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Come aprire una birreria tradizionale, beershop e microbirrificio artigianale: consigli e idee

Quando si pensa ad una birreria si immagina quasi automaticamente un locale soprattutto serale/notturno in cui passare i propri sabati sera con gli amici, gustando qualche birra insolita e ovviamente ottima, il tutto magari accompagnato da qualche snack. In realtà però questa tipologia è solo una dei tanti tipi di birrerie possibili. Coloro che sono appassionati di birra e vogliono investire economicamente in questa passione, dando vita ad un'attività, possono dunque allargare la visuale e concentrarsi anche su altri tipi di imprese, che oggi vi mostreremo nel dettaglio. Prima di arrivare a questo punto però, vogliamo fornirvi tutto ciò che la burocrazia italiana richiede per aprire una birreria, di qualsiasi tipo essa sia.

Affari Miei dedica una sezione intera alle migliori idee imprenditoriali: se questa è la vostra prima volta, nel darvi il benvenuto, vi invitiamo a visitarla se desiderate mettervi in proprio.

Come aprire una birreria: punto primo, burocrazia

Vediamo tutti gli adempimenti burocratici da non saltare assolutamente: innanzitutto, diventando commercianti è necessario aprire una Partita IVA e iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio; dopodiché, una volta scelto il locale, che dovrà rispettare tutte le norme di igiene e sicurezza, è necessario rivolgersi al Comune in cui si trova il locale per la segnalazione certificata d'inizio attività (SCIA) e per una dichiarazione di inizio attività produttiva (DIAP). Nel caso in cui, all'interno de locale, vengano serviti dei cibi, sarà allora necessario svolgere dei corsi più specifici come l'HCCP, ovvero l'ex Libretto Sanitario. L'HCCP deve essere svolto da chiunque decida di lavorare all'interno del locale, il corso SAB invece è previsto solo per il gestore del locale e si tratta di un corso di formazione per conservazione e la somministrazione di cibi e bevande. Infine, per proporre liberamente la musica all'interno della birreria, il titolare deve pagare i diritti SIAE. Questo è ciò che è previsto all'incirca per tutti i tipi di birrerie che possono esistere, eventuali differenze possono essere individuate nei prossimi paragrafi, dove specifichiamo come aprire una classica birreria/pub, come aprire un beershop e come aprire un micro birrificio artigianale.

Come aprire una birreria tradizionale: il locale serale che tutti conosciamo

Partiamo dunque dalla definizione più semplice di birreria, quella che viene evocata nella mente della maggior parte delle persone quando se ne parla. Come è facile immaginare, se si desidera aprire questa tipologia di locale, bisogna innanzitutto prestare attenzione al tipo di location su cui investire.
Il locale scelto è fondamentale, poiché farà da recipiente a serate tra amici, feste e appuntamenti. Sta poi ai vostri gusti decidere se tirar su un locale più spartano o uno più chic, sicuramente però più sarà originale e accattivante più tenderà a riempirsi. Ovviamente se tutto ciò non è però accompagnato da un'ottima scelta di birre allora sarà difficile. 

Un altro elemento a cui fare attenzione è la zona del locale. La birreria deve essere facile da raggiungere e possibilmente con un ampio parcheggio, così da non far impazzire la clientela. I dipendenti devono essere svegli e veloci, sia coloro che si occupano del servizio ai tavoli sia coloro che stanno dietro al bancone. È molto facile farsi prendere dal panico quando il locale è pieno e le ordinazioni sono molte.

I costi d'investimento iniziale sono piuttosto elevati, poiché oltre ai bisogni già descritti sarà anche necessario tener in conto i pagamenti delle bollette, dell'affitto o acquisto del locale, dei fornitori, della pubblicità, eccetera. Per non entrare in confusione, vi consigliamo di stilare un piano da seguire e un piano budget, fin dall'inizio. Lavorare in una birreria serale può essere molto faticoso, d'altronde gli orari sono sempre quelli serali/notturni e se una persona non è portata a questo stile di vita, potrebbe ben presto stancarsi. Tuttavia se invece amate il mondo notturno e quello giovanile, allora sicuramente questo è pane per i vostri denti.
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Come aprire un beershop: degustare birre in un locale particolare

Altra tipologia di birreriaè, invece, quella che può essere definita Beershop. Di cosa stiamo parlando? Di un vero e proprio negozio in cui possono essere effettuate degustazioni di birra ma in cui possono essere anche comprate delle birre da consumare ovunque: li nel locale, a casa propria, eccetera.

Solitamente all'interno di questi negozi si trovano birre ancora più originali e insolite rispetto alle classiche birrerie. Si va infatti dalle birre più comuni ed economiche a quelle più artigianali e locali a quelle più esotiche, costose e pregiate.

Un locale adatto a questo scopo è grande almeno 15 metri quadri, ancor meglio se arriva fino ai 50 metri quadri, più spazio c'è meglio si gestisce il tutto. D'altronde deve esserci lo spazio necessario per installare scaffali, spillatori, frigoriferi, un magazzino dove riporre le casse, dei tavolini e altri vari tipi di arredi.

Spesso e volentieri in queste attività si possono anche effettuare eventi molto insoliti e apprezzati, ad esempio un corso di degustazione birra. Il nostro consiglio è, infatti, quello di puntare sempre di più all'aggiornamento del locale, rendendolo un luogo innovativo dove vale la pena trascorrere del proprio tempo e fare acquisti.

Se non ve la sentite di intraprendere da soli quest'impresa potreste affidarvi ai numerosi franchising che esistono e che continuano a nascere in questo settore. Il franchising aiuta il proprietario nella gestione e nell'organizzazione pratica e teorica del negozio. In particolare offre aiuto per la pubblicità, scelta dei fornitori, arredamento e talvolta anche gestione della contabilità.
Anche in questo caso l'investimento non sarà esiguo.

Come aprire una birreria artigianale e di ridotte dimensioni: un'ultima alternativa

Se le soluzioni precedenti non vi hanno del tutto soddisfatto, ma volete comunque rimanere nell'ambito birra, allora vi consigliamo di prestare attenzione a quest'ultimo paragrafo, poiché tratteremo una forma di locale un po' più insolita: la birreria di piccole dimensioni e artigianale.
Cosa significa però microbirrificio? La risposta è semplice, si tratta di un locale che non può effettivamente superare la produzione di 10.000 hl l'anno. Nonostante se ne senta poco parlare, questo tipo di attività ha preso piede in Italia ormai da anni, dunque anche in questo caso la concorrenza può essere molto accanita.

Ciò che possiamo consigliarvi quindi, è di non prendere sottogamba l'apertura di un locale di questo tipo e di restare sempre aggiornati così da offrire ai clienti un servizio più che dignitoso, soprattutto quando si parla di birre artigianali. Se non sapete come formarvi, correte a visitare il sito del CERB (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra), dove vengono organizzati periodicamente corsi per diventare birrai. Addirittura negli ultimi anni all'Università di Perugia è nato un nuovo master universitario, denominato “Tecnologie birraie”.

Il microbirrificioè effettivamente più semplice da avviare rispetto ad una classica birreria, mentre il fatto che tale locale produca birra artigianale comporta una produzione di alta qualità. Essendo la produzione ridotta, lo saranno anche i costi. Ma quali sono le spese principali da affrontare?

I costi interessano le seguenti categorie: amministrazione, ovvero tutti costi provocati dalle pratiche d'avvio, dai certificati e da tutti i procedimenti burocratici; il commercialista e i corsi di formazione; la spesa di bilancio più elevata è, però, quella che riguarda la produzione, poiché gli impianti hanno dei costi talvolta davvero spaventosi. Una soluzione è quella di puntare sull'usato. Per risparmiare si può poi puntare su uno sforzo più manuale che automatico. Ad esempio imbottigliando a mano.

Infine, ultima spesa è quella che riguarda la pubblicità e il marketing. Se volete volare alto negli affari dovete far conoscere il vostro negozio a più persone possibili, e se volete farlo dovete investire sulla pubblicità. Il passaparola dei clienti è ottimo ma non sufficiente e, vista l'evoluzione della nostra società, sarà sempre meno rilevante in futuro.

Se volete davvero ottenere i risultati migliori, vi consigliamo allora di rendere il vostro locale sia un luogo d'acquisto e consumo esterno, sia un luogo dove la birra può essere comprato e consumata internamente. In tal modo vengono soddisfatte due tipologie di clienti nello stesso momento: coloro che adorano gustarsi una buona birra sul divano di casa e coloro che invece, amano provare e restare in locali nuovi. Una terza opzione potrebbe però, essere quella di rivendere ad altri negozi e tener fuori dal giro classico la vostra attività. In pratica vi occuperete di vendere la vostra produzione a birrifici o beershop. La scelta spetta a voi, ricordate che per ottenere ottimi risultati è tuttavia necessario osare.



Come aprire una birreria: conclusioni

Ricapitolando, quindi, il mercato della birra offre ottime e diverse possibilità a coloro che ne vogliono far parte. È in grado di soddisfare infatti tutte le tipologie di imprenditore, da chi vuole entrare in contatto con la clientela a chi proprio non ne vuole sapere.

La scelta dell'attività su cui puntare deve aderire ai vostri gusti personali ma effettivamente anche alle esigenze del comune dove volete installarla. Se si tratta ad esempio di un paese dove l'età media  è molto elevata, allora sarà forse meglio aprire un negozio di vendita e consumazione esterna piuttosto che un pub/birreria.

In ogni caso, tutte queste variabili possono essere gestite al meglio iniziando subito con la costruzione di un business plan, ovvero con l'elaborazione di un piano d'azione che sia il più possibile realistico e veritiero. Vi accorgerete infatti, che senza questo progetto tutto risulterà più complicato e astratto. 

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