I mutuidurano solitamente molti anni: ciò comporta che le condizioni che ci sembravano più soddisfacenti in origine subiscono nel corso del tempo importanti modificazioni. In poche parole, ciò che poteva essere conveniente nell'anno 2000 non lo è più, o per lo meno non lo è abbastanza, nel 2016 e via dicendo. Cosa fare allora in questa situazione? È possibile modificare il contratto? Ci si può spostare da un istituto bancario all'altro? Conoscere i propri diritti è come sempre fondamentale e per questo oggi vi parleremo della cosiddetta surroga del mutuo, ovvero di quel procedimento che permette di passare da una banca all'altra per migliorare le condizioni del mutuo precedentemente stipulato. Conviene il tasso fisso o il variabile?Proviamo a capirlo insieme analizzando tutto quello che c'è da sapere e simulando alcune ipotesi di calcolo rata mensile.
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Partiamo con il dire che la surroga del mutuoè una possibilità che ha origini recenti: è solo dal 2007, infatti, che un consumatore può spostare il suo mutuo, purché il valore rimanga uguale e intatto. Cosa cambia allora? Gli elementi che andranno a modificarsi saranno il tasso applicato e il tempo in cui si può protrarre il mutuo. Prima di iniziare tutto questo iter è indispensabile sapere che effettuare una surroga sul mutuoè assolutamente gratuito. Altra informazione importante è che questo procedimento può verificarsi al massimo una volta, in quanto l'istituto bancario che vi riceverà ha bisogno della certezza che non “tradirete” anche loro ulteriormente. Perché ha bisogno di questa consapevolezza? Perché i clienti che abbandonano provocano ulteriori costi economici alle banche. Di conseguenza, prima di effettuare qualsiasi operazione irreversibile, è importantissimo effettuare la scelta con cognizione. Resta inteso che, in linea tendenziale, cambiare mutuo equivale a cambiare offerta telefonica e quindi, in generale, si tratta di una cosa fattibile anche più volte. Tuttavia ci preme raccontare quella che è poi la realtà nella pratica che, appunto, limita i cambi.
Surroga mutuo: come scegliere se effettuarla e differenze con sostituzione e rinegoziazione
Decidere se effettuare una surroga del muto richiede un'analisi accurata per non cadere in infidi errori: capire la situazione attualeè fondamentale, viste le evoluzioni che ci hanno scosso negli ultimi anni. Prima di tutto sarà necessario valutare quanto ancora manca al termine delle rate. Solitamente infatti, le banche partono inizialmente con tassi molti elevati, che però vanno man mano scalando e diminuendo. Se siete, quindi, alle ultime rate, effettuare una surroga potrebbe essere una mossa sbagliata. Non bisogna mai infatti valutare il valore del tasso e del tempo, proposti dalla nuova banca, singolarmente, ma è necessario analizzare questi due elementi sempre parallelamente. Se si ha un mutuo atasso variabilesi dovrà, poi, valutare il valore dell'Euribor e dello spread. Se, invece, si sta pagando un mutuo a tasso fisso, la condizione di partenza è data dai valori dello spread e dell’IRS (Interest rate swap).
Il processo di surrogazioneè diverso da quello di sostituzionee rinegoziazione, con cui si fa spesso confusione. Vediamo allora quali sono questi elementi differenti. La rinegoziazioneprevede una semplice riformulazione del mutuo con la propria banca così da adeguarlo alle nuove condizioni economiche e del mercato. Gli elementi che possono andare a modificarsi sono il tasso applicato, lo spread, la durata dell'ammortamento o infine la periodicità delle rate. La rinegoziazione è, quindi, utile per chi vuole rimanere all'interno dello stesso istituto di credito, ma attenzione: quest'ultimo non è obbligato a rispondere positivamente alle richieste del cliente.
Altro ancora è, invece, quello denominato sostituzione che prevede un'estinzione del mutuo originario con l’avvio di un nuovo mutuo con la nuova banca. Quest'operazione deve essere effettuata molto attentamente poiché prevede comunque dei costi non esigui. D'altronde il contratto va concluso per poi rifarne un altro completamente nuovo anche se in tal modo il mutuo potrà essere modificato in ogni sua parte.
Surroga mutuo tasso fisso 2016: quando conviene?
Per valutare se conviene oppure no cambiare, ricordandoci di quanto abbiamo detto prima circa il fatto che si può decidere di optare per la surrogazione una volta sola, bisogna informarsi circa i valori dello spread e dell’Irs sul mercato visto che nel nostro caso parliamo di mutui a tasso fisso. Se avete contratto il mutuo tanti anni fa e siete a poco tempo dalla fine vi conviene non pensare a questa operazione visto che, in pratica, avete giù pagato gran parte dei costi che le banche generalmente caricano nella fase iniziale del finanziamento.
Migliore surroga mutuo tasso fisso gennaio 2016
Su questa pagina, mensilmente, vedremo le migliori proposte commerciali dei principali istituti italiani. Ci siamo avvalsi del noto comparatore Mutuionline ipotizzando questa situazione:
- Mutuo a tasso fisso dall’importo di 100 mila euro con durata ventennale
- Valore stimato dell’immobile 150 mila euro
- Età del richiedente: 35 anni
- Lavoro a tempo indeterminato
- Reddito mensile della famiglia: 3 mila euro
- Intesa San Paolo: Mutuo Domus Fisso – rata mensile 534,39 tasso 2,60% TAEG 2,72%
- BNL: Trasformamutuo – rata mensile 554,60 tasso 3% TAEG 3,08%
- IW Bank: Mutuo a Tasso Fisso– rata mensile 554,60 tasso 2,60% TAEG 3,07%
- Hello Bank: Hello! Home Fisso – rata mensile 554,60 tasso 3% TAEG 3,08%