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Fondo Pensione Nazionale BCC: opinioni e recensione sulla pensione integrativa

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Sulle pagine di Affari Miei parliamo molto spesso di pensione integrativa e, in generale, di previdenza. Nell’articolo odierno recensiamo il Fondo Pensione Nazionale BCC: vedremo se conviene aderire, quali sono le condizioni e tracceremo come sempre delle opinioni circa la possibilità di valutare questa scelta.

Il dubbio sul se mettere ilTFR su un fondo pensione o lasciarlo in azienda attanaglia molti italiani: aderire al fondo pensione Nazionale BCC, come a qualsiasi altra forma di previdenza complementare, è una scelta da ponderare attentamente. Diamo ormai per scontato che andremo in pensione sempre più tardicon assegni purtroppo sempre più bassi quindi, specie se siamo giovani, è bene concentrarsi sul futuro. Tuttavia, proprio su questo ragionamento apparentemente giustissimo, si annidano i più grossi problemi legati sostanzialmente alla disinformazione che c’è in giro ed alla propensione di banche, assicurazioni e professionisti di ogni tipo ad approfittare dell’ingenuità che spesso manifestano i clienti. Nel nostro e-book su come gestire i risparmi ne parliamo approfonditamente e, se la vostra esperienza non è così solida, vi consigliamo di leggerlo.

Fondo Pensione Nazionale BCC: recensione completa

Entriamo nel cuore della proposta contrattuale di Banca di Credito Cooperativo ed analizziamo il fondo pensione. Si tratta di un fondo chiuso, un po’ come il Fondo Cometa, non tutti possono aderire. Solo alcune categorie specifiche di lavoratori, infatti, possono prendervi parte. 
Recensione Fondo Pensione Nazionale BCC
Immagine tratta dal sito ufficiale

Nel dettaglio, il Fondo Nazionaleè aperto per:
  • i lavoratori subordinati non in prova alle dipendenze delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane e degli altri Enti, aderenti alla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane. I lavoratori in questione devono essere destinatari della contrattazione collettiva nazionale di lavoro stipulata dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali ed Artigiane, o alle dipendenze della stessa Federazione Italiana, dello stesso Fondo, della Cassa Mutua Nazionale per il personale delle Banche di Credito Cooperativo e della Raiffeisenverband Sudtirol, con esclusione dei prestatori di lavoro subordinato alle dipendenze delle Casse Rurali e degli altri Enti della Provincia di Trento;
  • i lavoratori dipendenti e non in prova di società di servizi aderenti alla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane non facenti parte della contrattazione collettiva nazionale di lavoro stipulata dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane;
  • i lavoratori il cui datore di lavoro, anche se non aderisce alla Contrattazione Collettiva a cui abbiamo fatto riferimento, la applica comunque. In questo caso, però, i contributi che deve versare il datore di lavoro sono maggiorati nella misura di 0,40 punti. BCC dal sito spiega che le ragioni sono quelle che il denaro deve essere destinato alla copertura delle spese di gestione;
  • i lavoratori che sono fiscalmente a carico del lavoratore che già aderisce al Fondo Nazionale: in questo caso bisogna guardare alle condizioni stabilite dal CDA di BCC nella regolamentazione aziendale.
Come abbiamo visto dalle informazioni di base, presenti sul sito ufficiale della banca, si tratta di un fondo pensione chiuso a cui possono accedere solo poche categorie di lavoratori ben definite. Trattandosi di un fondo regolamentato dalla contrattazione collettiva, è previsto anche un contributo da parte del datore di lavoro che incrementa il flusso di TFR e gli eventuali versamenti volontari. Nelle guide a cui abbiamo accennato, con tanto di link, nella parte iniziale dell’articolo, sono presenti tutte le cose che dovete sapere riguardo la devoluzione del TFR al fondo pensione e, in generale, sul tema della pensione integrativa. Vi invitiamo a leggere quelle se conoscete poco il tema perché nelle successive righe affronteremo il fondo Nazionale di BCC nelle sue principali condizioni.

In particolare, abbiamo detto che la quota versata sul fondo si compone di più parti:
  • TFR: i vecchi iscritti possono scegliere se versarlo, il nuovo scritto non alla prima occupazione deve versare il 50% mentre i nuovi iscritti alla prima occupazione devono versare l’intera quota di TFR maturata nel corso dell’anno;
  • Versamento del lavoratore: ammonta al 2% della retribuzione considerata ai fini del calcolo del TFR;
  • Versamento del datore di lavoro: 5,20% della retribuzione valutata ai fini del calcolo della quota di TFR.
Per quanto riguarda il riscatto anticipato, valgono le regole generali che abbiamo spiegato nell’articolo sulla previdenza integrativa.

Si può fare domanda di trasferimento verso altra forma di previdenza complementare dopo due anni di partecipazione o nel caso in cui il lavoratore dovesse perdere i requisiti per partecipare al Fondo Nazionale BCC.

Anche le regole per il riscatto parziale o totale seguono alla lettera quanto prevede la legge in materia.

Come calcolare i rendimenti del fondo pensione Nazionale BCC

Sul sito ufficiale c’è un tool apposito che permette di effettuare una simulazione. Come ogni fondo pensione, gli investimenti vengono effettuati su più linee che possono essere aggressive o meno aggressive a seconda della scelta. Su questa pagina potete controllare voi stessi gli storici che, ricordiamo, non sono indicativi comunque di quanto accadrà in futuro.

E’ sicuro il Fondo pensione Nazionale BCC?

Le recenti crisi bancarie hanno alterato non poco le preoccupazioni dei risparmiatori. Dal sito ufficiale BCC specifica di non aver alcun titolo nell’ambito della banche soggette a bail-in. I fondi pensione, a differenza dei PIP, non hanno la base assicurativa al loro interno ma devono comunque garantire gli iscritti, specie quelli che scelgono linee di investimento diverse da quelle azionarie o obbligazionarie. Di questi tempi, comunque, lo sappiamo molto bene che di investimenti sicuri ce ne sono pochi.

Conviene sottoscrivere il fondo pensione Nazionale di BCC?

Crediamo che le informazioni fornite siano sufficienti per aiutarvi nella scelta, unitamente alle altre risorse elencate all’interno dell’articolo a cui rimandiamo, al fine di non essere troppo ripetitivi.
Non sai come gestire i risparmi? Scarica la guida di Affari Miei!

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