Andare a vivere da soliè un obiettivo che tutti vogliono raggiungere prima o poi nella vita. Nell'immaginario comune trasferirsi ed abitare da soli è qualcosa di davvero fantastico: spazi propri, autonomia totale, nessuno che dice cosa bisogna fare o cosa non bisogna fare. In una parola sola libertà, libertà totale. In realtà però, ci sono molte cose che nessuno ci dice prima di andare via di casa, su cui nessuno ci mette in guardia o sulle quali, forse con colpa, siamo sempre stati poco informati, presi probabilmente da altri fatti assai più futili. Ma punto ancor più importante, per riuscire a sopravvivere senza chiedere aiuto ai propri genitori è necessario, prima di uscire dal nido, farsi un breve prospetto di quanto costa abitare da soli.
Oggi vi aiuteremo, dunque, nella costruzione di questo prospetto, fornendovi come sempre utili informazioni. Preparatevi, quindi, a leggere i nostri consigli che analizzeranno le spese da sostenere mensilmente in un’abitazione ed i pro e i contro di una scelta di vita importantissima.
Oggi vi aiuteremo, dunque, nella costruzione di questo prospetto, fornendovi come sempre utili informazioni. Preparatevi, quindi, a leggere i nostri consigli che analizzeranno le spese da sostenere mensilmente in un’abitazione ed i pro e i contro di una scelta di vita importantissima.
Pronti a vivere da soli? Analisi delle spese da sostenere
Prendiamo come esempio un lavoratore il cui stipendio si aggira intorno ai 1000 euro netti mensili, e che durante l'anno riceve anche tredicesima e quattordicesima. Il nostro non possiede appartamenti o altre rendite alternative al salario. Difficile, quindi, che possa comprare casa, ammesso che non abbia trascorso l’ultimo decennio con i propri genitori o che siano loro a tirare fuori i quattrini. In questo caso è molto più facile e dal prospetto delle spese va sottratto quanto individuiamo per l’affitto. I canoni di locazione variano generalmente dai 350 euro ai 500 euro, in base alla località in cui si decide di vivere e alle sue caratteristiche: lontananza dalla stazione ferroviaria, sistema di trasporti, numero di abitanti, eccetera. Nel prezzo possono essere comprese oppure no le spese condominiali: facciamo finta, nel nostro caso, di accontentarci comprendendo anche quest’ultime. Per approfondire, rimandiamo alla nostra guida su come prendere casa in affitto.
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La seconda spesa più importante dopo l'affitto deriva dalle bollette. Quando si sceglie di vivere da soli in teoria i costi delle bollette non sono così elevati, proprio perché si lava un'unica persona, utilizza il gas un'unica persona e, in teoria, quando la luce è accesa in una stanza è spenta nelle altre. Diciamo, quindi, che le bollette della luce e del gas, che sono bimensili, si aggirano sui 30-40 euro l'una. Discorso a parte è invece per il riscaldamento, che potrebbe essere centralizzato così come potrebbe non esserlo. Nel primo caso c’è una componente fissa mentre negli altri casi (riscaldamento autonomo oppure centralizzato con termo-valvole che, a breve, sarà obbligatorio) il discorso è legato al consumo. Altra voce è quella della connessione ADSL: per risparmiare, rimandiamo allo spazio che dedichiamo alle offerte ADSL casa.
Infine, è bene ricordare che anche l'affittuario single deve mangiare! In questo caso i costi della spesa possono variare. Molto dipende da quanto mangiate, da se preferite acquistare prodotti di marca oppure se cercate il giusto equilibrio tra qualità e prezzo. In generale, si può dire però che vengono spesi dai 200 ai 300 euro al mese per la spesa. Rimandiamo, nel caso, alla nostra guida su come risparmiare sulla spesa per consigli più approfonditi.
Conclusioni: conviene andare a vivere da soli?
Sicuramente si tratta di una cosa molto comoda e si possono curare i propri affari in santa pace. Tuttavia è un passo che non è alla portata di tutti: non a caso in Italia spopolano i c.d. “bamboccioni”, coloro che, cioè, per svariati motivi molto spesso occupazionali o economici, sono costretti a vivere a casa con i propri genitori fino a 30-35 anni. Sotto questo aspetto, il nostro Paese è decisamente indietro se si considera che la media europea dei giovani che vivono da soli vede un’età assai più bassa della nostra. La crisi degli ultimi anni, poi, non ha fatto altro che accentuare il tutto, evidenziando ancor di più il solco che ci separa dall'Europa.
Questo genere di esperienza, comunque, viene affrontata ogni anno da migliaia di studenti che vanno a studiare all’Università, anche se sovente si condivide un appartamento con altri coinquilini e raramente si predilige la soluzione autonoma. Anche se a pagare nel 99 per cento dei casi sono mamma e papà, la vita lontano da casa può risultare sicuramente una splendida scuola di vita per imparare le difficoltà da affrontare un domani, una volta terminati gli studi.