Andiamo a scoprire le aliquote INPS per commercianti eartigiani: i contributi previdenziali per il 2016 aumentano ancora, a questa costante gli imprenditori sono ormai abituati. Si segnala, poi, la novità introdotta l'anno scorso relativa al regime forfettario con lo “sconto” contributivo in arrivo per chi aderisce a detto regime. Qual è il minimaleprevisto per le categorie indicate quest'anno? Quanto si deve pagare all'Istituto di Previdenza?
La circolare numero 15 del 2016 ha chiarito che, visto il mancato aumento dei prezzi dell'indice ISTAT relativo all'anno precedente, non aumenta il minimale di reddito su cui calcolare i contributi INPS da versare.
Il versamento dei contributi previdenziali rappresenta una delle principali voci di spesa per i lavoratori autonomi italiani. Per artigiani e commercianti è previsto un minimale che vale un anno di contributi ai fini della maturazione dei requisiti pensionistici. Tuttavia a partire dall'anno scorso esiste la possibilità di pagare anche meno del minimale: ciò, però, determina un minor numero di mensilità considerate ai fini della maturazione dei requisiti previdenziali. I lavoratori autonomi non artigiani e commercianti che aderiscono al regime forfettario (ex minimi) ed i professionisti senza cassa non hanno un minimale contributivo ma pagano in percentuale, in base al reddito.
Per approfondire i temi inerenti il lavoro autonomo, consigliamo la lettura delle sezioni Lavoro e Formazione e Idee Imprenditoriali di Affari Miei e l'approfondimento con laguida sulla Partita Iva.
La circolare numero 15 del 2016 ha chiarito che, visto il mancato aumento dei prezzi dell'indice ISTAT relativo all'anno precedente, non aumenta il minimale di reddito su cui calcolare i contributi INPS da versare.
Il versamento dei contributi previdenziali rappresenta una delle principali voci di spesa per i lavoratori autonomi italiani. Per artigiani e commercianti è previsto un minimale che vale un anno di contributi ai fini della maturazione dei requisiti pensionistici. Tuttavia a partire dall'anno scorso esiste la possibilità di pagare anche meno del minimale: ciò, però, determina un minor numero di mensilità considerate ai fini della maturazione dei requisiti previdenziali. I lavoratori autonomi non artigiani e commercianti che aderiscono al regime forfettario (ex minimi) ed i professionisti senza cassa non hanno un minimale contributivo ma pagano in percentuale, in base al reddito.
Per approfondire i temi inerenti il lavoro autonomo, consigliamo la lettura delle sezioni Lavoro e Formazione e Idee Imprenditoriali di Affari Miei e l'approfondimento con laguida sulla Partita Iva.
Aliquote INPS commercianti e artigiani 2016: contributi da versare, focus su minimale e reddito minimo
Partiamo dalle aliquote fissate dall’Istituto di Previdenza per quest’anno. Per gli artigiani l’aliquota è pari al 23,10% mentre per i commercianti 23,19%. Il reddito minimo stabilito è, come accennato in apertura, 15.548 euro per un totale minimo da versare (minimale) pari a 3599,03 euro per gli artigiani e 3613,02 euro per i commercianti. Occhio alle riduzioni che sono pari al 50% per artigiani e commercianti di età superiore a 65 anni già pensionati e del 9% per coadiuvanti e coadiutori di età inferiore a 21 anni. Da aggiungere, poi, il contributo di cessazione definitiva per gli esercenti pari allo 0,09% e il contributo per la maternità pari a 0,62 euro mensili.
Reddito Minimo | Minimale contributivo | Aliquota fino a 46.123,00 euro | Aliquota oltre 46.123,00 euro | |
Artigiani | 15.548 euro | 3599,03 euro | 23,10% | 24,10% |
Commercianti | 15.548 euro | 3613,02 euro | 23,19% | 24,19% |
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Contributi INPS artigiani e commercianti: termini e modalità di versamento
Dopo aver visto le aliquote valide per il 2016 ed il minimale contributivo, veniamo alle modalità per effettuare i pagamenti all'Istituto di Previdenza. I contributi devono essere versati attraverso i tradizionali modelli di pagamento unificato F24, sia in forma cartacea che online tramite i servizi di home banking messi a disposizioni dai principali istituti.Queste sono le scadenze fissate dall'INPS:
- 16 maggio, 22 agosto, 16 novembre 2016 e 16 febbraio 2017 deve essere effettuato il versamento delle quattro rate dei contributi dovuti sul minimale di reddito (si veda la tabella precedente);
- entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, poi, in riferimento ai contributi dovuti che sono dovuti sulla quota di reddito che eccede il minimale, a titolo di saldo per l'anno 2015, primo acconto del 2016 e secondo acconto del 2016.