Il giudice di paceè un magistrato onorario e a titolo temporaneo che viene chiamato a dirimere questioni e cause minori. Opera sia in campo civile che penale anche se ha dei forti limiti alla sua azione. Come si fa a diventare giudici di pace? Fino ad oggi è necessario ancora un concorso per titoli, al quale possono accedere i cittadini italiani che abbiano compiuto i 30 anni di età anche se in Parlamento si parla ormai da un po’ di un possibile passaggio ad un sistema elettivo, che rivoluzionerà la disciplina dei giudici di pace, almeno come avevamo imparato a conoscerla fino ad oggi.
Il giudice di pace è un professionista della legge che svolge una funzione assolutamente fondamentale, in quanto è in grado di alleggerire, e di molto, l’enorme carico di cause e dibattimenti che grava sulla magistratura ordinaria.
La procedura che porta però alla nomina degli stessi non sembra essere delle migliori e sono ormai anni che se ne discute in parlamento. I meccanismi che regolano la scelta da parte del ministero e il vaglio da parte del CSM non sono infatti poi molto chiari e si era pensato, ormai qualche anno fa, di trasformare la carica in elettiva.
Il Parlamento però, preoccupato di inquinare il nostro ordinamento con una figura estranea, come quella del giudice elettivo che magari siamo abituati a vedere nell’ordinamento americano, rispedì al mittente la richiesta e ad oggi quella del giudice di pace rimane una figura nel “limbo” delle procedure particolari, nonostante la sua enorme utilità.
Chi vuole diventare giudice di pace dovrà comunque essere un professionista che ha intrapreso un percorso di studi piuttosto preciso (serve la laurea in Giurisprudenza, lo ricordiamo) e deve anche, a modo di vedere le cose di chi lo è già stato, avere uno spirito di sacrificio per il pubblico non indifferente: con l’abilitazione forense ci si potrebbe impegnare in professioni decisamente più remunerative, come quella di avvocato, oppure tentare immediatamente la carriera in magistratura, anche se i concorsi sono più rari e in genere più difficili da superare.
La procedura
Non tutti hanno i titoli perdiventare giudice di pace. Secondo la legge 24 Novembre 1999, n. 468, che norma l’azione e la selezione dei giudici di pace, è infatti necessario:- attendere il bando del Ministero di Grazia e Giustizia, che indica contestualmente la presenza o meno di sedi vacanti;
- successivamente si manda la domanda in una delle sedi vacanti che sono indicate dal bando;
- la domanda viene vagliata dal consiglio giudiziario del tribunale stesso;
- le domande che non vengono scartate sono successivamente inoltrate al Ministero di Grazia e Giustizia;
- il ministro di Grazia e Giustizia nomina i giudici di pace per decreto, previo parere del Consiglio Superiore della Magistratura.
Chi può diventare giudice di pace? Quali sono i requisiti?
Per diventare giudice di pace è necessario:- avere un età compresa tra i 30 e i 70 anni di età;
- non aver subito condanne per delitti non colposi o che prevedono la pena detentiva per contravvenzione;
- non essere sottoposti al momento della domanda a misure di prevenzione e sicurezza;
- bisogna essere idonei psichicamente e fisicamente;
- bisogna impegnarsi a cessare ogni tipo di attività lavorativa nel caso di nomina come giudice di pace, che sia essa pubblica o privata;
- bisogna aver superato l’esame per l’abilitazione alla professione forense;
- avere una laurea in giurisprudenza;
- si può evitare l’esame se si sono esercitate funzioni giudiziarie, anche onorarie o funzioni notarili per almeno 2 anni;
- anche i professori universitari per almeno 2 anni possono accedere senza abilitazione alla professione forense.
La difficoltà nello stabilire criteri per il giudice di pace
Il giudice di pace è un professionista della legge che svolge una funzione assolutamente fondamentale, in quanto è in grado di alleggerire, e di molto, l’enorme carico di cause e dibattimenti che grava sulla magistratura ordinaria. La procedura che porta però alla nomina degli stessi non sembra essere delle migliori e sono ormai anni che se ne discute in parlamento. I meccanismi che regolano la scelta da parte del ministero e il vaglio da parte del CSM non sono infatti poi molto chiari e si era pensato, ormai qualche anno fa, di trasformare la carica in elettiva.
Il Parlamento però, preoccupato di inquinare il nostro ordinamento con una figura estranea, come quella del giudice elettivo che magari siamo abituati a vedere nell’ordinamento americano, rispedì al mittente la richiesta e ad oggi quella del giudice di pace rimane una figura nel “limbo” delle procedure particolari, nonostante la sua enorme utilità.
Chi vuole diventare giudice di pace dovrà comunque essere un professionista che ha intrapreso un percorso di studi piuttosto preciso (serve la laurea in Giurisprudenza, lo ricordiamo) e deve anche, a modo di vedere le cose di chi lo è già stato, avere uno spirito di sacrificio per il pubblico non indifferente: con l’abilitazione forense ci si potrebbe impegnare in professioni decisamente più remunerative, come quella di avvocato, oppure tentare immediatamente la carriera in magistratura, anche se i concorsi sono più rari e in genere più difficili da superare.