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Miglior conto deposito: confronto rendimento conti dicembre 2015, interessi netti

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I risparmiatori sono sempre alla ricerca di modi per investire i risparmi: qual è il miglior conto deposito del momento? In questo articolo effettueremo un confronto tra i migliori conti deposito aggiornato al 28 dicembre 2015: analizzeremo quale banca propone le condizioni migliori, calcolando il guadagno netto (interessi netti) corrisposto ai risparmiatori. Cerchiamo di capire ad oggi se questa soluzione rappresenta un investimento sicuro e redditizio oppure se conviene virare su altre possibilità.
=> Leggi anche: Tutti i conti in promozione: offerte dicembre 2015
Conviene ancora vincolare il proprio denaro presso una banca oppure ci sono altre strade da tenere in considerazione? In alcuni casi forse si, in altri no: la guida, oltre ad aggiornare periodicamente i tassi proposti dai principali istituti, fornisce anche istruzioni utili per chi vuole investire oggi i risparmi su usufruendo di questo strumento.

Se siete giunti per la prima volta su Affari Miei, vi consigliamo la lettura della nostra sezione dedicata alla Finanza: troverete recensite le varie opportunità per gestire al meglio il proprio denaro in questo difficile momento di crisi economica per il nostro Paese.

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Miglior conto deposito dicembre 2015: confronto conti, tutto ciò che bisogna sapere

Nei riferimenti che seguono, ci basiamo sui dati in nostro possesso alla luce delle recensioni effettuate e su quanto ad oggi stabilisce Il Sole 24 Ore nel suo noto comparatore. Prima di guardare agli interessi netti corrisposti, è necessario che controlliate una serie di aspetti contrattuali estremamente importanti ai fini della valutazione della bontà del vostro investimento. In particolare, suggeriamo di essere vigili sui seguenti particolari:
  • Controllare chi paga l’imposta di bollo: essa ammonta al 2 per mille della somma depositata (0,20%) e molto spesso (ma non sempre) viene pagata dalla banca quando è in corso una promozione tesa ad attirare nuovi clienti. Si tratta di un fatto non marginale se si sta valutando di investire i risparmi in un conto deposito. La nostra guida dedicata al bollo su conto corrente e conto deposito può chiarire ogni dubbio per chi non dovesse conoscere del tutto la materia;
  • Capitalizzazione degli interessi: essa può essere annuale, semestrale, trimestrale. Inoltre è possibile che gli interessi vengano dati in anticipo e si cumulino con il capitale iniziale oppure che vengano corrisposti a scadenza. Intuirete facilmente la differenza sostanziale che può esistere tra le varie opzioni perchè se gli interessi capitalizzano più volte durante l'anno vanno a sommarsi al capitale che, di volta in volta, si incrementa mediante il tasso promesso. Inoltre dare gli interessi in anticipo vuol dire incrementare il capitale, darli alla fine invece può non essere la stessa cosa. Alcune banche, poi, tendono per esempio a corrispondere gli interessi subito, a mo' di promozione, fermo restando che il denaro resti comunque vincolato fino alla scadenza: in questo caso gli introiti non vanno, però, a cumularsi con tutto il capitale che si sta vincolando;
  • Occhio alla tassazione degli interessi che sui conti deposito è al 26% contro il 12,50% dei BTP e dei BFP e il 20% del libretto postale. Abbiamo assistito ad un incremento negli ultimi anni che, unitamente al calo generalizzato dei tassi, sta rendendo spesso poco conveniente lo strumento del conto deposito. Esistono, tuttavia, delle eccezioni che sono legate ad offerte temporanee tese ad incrementare la clientela: oltre agli interessi, infatti, spesso le banche offrono dei veri e propri benefit ai nuovi sottoscrittori dal valore economico considerevole. In un mercato diventato sempre più dinamico, anche soluzioni che a primo acchito potrebbero sembrare "da supermercato" hanno, invece, il loro perchè: aumentare i clienti della banca e raccogliere quanto più denaro possibile.;
  • Sicurezza della banca: con le crisi di alcuni noti istituti del nostro Paese l'attenzione è sicuramente salita. Su questa pagina spieghiamo come scegliere una banca, fermo restando la garanzia del Fondo Interbancario di Tutela Depositi che copre i capitali fino a 100 mila euro.

Qual è la situazione attuale?

Da quando la BCE ha deciso di intervenire con il Qe, i tassi sono scesi decisamente su tutti quelli che vengono definiti generalmente "prodotti sicuri". I conti deposito non sono da meno e, infatti, i tassi proposti dalle banche appaiono decisamente meno appetibili rispetto a qualche anno fa. Tuttavia, sovente, vengono proposte offerte temporanee che risultano essere abbastanza interessanti se paragonate con il mercato generale le cui condizioni, appunto, non sono estremamente esaltanti. Ricordate un aspetto principale: conviene investire in uno strumento del genere nel momento in cui consente di proteggere i risparmi dall'inflazione. Se l'inflazione dovesse essere più alta del tasso di interesse netto, ci state perdendo. Negli ultimi anni abbiamo assistito al fenomeno che viene definito deflazione, visto che la crisi economica ha portato alla riduzione dei consumi ed in parte anche dei prezzi. Lo scopo del Quantitative easing, oltre ad incentivare i consumi e l'erogazione del credito alle famiglie, sotto forma di mutui e prestiti personali, ed alle imprese, è proprio quello di far ripartire anche l'inflazione: la previsione per i prossimi anni, quindi, dovrebbe andare nella logica di un tasso crescente che deve essere accompagnato, in sede di investimento, da un rendimento almeno paritetico. Parliamo pur sempre di una previsione perchè non siamo in grado, ad oggi, di dire con chiarezza se la politica attuata dalle istituzioni comunitarie possa davvero essere considerata valida ed azzeccata. Sarà la storia dei prossimi anni a dircelo. Questa premessa, in ogni caso, è d'obbligo perchè prima di investire i propri soldiè necessario capire con esattezza in quale cornice ci si sta muovendo. Solo una grossa mole di informazioni, infatti, può consentire agli investitori di poter effettuare scelte consapevoli ed in qualche modo orientate verso obiettivi ben definiti in fase di pianificazione. Quando dovete gestire i vostri soldi cercate sempre di essere attenti e parsimoniosi: pensate anche cinque minuti in più senza credere che agire con calma sia una perdita di tempo. Non è affatto vero perchè tantissimi risparmiatori si sono trovati nei guai proprio perchè non hanno adeguatamente valutato il da farsi e si sono fidati, purtroppo, di professionisti poco onesti. Questo vale in generale e può ritenersi valido anche come ragionamento generale per i conti deposito, sebbene essi siano da considerarsi comunque come un investimento relativamente più tranquillo e meno esposto alle fluttuazioni che caratterizzano i mercati azionari o obbligazionari.

Investire in un conto deposito, confronto tra i principali conti vincolati

Passiamo ora ai numeri, dopo aver adeguatamente introdotto il tema con il nostro stile schietto e senza peli sulla lingua. Ecco quali paiono essere le migliori soluzioni di dicembre 2015. La stima viene fatta sulla base di un investimento minimo di 30 mila euro ed un deposito di 12 mesi nel caso di deposito vincolato e di 10 mila euro per 12 mesi caso di deposito libero.
Leggi anche: Miglior conto corrente: confronto e consigli per la scelta 

Migliori conti a deposito vincolato

  • Banca Marche (qui nostra recensione su conto deposito Banca Marche): interessi netti con liquidazione posticipata 417,30 euro. L’imposta di bollo è a carico del cliente;
  • Banca IFIS: interessi netti con liquidazione posticipata pari a 333,00 euro. In questo caso l’imposta di bollo è a carico della banca sulle quote che vengono vincolate, la liquidazione degli interessi è trimestrale ed il tasso è garantito sulla base del non svincolo del denaro. Per approfondire, rimandiamo alla nostra recensione del conto deposito Rendimax.
  • IBL Banca - ContoSuIBL vincolato: il tasso lordo ammonta all'1,75 per cento ed il guadagno netto è di 329,55 euro con imposta di bollo a carico del cliente;
  • Conto Facto Standard: tasso lordo pari all'1,55%, guadagno netto 345,05 euro e imposta di bollo a carico della banca;
  • Conto deposito Banca Privata Leasing: si tratta di un conto ad interessi anticipati. Tasso lordo pari all'1,60%, imposta di bollo a carico dei clienti e guadagno netto pari a 296,17 euro;

    In più potete leggere le guide di Affari Miei su altri conti deposito che propongono le condizioni che trovate riportate schematicamente accanto:
  • Conto Italiano di Deposito MPS: 2,50% lordo sui depositi a 60 mesi per i nuovi clienti;
  • Conto Deposito Arancio ING Direct: in promozione per i nuovi clienti, interessi all'1,20% per vincoli da un anno;
  • Conto deposito CheBanca! propone il tasso lordo dell'1% annuo per i vincoli;
  • Contoforte.it di Banca Mediocredito FVG propone un tasso annuo lordo dell'1,50%;
  • Conto Facto di Banca Ifis: interessi fino all'1,55% su dodici mesi;
  • InMediolanum, conto deposito banca Mediolanum: rendimento per depositi a dodici mesi pari all'1,25 per cento;
  • Banca DinAmica: interessi fino all'1,70% annuo lordo;
  • Conto Deposito Unicredit: interessi allo 0,30% annuo.

Migliori conti a deposito libero

  • Findomestic: interessi netti garantiti pari a 113,13 euro, bollo gratuito per un anno e liquidazione semestrale;
  • Banca Santander: interessi netti pari a 91,02 euro. Gli interessi sono liquidati trimestralmente e l’imposta di bollo è a carico del cliente;

Conto deposito migliore dicembre 2015: conviene investire i risparmi?

Al di là dei numeri sommariamente esposti, va detto che i tempi sono quelli che sono sul mercato dei conti deposito, come accennato chiaramente nei paragrafi precedenti. Il quantitative easing della BCE non farà altro che ridurre la disponibilità delle banche a remunerare chi gli presta i soldi: tra l'altro proprio ad inizio settembre Mario Draghi ha detto che la misura potrebbe proseguire ancora a lungo per sostenere l'Europa e permetterle di uscire dalla crisi.

C’è un po’ di sbandamento tra gli investitori: ciò è testimoniato, secondo diversi analisti, dal fatto che i Bond del Tesoro emessi la scorsa primavera abbiano avuto un successo clamoroso pur non essendo le condizioni straordinarie. Se volete valutare un investimento di durata medio lunga, consigliamo la lettura degli articoli sui buoni fruttiferi postali indicizzati all'inflazione italiana e sui BTP Italia aggiornato all'ultima emissione: non si promette nulla di eclatante ma la possibilità di agganciare il rendimento netto all'inflazione, se credete che tornerà a crescere, può essere una variabile da tenere in considerazione per il futuro.

Affari Miei continuerà a monitorare il panorama dei conti deposito, aggiornando costantemente questa pagina e fornendo articoli quotidiani sulle varie prospettive che vengono a manifestarsi per i risparmiatori.
=> Non sai come investire i tuoi risparmi? Clicca qui per scaricare la guida di Affari Miei

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