri: ci rifacciamo, inoltre, all’articolo di Vincitorievinti di Paolo Cardenà che con competenza ha affrontato l’argomento. Il primo è il Common Equity Tier 1 (CET1) che indica la solidità di una banca: il numero è frutto di un rapporto tra il capitale versato e una ponderazione del rischio delle attività. Per semplificare, questo numero, espresso in percentuale, deve superare l’8%. L’immagine che riportiamo, tratta dal sito, vi aiuta ad avere un’idea: gli ultimi dati risalgono a giugno 2015.
Come scegliere la migliore banca online

Altro consiglio che si può dare per valutare la solidità di una bancaè quella dell’andamento del titolo azionario rispetto al comparto bancario in generale: è chiaro che se tutte le banche vanno bene ed una no o comunque cresce di meno, qualcosa vorrà pur dire. Fermo restando che l’andamento della borsa non sempre riflette l’economia reale, è vero anche che più fiducia ispira un’azienda e più investitori sono disposti ad investire.

Per quanto riguarda il nostro parere, avallato comunque anche da diversi autorevoli esperti, altro parametro da tenere presente riguarda l'attività principale svolta dalla banca. Ci sono istituti che sono specializzati soprattutto nell'erogazione del credito e che, per un fatto ontologico, si mostrano più propensi a svolgere attività in qualche modo rischiose. Viceversa, altri operatori si sono specializzati negli anni nel private-banking, cioè nella raccolta del risparmio privato e nella gestione dei patrimoni: in questo caso appare evidente che il livello di rischio tende ad essere assai più basso. In qualche modo il CET1 di cui abbiamo parlato sopra riguarda anche questo aspetto. Senza voler fare nomi, dunque, vi suggeriamo di osservare le attività svolte da una banca così da capire di cosa effettivamente si occupa e di quanto rischioso sia quello che fa.

Ultimo consiglio: leggete i giornali, scremando tra le notizie veramente interessanti. Molto spesso, infatti, si apprendono fatti poco felici da un punto di vista giudiziario e storie di fallimenti presunti ed imminenti.

Come scegliere la migliore banca online nel 2016

Dopo aver visto questi criteri generali, può tornare utile la lettura delle condizioni contrattuali dei vari prodotti. I correntisti con piccoli importi, in virtù del Fondo di Tutela Interbancaria dei Depositi, sono comunque più tutelati dei grandi risparmiatori. Tuttavia per stare tranquilli, è bene evitare istituti di cui si leggono recensioni poco positive e banche già commissariate: a poco serve, infatti, rischiare molto per ottenere qualche decimale di punto percentuale in più di interessi.

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