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Vivere e lavorare in Australia: guida completa per trasferirsi

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Complice un mondo del lavoro che poco ha da offrire, sia in Italia che ormai in Europa, ai giovani, l’Australiaè diventata nei fatti una sorta di nuovo Eldorado, quel luogo mitico dove tutto funziona, tutti possono diventare ricchi e tutti possono trovare, nonostante la penuria dello stesso in Europa, lavoro. Le cose ovviamente non stanno così, ed anche un mercato solido e in crescita come quello australiano ha degli spigoli da smussare, delle procedure da seguire e soprattutto dei limiti ai visti e all’immigrazione che devono essere tenute in debita considerazione prima di poter anche soltanto pensare di trasferirsi. Vediamo insieme quali sono le cose assolutamente da sapere prima di pianificare un periodo (per quanto lungo che sia, magari anche tutta la vita) di lavoro in Australia, un Paese grande come un continente che si trova esattamente agli antipodi della nostra Italia e dove le cose, bene ricordarlo prima di addentrarci nella questione, funzionano spesso in modo decisamente diverso.

La prima questione fondamentale per vivere in Australia: l’Inglese

In molti pensano di potersi avventurare con una filosofia destinata certamente a fallire.“Andrò e poi imparerò l’inglese”. Si tratta di una pessima idea, dato che anche per i lavori meno retribuiti è comunque necessario parlare un discreto livello di inglese. L’inglese parlato in Australia ha inflessioni, accenti e espressioni tipiche, che ovviamente nessuno vi chiederà di conoscere prima di recarvi in loco. Avere però una conoscenza funzionale dell’ingleseè sicuramente conditio sine qua nonè impossibile pensare di potersi trasferire in Australia. Pensate al caso tipico del cameriere: come pensate sia possibile prendere ordinazioni se non si capisce quello che i clienti stanno dicendo?

Immigrazione fortemente regolamentata

Nonostante si trovi a miglia e miglia di mare dal paese più vicino, l’Australia è un paese che è stato letteralmente preso d’assalto da moltissimi immigrati, non solo dai paese Europei, ma anche dai paesi poveri del Sud-Est Asiatico, come Vietnam, Cambogia, Laos e così via. Per questo motivo le politiche di immigrazione australiane sono estremamente restrittive e prevedono iter piuttosto precisi per quanto riguarda l’ottenimento del visto, che sia di lavoro o turistico, e soprattutto sanzioni pesanti (che prevedono anche l’espulsione) per chi immigra nel paese senza la necessaria documentazione.

I visti sono di diversi tipi e ognuno di questi offre possibilità di impiego e di ricerca del lavoro diverse. Li affronteremo più nello specifico più avanti, per ora un breve riassunto servirà quantomeno a farvi un’idea su come muovervi:
  • il visto turistico non permette di lavorare. Si può ricercare lavoro ma nel caso in cui dovesse essere ottenuto, avrete comunque bisogno di un datore di lavoro che vi sponsorizzi;
  • il visto di lavoro stagionale vi permette di lavorare per un massimo di 6 mesi presso un datore di lavoro. Non è rinnovabile presso lo stesso datore di lavoro;
  • il visto partnerè invece uno specifico tipo di visto particolare, che è riservato a chi sia compagno/a di un cittadino australiano oppure di un cittadino della Nuova Zelanda che ne ha diritto;
  • lo skilled visaè un visto che è riservato a determinate categorie lavorative, molto richieste, che accedono tramite un punteggio, che permette di avere un permesso di lavoro senza che ci sia alcun tipo di compagnia o datore di lavoro che faccia da sponsor;
  • il permesso di lavoro sponsorizzato: in questo caso potrete lavorare fino al termine del vostro contratto. Avrete bisogno di un’azienda che ve lo sponsorizzi.

La sistemazione in Australia

Prima di considerare gli stipendi come alti, dovremmo per forza di cose farci due calcoli su quelli che sono i costi della vita in Australia. Si tratta di costi che sono variabili a seconda delle città. Orientativamente possiamo dirvi che per 100–200 dollari australiani a settimana è possibile affittare un letto in una camerata mista in un ostello. Si tratta di una sistemazione che può essere considerata senza ombra di dubbio tra le più economiche, ma che è anche una delle più scomode.

Per lo stesso prezzo, quindi circa 500–800 dollari australiani al mese, è davvero facile trovare o una stanza condivisa o anche un mini-appartamento, soprattutto se lontano dal centro. Quello dell’accomodation, come dicono gli inglesi e gli australiani, non è sicuramente il problema più importante.
Guida per trasferirsi in Australia

Occhio alle agenzie, soprattutto se italiane!

Certo, scrivere da italiani di diffidare degli italiani non è esattamente il massimo, ma dato che si tratta di una guida che ha intenzione di spiegarvi per filo e per segno cosa fare e come prepararvi ad arrivare in Australia, non possiamo sicuramente esimerci da questo tipo di avvertenza. Le agenzie che vi promettono di trovare lavoro sono spesso agenzie che vi vendono un prodotto, la diffusione del vostro curriculum, senza garantirvi nulla in cambio.

I costi possono essere molto alti e, lo ripetiamo per chi non lo avesse ancora capito, è impossibile per qualunque agenzia darvi la certezza di trovare un impiego. Come muoversi? Lo vediamo tra pochissimo.

Internet è tuo amico per trovare un impiego!

Ci sono moltissimi siti internet che permettono di trovare lavoro in Australia, anche a distanza. Troverete una lista dettagliata in fondo all’articolo e in questo paragrafo ci occuperemo semplicemente di darvi qualche dritta su come cominciare a muoversi per trovare lavoro:
  • ci sono tantissimi forum online di persone che hanno raggiunto l’Australia prima di voi e che sono magari alla ricerca, per amici o direttamente per loro, di personale. Si tratta di un modo di fare networking molto diretto, che offre in genere ottimi risultati. Il tutto è nel trovarsi pronti a partire al momento giusto;
  • se si raggiunge il Paese con un visto turistico, ci si può iscrivere alle categorie professionali di riferimento, che successivamente continueranno ad aggiornarci anche via Internet. Molte delle offerte di lavoro circolano soltanto all’interno di questi gruppi!
  • si può cercare online sui siti di lavoro, facendo però attenzione al fatto che molte delle offerte sono per australiani. Questo vuol dire che non si può pescare a caso sperando di trovare un datore di lavoro che voglia sobbarcarsi le noie relative alla sponsorizzazione di un visto di lavoro.

Il Working Holiday Visa

Il Working Holiday Visa è il modo più facile per cominciare a lavorare in Australia in modo legale. Si tratta di speciali permessi di lavoro che sono destinati ai lavoratori stagionali. Permette di rimanere nel paese per un massimo di 12 mesi ed è riservato a chi si trova ad avere un’età tra i 18 e i 30 anni. Si tratta di un visto che è riservato ad alcune nazionalità, tra le quali è inclusa anche quella italiana.
Il costo è, per noi italiani, di 440 dollari australiani. Vanno aggiunti gli 80 dollari nel caso in cui il visto non venga richiesto via internet.

Skilled indipendent visa

Si tratta di un visto che è riservato per chi appartiene a determinate categorie professionali. Si può ottenere dunque un visto, al costo di 3.600 dollari australiani, che permette di lavorare in assoluta autonomia. Si tratta però di un visto che è riservato a chi raggiunge un determinato punteggio professionale, e che non è forse quello che è indicato per chi voglia muovere i primi passi in Australia senza precedente esperienza lavorativa.

Il problema dell’esperienza lavorativa

Un altro punto da affrontare necessariamente prima di poter anche soltanto pensare di muoversi è quello dell’esperienza lavorativa. Ci troviamo in un luogo, l’Australia, dove l’esperienza lavorativa in locoè ritenuta molto, molto più importante di quella che avreste potuto maturare nel vostro paese d’origine, in questo caso l’Italia. Si tratta infatti di qualcosa che è valido in tutti i paesi del mondo e con particolare attenzione in Australia, dove si bada poco, se non nulla, all’esperienza lavorativa all’estero.

I siti internet per cercare lavoro in Australia

I siti internet più importanti per cercare lavoro sono i seguenti:
  • www.jobs.au.hudson.com
  • www.seek.con.au
  • www.drakeintl.com/jobs
  • www.ipa.com.au
  • www.nowhiring.com.au
  • www.gumtree.com.au

Il conto in banca e il TFN

Una volta arrivati in Australia, ci sono dei piccoli passi che dovrete necessariamente affrontare prima di poter pensare di cominciare a lavorare. Dovrete ad esempio aprire immediatamente un conto in banca, nell’istituto che preferite, dato che tutti gli stipendi vengono pagati per via telematica.

In aggiunta avrete bisogno del TFN, un numero/codice che è simile per funzionalità al nostro codice fiscale. Non dovrete andare da nessuna parte, ma semplicemente visitare http://ato.gov.au

Vivere in Australia: un mercato del lavoro estremamente regolamentato

Dobbiamo altresì ricordarci che quello Australiano è un mercato del lavoro assolutamente regolamentato e che per ogni tipo di mansione dovrete probabilmente frequentare corsi di sicurezza e di abilitazione al lavoro.

Non si tratta di grandissimi ostacoli, ma sono comunque degli ostacoli burocratici in più che sono necessari prima di avere accesso a quello che è un mercato del lavoro sicuramente rigoglioso, ma molto meno libero e “anarchico” di come lo dipingono alcune testate nazionali.

Vale davvero la pena trasferirsi in Australia?

L’Australia è sicuramente una risposta, ma non a tutte le domande. Si tratta di un luogo molto meno incantato di quello che lo dipingono alcuni servizi televisivi e farsi strada non è ovviamente facile, così come non lo è in alcun modo. Si tratta infatti di una zona dove oggi è relativamente facile trovare la loro, ma anche di un paese dove la vostra gavetta dovrà ricominciare, per forza di cose, dall’inizio.

Non aspettatevi di poter cominciare a guadagnare subito stipendi da manager: quel giorno, se siete bravi abbastanza, arriverà sicuramente, anche se con ogni probabilità dopo mesi, se non anni, spesi a scalare la montagna.

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