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Settima salvaguardia esodati, ultime notizie pensioni: news 13 luglio 2015

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Quali sono le ultime notizie di oggi, 13 luglio 2015, in materia di riforma pensioni? Il governo Renzi, tramite il ministro Poletti, ha indicato la Legge di Stabilità quale sede in cui introdurre le modifiche alla pensione anticipata, l’istituto tanto odiato che nel 2011 ha sostituito la “vecchia” anzianità. In questo articolo daremo poi news sulla settima salvaguardia degli esodati e tracceremo un profilo di tutto quello che c’è da sapere alla luce dell’evoluzione del dibattito politico e sindacale. Quali le proposte in campo? In parlamento è stato depositato il DDL 2958 di cui sono firmatari, tra gli altri, gli onorevoli Gnecchi e Damiano: cosa contiene? Anche la Lega Nord ha presentato una proposta: si tratta del DDL 3002.
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Ultime notizie pensioni oggi, 13 luglio 2015: pensione anticipata, Damiano dice no al reddito minimo

In questi ultimi tempi è tornata di attualità la strada del reddito minimo. La proposta è giunta sia dal presidente INPS Tito Boeri che dal ministro del Lavoro Poletti. Secondo alcuni basterebbe estendere l'ASDI, nuovo sussidio di disoccupazione che viene dopo la NASPI, ai lavoratori di età compresa tra 55 e 65 anni. La proposta non piace a Damiano che l'ha definita un "palliativo": a suo avviso bisogna puntare su quota 100, quota 41 e pensionamenti flessibili. Un no a quello che potrebbe essere un assistenzialismo secondo l'ex ministro a detta del quale non bisogna distrarsi dal tema principale: anticipare l'età pensionabile con il ritorno alle quote.
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Pensioni, ultime notizie di oggi: ecco il DDL su settima salvaguardia esodati


La parlamentare del PD, ha rilasciato un’intervista a Il Sussidiario nelle scorse settimane in cui ha parlato degli esodati: il problema non sarà risolto quest’anno, occorreranno almeno altre due salvaguardie. In verità, però, i Comitati degli esodati non paiono essere d’accordo con i numeri che sono citati dalla politica: non è da escludersi, si apprende da fonti vicine ai lavoratori, che possano tornare in piazza per chiedere i propri diritti.

In Commissione Lavoro della Camera dei Deputati finalmente è stato presentato il disegno di legge n. 2958 relativo all'attesa salvaguardia. La proposta prevede l’estensione fino al 6 gennaio 2017 dei profili di tutela della sesta salvaguardia, con l'obiettivo di comprendere anche le categorie di lavoratori finora rimaste escluse. Novità per i c.d. “Quota 96 Scuola″: nel disegno di legge sono esclusi dalle modifiche apportate dalla Legge Fornero tutti coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione secondo la vecchia normativa entro l’anno scolastico 2011/2012.
Il DDL, poi, chiede che si adotti un regolamento di armonizzazione dei requisiti previdenziali dei lavoratori impiegati nelle imprese ferroviarie e nelle imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con mansioni di addetto alla condotta dei treni, di addetto alla scorta treni, di addetto alla manovra, di addetto al traghettamento, di addetto alla formazione dei treni nonché ai lavoratori del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta del personale ferroviario marittimo.

Nel mentre che la politica decide, intanto, gli esodati si fanno sentire: oggi i comitati degli esodati sono in piazza a Roma per protestare contro la mancata attuazione della settima salvaguardia. La delegazione si riunirà davanti alla sede dell'INPS per poi spostarsi dinanzi alle sedi dei principali quotidiani nazionali.

Settima salvaguardia esodati: DDL Lega Nord include anche i quindicenni

Il Carroccio ha presentato in Commissione Lavoro il disegno di legge 3002  settima salvaguardia per gli esodati. Esso, in attesa della prossima riforma delle pensioni (ammesso che ci sarà), farebbe rientrare anche i  c.d. quindicenni. Chi sono i lavoratori quindicenni? I profili in cui si inquadrano sono i seguenti:
  • Aver maturato al 31 dicembre 1992 i requisiti per andare in pensione di vecchiaia secondo le vecchie regole (all'epoca servivano 15 anni di contributi);
  • Essere stati autorizzati alla prosecuzione volontaria entro quella data (31-12-1992);
  • Trovarsi nello status di lavoratori dipendenti con un'anzianità assicurativa pari almeno 25 anni e risultanti occupati per almeno dieci anni per periodi la cui durata risulti inferiore a 52 settimane nell'anno solare: in poche parole, si tratta di lavoratori impiegati in attività discontinue;
  • Essere nella situazione di aver maturato al 31/12/1992 un'anzianità contributiva tale che, anche con l'incremento dei periodi che intercorrono tra il primo gennaio 1993 e la fine del mese in cui si raggiunge l'età pensionabile, non permetterebbe comunque il raggiungimento del requisito contributivo richiesto in quel momento dalla legge per la pensione.

Audizione alla Commissione Lavoro con Poletti: risolvere problemi su settima salvaguardia

In una nota è il deputato PD a ricostruire quanto accaduto nell'audizione con il Ministro del Lavoro lo scorso 4 giugno. A Poletti gli esponenti della Commissione Lavoro hanno chiesto di impegnarsi per risolvere i problemi relativi alla settima salvaguardia, in particolare quelli relativi alle situazioni in questo momento in sospeso: lavoratori di aziende fallite, mobilità degli edili, accordi sottoscritti territorialmente. Le risorse, si legge da fonti parlamentari, ci sono ed a breve dovrebbero finalmente arrivare novità.

Ultime notizie settima salvaguardia, esodati di nuovo in piazza

Si svolgerà il prossimo 21 luglio l'ennesima manifestazione organizzata dai Comitati degli esodati per chiedere che venga finalmente risolta la vicenda. Gli esodati si riuniranno alle 9 e 30 davanti alla Camera dei Deputati per poi spostarsi dinanzi al Ministero del Lavoro. Sono circa 49 mila e 500 secondo i Comitati i non salvaguardati: stime che non sono mai state condivise da governo e parlamento, secondo cui i lavoratori sprovvisti di tutela sono di meno. Un braccio di ferro che, tanto per cambiare, stanno pagando come sempre gli ultimi, devastati dalle ingiuste riforme degli ultimi anni.

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