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Come aprire una cartoleria: costi, requisiti e consigli

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A volte investire su qualcosa di classico non è poi un male assoluto. È vero che certe formule sono superate e ormai arretrate, ma è anche vero che con la giusta dose di innovazione e creatività, nella società di oggi alcune realtà possono ancora risultare efficaci. Le cartolerie e le cartolibrerie si presentano come qualcosa che rischia di estinguersi a causa della sempre più crescente modernità informatica. In realtà però, se ripensate per i tempi odierni, anche queste attività possono trovare il loro sbocco di clientela e fiorire. D'altronde ad oggi, è impensabile aprire una cartoleria che venda solo quaderni e penne. Ciò che la clientela richiede è qualcosa di più, qualcosa che sorprenda ma che al tempo stesso sia utile per la vita di tutti i giorni.

Se questa è la vostra prima volta su Affari Miei, vi invitiamo a consultare anche le altre recensioni della sezione dedicata alle idee imprenditoriali se desiderate mettervi in proprio. Andiamo adesso a scoprire l'argomento chiave di questo articolo: come aprire una cartoleria.

Partiamo dall'inizio e vediamo ora quali sono i passaggi necessari per arrivare all'obiettivo, partendo soprattutto dall'analisi degli aspetti burocratici essenziali. Per dar vita ad un'attività di questo tipo serve percorrere pochissimi procedimenti di grande semplicità: apertura di una Partita IVA, iscrizione al Registro delle Impresa della Camera di Commercio e comunicazione di inizio attività al Comune in cui si vuole aprire la cartoleria. Questi tre passaggi sono estremamente veloci e se aiutati da un commercialista il tutto diventa un vero e proprio gioco da ragazzi. Ovviamente questo è solo l'inizio, per questo è facile, e non potrebbe essere diversamente. Giunti a questo punto, infatti, è indispensabile capire il tipo di cartoleria che si vuole aprire. In che senso? Semplicemente, si possono individuare tre tipologie, che differiscono per la posizione e la location: 
  • la cartoleria di prossimità, posta nei centri abitati vicino alle case; 
  • la cartoleria di comodità che si situa, invece, vicino alle scuole o agli uffici, così da rivelarsi un punto strategico; 
  • la cartoleria d'attrazione, che è in grado di attirare i clienti da varie zone soprattutto a causa della vendita di prodotti particolari e non facili da trovare.
Se desiderate dar vita a qualcosa di più innovativo allora la terza opzione è quello che fa per voi, anche se in realtà, le caratteristiche della terza cartoleria potrebbero mixarsi con quelle della prima o della seconda.
Guida per aprire una cartoleria

Quanto costa aprire una cartoleria? 

A questa domanda non esiste una risposta certa poiché i fattori che influenzano il costo sono molti. Tuttavia oggi vi espliciteremo quali sono queste variabili. Prima di tutto è necessario decidere se aprire una cartoleria in proprio senza l'aiuto di nessuno o se aprirne una in franchising. Affidandosi ad un nome e ad un marchio già noto, che sostiene i propri affiliati fin dalla nascita, si può in parte ridurre il rischio: ovviamente ciò postula comunque una valutazione iniziale ben definita da cui non si scappa. 

Altra variabile è ovviamente quella della dimensione: più il locale è grande più il costo si alza, così come più il locale si trova in zone centrali più la struttura costa. Da aggiungere potrebbero essere eventuali costi di ristrutturazione. Sicuramente, poi, nella lista dei pagamenti da effettuare ci sono i fornitori, l'arredamento, i suppellettili, linea telefonica, fax, fotocopiatrice professionale e collegamento adsl.

In totale quindi, tirando le somme, si può dire che per aprire una cartoleriaè necessario un investimento iniziale che va dai 10.000 euro ai 15.000 euro. Discorso differente è, invece, quello dei costi di un franchising che parte dai 5.000 euro ai 30.000 euro a seconda della scelta effettuata. Come ben ci si immagina, associandosi ad un marchio già esistente, è obbligatorio spesso sottostare a delle decisioni. Bisogna vedere, come abbiamo scritto in diverse occasioni, se il gioco ne vale la candela oppure no. Tendenzialmente un buon franchising offre ai propri affiliati una serie di aiuti davvero importanti: fornitori, pubblicità e marketing, locali ben precisi. Tra i difetti vi è l'obbligo di adottare un certo arredamento piuttosto che prendere altre decisioni strategiche dalle quali potreste essere dispensati.

Come aprire una cartoleria: cosa vendere e come vendere?

Le classiche cartolerie che vendono solo quaderni e penne sono praticamente in via d'estinzione, prima di tutto perché ormai questi vengono comprati nei grossi ipermercati a causa del prezzo minore, e poi perché con l'avvento di internet la carta viene effettivamente utilizzata sempre meno. Ciò nonostante esistono delle necessità ancora impellenti, ad esempio per gli uffici, per gli scolari e per gli universitari. Se volete che la vostra cartoleria renda il più possibile dovete decidere la nicchia o le più nicchie da seguire e attivarvi in quella direzione. Ad esempio, se desiderate essere un punto di riferimento per gli uffici, la vostra attività deve mettere a disposizione tutto ciò che essi richiedono: risme di carta, faldoni, servizio fax, fotocopiatrice e stampe, stampe di volantini e biglietti da visita, eccetera. Ugualmente, se invece la vostra nicchia si riferisce agli studenti universitari è chiaro che essa deve situarsi prima di tutto vicino ad un ateneo, e poi contenere ciò che essi richiedono, se possibile anche libri di testo.

Come in qualsiasi altra attività commerciale, è il proprietario che deve andare incontro ai bisogni della clientela e per farlo questa deve essere ben analizzata e conosciuta, pena una gran perdita di tempo e di energie.

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