Quando si compra un oggetto o un servizio, talvolta ci viene presentato direttamente con l'Iva incorporata, ovvero non c'è il cosiddetto “+ Iva”, che permette di capire qual è il vero prezzo dell'oggetto o del servizio in questione. Nella guida di oggi abbiamo deciso di mostrarvi in che modo si può ottenere facilmente lo scorporo dell'Iva così che possiate comprendere il valore di ciò che state acquistando, ogni qual volta lo desideriate. Quel che ci vogliamo chiedere è dunque: se compriamo un prodotto a 180 euro, a quanto ammonta il netto del bene e a quanto quello dell'Iva?
Ricordiamo, inoltre, che l'Iva è ammonta ad oggi al 22% nella maggior parte dei prodotti mentre scende al 4% per i beni di prima necessità ed al 10% su altre spese agevolate come le ristrutturazioni edilizie.
Ricordiamo, inoltre, che l'Iva è ammonta ad oggi al 22% nella maggior parte dei prodotti mentre scende al 4% per i beni di prima necessità ed al 10% su altre spese agevolate come le ristrutturazioni edilizie.
Come scorporare l'IVA
Per effettuare i calcoli necessari alla scoperta, è necessario avere a portata di mano solo una semplicissima calcolatrice, volendo anche quella del cellulare, che ci permetta di svolgere dei calcoli precisi. Un errore spesso commesso è quello di calcolare l'Iva nella stessa maniera con cui si calcola lo sconto di un prodotto. Quando si tratta di uno sconto solitamente si è soliti effettuare il 20% del totale per poi sottrarlo al prezzo, ma per quanto riguarda lo scorporo dell'Iva questa operazione è assolutamente sbagliata.
I passaggi da fare in questo caso sono differenti: prima di tutto bisogna trovare il valore netto del bene, una volta individuato è allora possibile sottrarre dal valore totale quello netto: in questo modo individueremo l'Iva. Vediamo insieme i singoli step:
- Prezzo netto= T: 1,22 dove T rappresenta il prezzo totale che vediamo esposto
- Iva= T- prezzo netto
Come scorporare Iva: ecco un esempio pratico
Per non lasciare alcun dubbio abbiamo deciso di mostrarvi anche un piccolo esempio pratico che potrebbe capitare nella vita di tutti i giorni. Se dovessimo trovarci all'interno di un negozio di informatica, ed individuare un computer del valore di 399 euro, come dovremmo comportarci per capire qual è il suo valore al netto dell'Iva? Ripetiamo in maniera molto semplice il procedimento teorico individuato prima. Dunque muniamoci di calcolatrice e effettuiamo i seguenti calcoli.
- Prezzo netto= 399:1,22 - Il prezzo netto è quindi di 327,05 euro.
- Per ottenere l'Iva => 399,00 - 327,05= 71,95 euro
Iva+Prezzo netto, cioè 71,95+327,05= 399,00 euro
I conti tornano e quindi siamo riusciti ad individuare il valore base del computer (327,05 euro) e l'aggiunta provocata dall'Iva al 22% (71,95 euro). Gli stessi identici calcoli possono essere effettuati con i prodotti che prevedono un valore d'Iva differente, ad esempio del 10% o del 4%.
Cosa determina un aumento dell'IVA
Con l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% sono molti i prodotti e i servizi che hanno visto aumentare il loro prezzo, poiché ovviamente l'imprenditore e il commerciante che vedono aumentare a loro volta i loro rifornimenti, fanno ricadere tale costo, nella maggior parte dei casi, sul portafoglio dei clienti. Tra i servizi effettivamente aumentati troviamo: trattamenti di bellezza, riparazioni e manutenzioni casa, tutto il settore abbigliamento, acqua minerale e bevande alcoliche e analcoliche, gioielli, servizi legali e di contabilità, prodotti per animali e veterinari, strumenti tecnologici, attività ricreative e corsi di formazione, mezzi di trasporto, noleggio e riparazione abiti.
La maggior parte dei commercianti sono stati investiti in pieno da questa decisione, creando ovviamente uno scontento generale. Per evitare la perdita di clienti, sono molti coloro che hanno deciso di effettuare periodicamente maggiori promozioni e sconti. Sono rimasti invece invariati la maggior parte dei prodotti alimentari, con un'Iva del 4%, così come lenti a contatto e occhiali da vista, libri, giornali, mense aziendali e scolastiche. Al 10% d'Iva rimangono infine i prodotti da panetteria, macelleria e pasticceria, medicinali, energia elettrica, teatri e concerti, ristoranti e pizzerie, alberghi, eccetera.
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