Avete intenzione di costruirvi una pensione integrativa ma quale scegliere? E’ migliore l’idea di optare per il piano individuale pensionistico o per una polizza vita? In questo articolo cercheremo di capire se convieneoppure no ricorrere alla previdenza complementare al fine di costruirsi una pensione privata: gli assegni corrisposti dall’INPS, infatti, saranno sempre più bassi e, pertanto, diventerà indispensabile crearsi una rendita alternativa. Molto spesso, però, i consumatori sono condotti da questa esigenza oggettiva su strade sbagliate e poco convenienti: l’ignoranza finanziaria mista alle “consulenze” di piazzisti di ogni tipo sono una delle cause che determinano tutto ciò. Il prossimo tenterà sempre, in un modo o nell’altro, di imporre le sue condizioni: per questo è importante conoscere tutte le informazioni e decidere con tutta serenità.
Le sezioni Finanza e Assicurazioni di Affari Miei contengono consigli e guide sui temi economici che possono esservi utili per orientarvi in questo difficile settore: per approfondire, ne suggeriamo la lettura.
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Pensione integrativa, quale scegliere?
Una delle forme migliori per ricorrere alla costruzione di una pensione integrativaè quella del piano individuale pensionisticoche abbiamo recensito approfonditamente nella guida indicata poc’anzi. Esso accomuna un vantaggio fiscale da non sottovalutare, pur non garantendo chissà quali rendimenti netti. Altra soluzione che – oggi un po’ meno – le assicurazioni tendono a promuovere è quella delle polizze vita miste: la seconda delle due guide indicate nella tabella precedente spiega appunto questa pratica, nociva, praticata da molti agenti assicurativi. Si tratta di prodotti che non rispondono alla vera esigenza del contribuente, quella di assicurarsi una pensione, ma propongono altre garanzie poco utili ai più che negli anni “mangiano” soldi. Esistono, poi, prodotti ibridi come la Polizza Futuro D’Oro di Alleanza che abbiamo recensito, esprimendo alcune perplessità circa i costi ed i rischi connessi. Per questo motivo, ai consumatori che non vogliono avere troppi grattacapi, consigliamo un Pip per sfruttare il vantaggio fiscale. Se, invece, volete perdere un po’ di tempo in più, potete semplicemente risparmiare soldi e gestirli periodicamente comprando buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione italianao Btp Italia a 8 anni.
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Pensione integrativa, come scegliere?
Adesso che abbiamo capito quale scegliere tra le varie proposte per la costruzione di una pensione integrativa, indichiamo il “come”. Quali sono i criteri per decidere? Per noi gli aspetti essenziali sono due e li indichiamo in ordine di importanza:
- Caricamenti: i caricamenti rappresentano in effetti il costo dell’investimento. Più sono elevati i caricamenti, più si riduce il “premio netto” investito. Per questo motivo con gli interessi, dunque, si andranno a recuperare i caricamenti. Per dedurli, occorre leggere attentamente la nota informativa e vedere il CPMA (costo percentuale medio annuo) e tutti gli altri costi applicati (per esempio, ci sono costi di frazionamento, prelievi periodici sul versamento mensile o annuale, percentuale prelevata sugli interessi della gestione separata).
- Interessi garantiti: li mettiamo al secondo posto perché secondo noi viene prima capire a quanto ammonta il premio netto investito. Generalmente tendono ad equivalersi tutti perché l’investimento che la banca o l’assicurazione fa di solito è un acquisto di titoli di stato o di obbligazioni.
Per approfondire, leggi le recensioni di Affari Miei su alcuni Pip e polizze vita presenti sul mercato | |||