La strada da percorrere per diventare giornalista prevede le sue insidie ma non è impossibile giungere al traguardo, incassando soddisfazioni. In molti ambiscono al riconoscimento, che a quanto pare suscita incanto e attrazione nei giovani. Ogni giorno in migliaia devono scegliere in quale settore immergersi dopo il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado o della laurea.
Nel corso dell’articolo proveremo a delucidare le idee di coloro che aspirano a divenire giornalista pubblicista o professionista. Nel frattempo, però, è doveroso accennare di cosa si occupa il giornalista. Siamo di fronte ad un esperto del campo dell’informazione che si preoccupa di osservare, analizzare e descrivere gli avvenimenti che lo circondano. Il suo lavoro consiste nella diffusione di notizie attraverso la scrittura di articoli ed editoriali o la realizzazione di inchieste. Quella del giornalista è un’attività impegnativa che richiede competenza e affidabilità, in quanto spesso si viene a contatto con situazioni e contesti particolari, in cui la discrezione deve regnare soave. Il giornalista “ideale”, dunque, è colui che è immerso nel mondo del giornalismo a tutti gli effetti, osservandone tutte le regole scritte e non scritte caratterizzanti la professione.
Ma nella realtà dei fatti, come si fa a diventare un giornalista professionista?È necessaria l’iscrizione all’Albo, esattamente come avviene per ogni professione legalmente riconosciuta, per poter accedere al titolo tanto ambito e iniziare a mettere in campo le proprie competenze. Per poter giungere ad effettuare l’iscrizione all’albo, però, è indispensabile frequentare una scuola di giornalismo per 24 mesi oppure sviluppare un praticantato dalla durata di 18 mesi, presso una testata giornalistica riconosciuta. Durante tale periodo di apprendimento sarà indispensabile, per gli aspiranti corrispondenti, imparare ad eseguire tutte le attività che i propri colleghi realizzano, acquisendo le conoscenze necessarie per poter conseguire un’ottima formazione. Giunti al termine il periodo di praticantato, gli aspiranti dovranno sostenere un esame composto da due prove: una scritta e l’altra orale. Se si otterrà esito positivo, dimostrando di aver acquisito le nozioni basilari e le conoscenze teoriche per poter accedere al mondo del giornalismo, si può procedere con l’iscrizione all’Albo. A questo punto ci si potrà reputare un giornalista a tutti gli effetti e la carriera può prendere il via. Il giornalista professionistaè tale perché esercita a tempo pieno la professione. Cosa diversa, invece, è la figura del giornalista pubblicista: egli può ottenere il tesserino dopo due anni di pratica retribuita, mediante la produzione di un numero di articoli che varia a seconda di quanto prevedano i vari ordini locali, presso una testata giornalistica. Il pubblicista può essere direttore responsabile di un giornale e, quindi, dirigerlo. Sono tanti che, pur essendo pubblicisti e non professionisti, svolgono ugualmente questo mestiere.
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Consigli per diventare giornalista: come emergere in un mondo difficile
Come per ogni lavoro all’inizio non è sempre facile, le difficoltà possono emergere durante il cammino, ma la volontà di inseguire il proprio obiettivo deve essere una costante. Più che badare ai titoli di studio, cioè alla laurea che puntate a conseguire o all’iscrizione all’albo, è importante che fin da subito scegliate un campo ben preciso nel quale adoperarvi. Sviluppate conoscenze relative ad un settore particolare (economia, politica, cronaca giudiziaria, eccetera) così da avere più possibilità di trovare lavoro. Sono tanti, infatti, che trascorrono le giornate a lamentarsi degli scarsi guadagni che lo svolgimento della professione comporta. E qui veniamo a quello che per molti è il “dunque”: è facile diventare giornalista, e soprattutto è redditizio? L’editoria è in crisi da anni sia per problemi strutturali determinati dal passaggio dal cartaceo all’online e dalla difficoltà nel raccogliere spazi pubblicitari sul web che per carenza di idee. Tutto questo si abbatte, inevitabilmente, sui giornalisti che spesso guadagnano molto poco. E’ qui che il nostro consiglio di specializzarsi vi deve venire in aiuto: non puntate ad essere come i tanti che, spesso, sono sfruttati per un po’ prima di essere scaricati. Adoperatevi per essere nel vostro piccolo “unici”, così da avere competenze specifiche da “vendere” alle varie testate.
Come dimostrare le proprie capacità se nessuno vi conosce? Su questo, internet vi può essere di grande aiuto. Se una volta occorreva presentarsi spontaneamente nelle redazioni oppure, diciamocelo chiaramente, occorreva avere un “calcio” che potesse spingervi in alto (ed oggi l’Italia è ancora piena di raccomandati), oggi grazie al web tutti possono parlare e costruirsi un pubblico. Aprire un blogin cui trattate il tema di vostra competenza, per esempio, può essere un inizio: approfondite con la nostra guida gratuita per guadagnare online perchè potrebbe esservi di aiuto se siete a corto di web. Essere molto presenti sui social network, soprattutto su Facebook, può risultare un ulteriore tassello che vi garantirà una buona notorietà indipendentemente dalla testata alla quale punterete a rivolgervi. Siate creativi ed abbiate passione: senza quest’ultima è meglio che cambiate rotta, dirigendovi verso altri lidi.