Chi ama le lingue straniere può intraprendere diversi percorsi di studi: vi è chi sceglie le Scuole Civiche per diventare interprete, chi sceglie di legare insieme materie economiche a quelle linguistiche facendo ad esempio Comunicazione e Società, chi decide di collegarla soprattutto all'antropologia e sceglie dunque di studiare Comunicazione Interculturale e, infine, vi è chi invece collega alla sua passione per le lingue straniere alla letteratura, decidendo così di iniziare a frequentare il corso in Lingue e Letterature Straniere.
Il corso di laurea ha durata triennale e a seconda dell'Università scelta può avere ingresso libero o programmato locale. Effettivamente, però, nella maggior parte dei casi l'ingresso è libero e senza test d'ingresso. Al massimo l'università può riservarsi il diritto di compiere una verifica che non ostacolerà, però, l'ingresso dello studente. All'Università degli Studi di Milano(il cui piano di studi è stato utilizzato come fonte per redigere questo articolo che ha valore puramente informativo), ad esempio, è previsto un test d'ingresso non a numero chiuso per coloro che hanno ottenuto alla maturità una votazione più bassa di 70/100. Nel caso in cui il test non venisse superato, gli studenti saranno contattati dall'ufficio per verificare la giusta scelta effettuata dallo studente nell'iscriversi al corso di laurea. Una volta verificata la decisione allo studente, verranno assegnati dei debiti formativi da colmare attraverso varie letture bibliografiche. Nel corso del primo anno gli insegnanti verificheranno se tale debito può essere considerato estinto oppure no. Così come non esiste alcun tipo di blocco al momento dell'iscrizione, non esiste neanche nessun obbligo di frequenza delle lezioni, anche se ovviamente è fortemente consigliata. Ciò permette agli studenti lavoratori di continuare a mantenere la propria occupazione mentre studiano.
Il corso di laurea, presso l'Università Statale di Milano scelta come riferimento, prevede un unico curriculum, quindi non esistono specializzazioni interne che vengono elaborate in base alla scelta degli esami opzionali. L'obbiettivo del corso di laurea è quello di fornire una serie di competenze tecnico-scientifiche di base e competenze anche pratiche di alto livello nell'ambito delle lingue e delle letterature straniere, concentrandosi principalmente sull'area europea ed americana. Dunque non si tratta di studio solo ed esclusivamente di lingue e letterature europee anche se queste coincidono con la maggior parte del corso. Vediamo ora insieme quali sono concretamente gli esami che uno studente deve affrontare scegliendo questa laurea triennale.
Tra gli insegnamenti obbligatori troviamo: geografia, glottologia (ovvero lo studio scientifico delle lingue), letteratura italiana. Dopodiché tutti gli altri esami sono a scelta. Lo studente dovrà dunque scegliere ogni esame tra varie blocchi di possibilità. Ad esempio dovrà optare per almeno un esame tra i seguenti: storia contemporanea, storia medioevale, storia moderna. Ma non solo, anche tra il seguente blocco dovrà sceglierne ben tre: lingua francese I, lingua francese II, lingua francese III, lingua inglese I, lingua inglese II, lingua inglese III, lingua polacca (I,II,III), lingua portoghese (I,II,III), lingua russa (I,II,III), lingua spagnola (I,II,III), lingua tedesca (I,II,III,) lingue scandinave (I,II,III). Dunque vi è un'ampia scelta per quel che riguarda il tipo di lingue straniere da studiare. Altri 3 esami a scelta dovranno essere sostenuti nel blocco delle letterature: letteratura francese (I,II,III), letterature inglese (I,II,III), letteratura polacca (I,II,III), letteratura portoghese (I,II,III), letteratura russa (I,II,III), letteratura spagnola (I,II,III), letteratura tedesca (I,II,III), letterature scandinave (I,II,III), letterature ispano-americane (I,II,III).
Un esame a scelta è previsto anche tra le seguenti discipline: civiltà letteraria ucraina, letteratura anglo-americana, letteratura brasiliana, letteratura e cultura polacca contemporanea, letteratura francese contemporanea, letteratura inglese contemporanea, letteratura russa o spagnola o tedesca contemporanea, letterature francofone, letterature scandinave contemporanee, lingua e letteratura catalana, lingua ucraina, linguistica francese o inglese o ispanoamericana o scandinava o slava, spagnola o tedesca, storia dei paesi slavi, storia della lingua francese, storia della lingua russa, storia della lingua tedesca, storia del teatro francese, inglese, russo, spagnolo e tedesco. Infine, l'ultimo blocco prevede un'esame a scelta tra: filologia germanica, filologia romanza e filologia slava.
Come si è potuto, dunque, notare da questo lungo elenco di esami a scelta, lo studente ha tutto il diritto di formare il proprio piano studi nella maniera che crede migliore, decidendo così del tutto liberamente verso quali lingue, storie e letterature ispirarsi. Nella maggior parte degli atenei italiani non sono purtroppo previsti dei tirocini, che potrebbero invece essere utili per iniziare ad inserire lo studente nella realtà lavorativa che circonda questo mondo. Ovviamente è invece fissata la prova finale, ovvero la tesi, a conclusione del terzo anno di corso.
Ma è possibile trovare il corso di laurea in Lingue e Letterature Straniere in tutta Italia?
Per ora la risposta è negativa. Non esiste infatti un corso in Lingue e Letterature straniere in ogni regione italiana, ma il numero di corsi presenti nei vari atenei non è poi così basso. Vediamo insieme almeno un'università per ragione che permette di frequentare questo percorso di studi. In Lombardia troviamo la facoltà all'Università degli Studi di Milano, all'Università degli Studi di Napoli L'Orientale troviamo, invece, i corsi in “Lingue e culture orientali e africane” o “Lingue e civiltà orientali”. All'Università degli Studi della Tuscia in Lazio è presente il classico corso di cui abbiamo parlato fino ad ora, mentre all'Università della Valle d'Aosta troviamo un corso di laurea all'interno del dipartimento delle Scienze umane e sociali. Dopodiché, è possibile individuare il corso di studi anche in: Veneto, presso l'Università Ca' Foscari, in Piemonte all'Università del Piemonte Orientale, in Abruzzo, all'Università degli Studi dell'Aquila, in Emilia Romagna, nell'Università degli Studi di Ferrara, in Toscana, presso l'Università degli Studi di Siena. Ancora, poi, abbiamo individuato il corso presso il dipartimento di Lettere a Messina, in Sicilia, all'Università degli Studi di Perugia, in Friuli Venezia e Giulia ed in Trentino Alto Adige. Continuiamo il nostro viaggio e segnaliamo l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l'Università degli Studi Urbino nelle Marche. In Sardegna, infine, è possibile iscriversi all'Università degli Studi di Sassari.
Laurea in Lingue e Letterature Straniere: tutti gli sbocchi lavorativi
Ma una volta finiti i tre anni cosa può effettivamente fare un laureato in Lingue e Letterature Straniere? In quali settori lavorativi può inserirsi? Oppure, può continuare a studiare?
Nella seconda parte di questo articolo risponderemo anche a tutti questi quesiti, poiché sono importantissimi per la scelta definitiva del corso di studi da intraprendere. E' inutile girarci intorno: trovare lavoro oggiè sempre più difficile ed è inevitabile guardare agli sbocchi lavorativi che offre l'Università. La situazione, in Italia, è quella che è e, pertanto, bisogna fare i conti con la realtà cercando di svolgere degli studi che garantiscano quanto meno una valida base per costruire un domani possibilmente solido.
Innanzitutto partiamo dalle basi, ovvero da ciò che l'università deve essere in grado di fornire allo studente in questi tre anni: le competenze teorico-scientifiche di base e le competenze pratiche di alto livello relative all'ambito delle lingue e delle letterature straniere che l'università propone tra gli insegnamenti. Chi si laurea in Lingue e Letterature Straniere, fondamentalmente, deve saper parlare bene le lingue apprese e deve conoscere la cultura dei Paesi che ha studiato. Il limite di questo corso di studi, forse, è dato dal fatto che la conoscenza della lingua, ormai richiesta in molti ambiti lavorativi (imparare l'Ingleseè ormai fondamentale), da sola non sempre basta se non applicata ad argomenti molto richiesti. Per questo motivo è consigliabile, oltre alla conoscenza letteraria, specializzarsi nello studio del linguaggio applicato agli scambi commerciali che, vista la crescita dell'import-export, possono garantire discrete possibilità di impiego.
I contesti lavorativi in cui inserirsi sono essenzialmente tutti quelli in cui viene richiesta una padronanza scritta e orale delle lingue straniere, affiancata da un'ottima preparazione umanistico-letteraria. Vediamo, dunque, in pratica alcune professioni possibili:
- Traduttore: questa figura professionale ha l'importante compito di tradurre da una lingua all'altra concetti e parole con o senza strumenti di sostegno. La traduzione può essere orale o scritta nel caso in cui si tratti di testi che oltretutto devono essere corretti anche dal punto di vista sintattico e ortografico.
- Linguista: è uno specialista del linguaggio e quindi della fonetica, della semantica, della sintassi. Solitamente i linguisti si trovano in istituzioni come università o centri di ricerca ma anche sul campo ovvero in quei luoghi in cui si parla la lingua che si sta studiando.
- Revisori di testi: questa professione è svolta da coloro che hanno l'importante compito di rivedere, come suggerisce la parola, e dunque di controllare i testi prescelti, siano essi scritti in lingue straniere o in italiano. Poiché come ben si sa, il laureato in Lingue e Letterature Straniere ha anche un'ottima preparazione in Lingua Italiana.
Per chi volesse aprire una propria attività, il segmento dedicato all'insegnamento delle lingue straniere tramite scuole private è segnalato in crescita. Ciò può rappresentare sia un'occasione per trovare lavoro presso privati (le possibilità nella scuola pubblica paiono essere sempre più remote) che, dopo aver acquisito un po' di esperienza, per mettersi in proprio.
Chiudiamo questo articolo ricordando che la scelta dell'Universitàè sempre legata alle passioni dell'allievo e che, quindi, deve rappresentare un valido compromesso tra gli sbocchi lavorativi e le cose che si amano: studiare qualcosa tanto per è decisamente controproducente. Un caloroso in bocca al lupo per qualsiasi scelta andrete a porre in essere!