Il sogno di tutti è quello di riuscire a coniugare passione e lavoro in unico progetto, che potrà così permetterci di lavorare e guadagnarefacendo proprio ciò che più ci piace e più sta nelle nostre corde. Chi l'ha detto che il lavoro è solo sinonimo di fatica? Certo, l'impegno è una costante ma questo non significa che lavorare debba essere sempre un peso. Questa teoria l'hanno ben capita, ad esempio, coloro che amano così tanto gli animali da pensare di aprire un allevamento di cani. D'altronde, questi ultimi sono assolutamente necessari per tutti coloro che desiderano acquistare un amico a quattro zampe e poi ovviamente per i negozi che fanno spesso da intermediario tra allevamento e cliente.
Nella nostra guida alle migliori idee imprenditoriali abbiamo già sottolineato che il mercato degli animali da compagnia è in forte espansione: la spesa, nonostante la crisi economica, è aumentata significativamente negli ultimi anni. Aprire un allevamento di cani, al pari dell'apertura di un negozio per animaliorientato ad offrire soprattutto servizi può rappresentare, dunque, una valida prospettiva di business per chi ha deciso di mettersi in proprio nel 2016.Cosa prevede la legge italiana per aprire un allevamento per cani?
Oggi vi aiuteremo a scoprire tutti gli step necessari per questo grande passo, facilitando il più possibile la realizzazione del vostro progetto. Come per ogni altro tipo di attività, ciò che vi consigliamo di produrre sin dall'inizio è un semplice ma al tempo stesso efficace business plan in cui indicare le caratteristiche che desiderate ottenere per il vostro allevamento. Prima di tutto è dunque doveroso scegliere la razza a cui ci si dedicherà. Sconsigliamo la compresenza di più razze nello stesso allevamento a causa dei diversi caratteri e delle diverse compatibilità tra cani. Scegliere di allevare due razze potrebbe diventare per voi davvero faticoso.
Al momento, secondo le statistiche, i cani più richiesti appartengono alle seguenti razze: labrador, chihuahua, alani, setter, pastori tedesco, carlini, golden retriever. La possibilità di concentrarvi su una nicchia più ristretta non vi deve però spaventare.
Una volta effettuata la scelta della razza, potrete concentrarvi sulla scelta della location per costruire un vero e proprio allevamento. Se volete evitare spiacevoli litigi tra vicini, vi consigliamo vivamente di puntare su un casale lontano dalle abitazioni, magari in campagna. Questo dovrà avere una serie di box aperti per gli animali, un deposito per mangimi e prodotti igienici e un ufficio in cui accogliere i futuri clienti. Questi luoghi sono previsti proprio per legge, dunque non potranno sfuggire al vostro piano.
Prima di iniziare a parlare dei primi cani che dovrete acquistare, desideriamo farvi conoscere tutto l'iter burocratico che è necessario affrontare per arrivare al termine di questa sfida. Ecco cosa dovrete ottenere per realizzare il vostro progetto secondo la legge italiana:
- Autorizzazione alla struttura da parte del Servizio Veterinario dell'ASL di competenza;
- In mancanza di fogna pubblica, autorizzazione provinciale-regionale agli scarichi reflui;
- Autorizzazione regionale alla conduzione dell'impianto in questione;
- Nel caso di una nuova costruzione, sarà poi necessaria la concessione edilizia comunale per le nuove costruzioni;
- Iscrizione di tutti gli animali all'anagrafe canina;
- Tenuta e vidimazione del registro carico e scarico animali.
- Contratto per lo smaltimento dei rifiuti sanitari e animali morti;
- In caso di dipendenti, certificato di sicurezza e igiene del lavoro.
Per aprire questa tipologia di allevamento non è necessario svolgere alcun corso professionale, così come non sono necessari diplomi o attestati. Nel caso in cui, però, l'allevamento dovesse possedere più di 5 fattrici, che producono più di 30 cuccioli l'anno, allora si parlerà di azienda agricola e sarà obbligatoria l'iscrizione al Registro delle Imprese e l'apertura di una Partita IVA in quanto si tratta di una vera e propria attività di tipo professionale. Se resterete invece nei limiti precedenti, allora non dovrete ragionare sotto questo punto di vista poiché l'allevamento non sarà considerato impresa ma la vostra attività sarà valutata come amatoriale. Tuttavia tutti gli aspetti che riguardano gli obblighi visti precedentemente, eccetto quelli connessi all'esercizio dell'attività d'impresa, vanno osservati rigidamente.
Come aprire un allevamento di cani: dall'astratto al concreto
A questo punto, per rendere vero il vostro sogno, dovrete acquistare prima di tutto uno stallone e due fattrici, se non addirittura di più. Bisogna partire almeno con un maschio e due femmine in età da riproduzione, così da dare origine al tutto.
Quanti cani prendere? Questo dipende dal numero dipendenti e lavoratori presenti. Gli esperti consigliano, infatti, di non superare il numero di 8-10 cani a lavoratore, così da garantire la giusta attenzione e cura ad ogni animale. In particolar modo è necessario prestare attenzione ai cuccioli, che devono restare vicino alla mamma almeno per i primi tre mesi.
Se volete fare davvero un lavoro eccellente, allora vi consigliamo di collegare al vostro servizio altre imprese come una scuola di addestramento o un asilo per cani. I compratori resteranno sicuramente più soddisfatti del servizio.
Al di là di tutto quanto abbiamo scritto fino ad ora vi invitiamo a fare comunque attenzione perché un allevamento di questo tipo richiedere una quantità considerevole di denaro, sia iniziale sia durante tutto il periodo di lavoro. Sono tante le spese, infatti, a cui sarete sottoposti come ad esempio: vaccinazioni, pedigree, mangimi per gli adulti e alimenti per lo svezzamento dei cuccioli, affitto del terreno e della struttura, costi di manutenzione, acqua, riscaldamento, pulizie, stipendio dipendenti.
Più il vostro progetto sarà di ridotte di dimensioni più le spese saranno minori ovviamente. La struttura dovrà essere ben mantenuta per tutto il periodo di lavoro, pena la chiusura obbligata dell'allevamento.