Quali sono le ultime notizie di oggi, 23 ottobre 2015, in materia di riforma pensioni? Il governo Renzi, tramite il ministro Poletti, ha indicato la Legge di Stabilità quale sede in cui introdurre le modifiche alla pensione anticipata, l’istituto tanto odiato che nel 2011 ha sostituito la “vecchia” anzianità. In questo articolo daremo poi news sulla settima salvaguardia degli esodati e tracceremo un profilo di tutto quello che c’è da sapere alla luce dell’evoluzione del dibattito politico e sindacale. Quali le proposte in campo? In parlamento è stato depositato il DDL 2958 di cui sono firmatari, tra gli altri, gli onorevoli Gnecchi e Damiano: cosa contiene? Anche la Lega Nord ha presentato una proposta: si tratta del DDL 3002.
(Questo articolo è soggetto ad aggiornamenti periodici che ricostruiscono in maniera ordinata la cronistoria di dichiarazioni, promesse, proposte e, si spera, atti!)
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Ultime notizie pensioni oggi, 23 ottobre 2015: pensione anticipata, Damiano dice no al reddito minimo
In questi ultimi tempi è tornata di attualità la strada del reddito minimo. La proposta è giunta sia dal presidente INPS Tito Boeri che dal ministro del Lavoro Poletti. Secondo alcuni basterebbe estendere l'ASDI, nuovo sussidio di disoccupazione che viene dopo la NASPI, ai lavoratori di età compresa tra 55 e 65 anni. La proposta non piace a Damiano che l'ha definita un "palliativo": a suo avviso bisogna puntare su quota 100, quota 41 e pensionamenti flessibili. Un no a quello che potrebbe essere un assistenzialismo secondo l'ex ministro a detta del quale non bisogna distrarsi dal tema principale: anticipare l'età pensionabile con il ritorno alle quote.
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Pensioni, ultime notizie di oggi: ecco il DDL su settima salvaguardia esodati
La parlamentare del PD, ha rilasciato un’intervista a Il Sussidiario nelle scorse settimane in cui ha parlato degli esodati: il problema non sarà risolto quest’anno, occorreranno almeno altre due salvaguardie. In verità, però, i Comitati degli esodati non paiono essere d’accordo con i numeri che sono citati dalla politica: non è da escludersi, si apprende da fonti vicine ai lavoratori, che possano tornare in piazza per chiedere i propri diritti.In Commissione Lavoro della Camera dei Deputati finalmente è stato presentato il disegno di legge n. 2958 relativo all'attesa salvaguardia. La proposta prevede l’estensione fino al 6 gennaio 2017 dei profili di tutela della sesta salvaguardia, con l'obiettivo di comprendere anche le categorie di lavoratori finora rimaste escluse. Novità per i c.d. “Quota 96 Scuola″: nel disegno di legge sono esclusi dalle modifiche apportate dalla Legge Fornero tutti coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione secondo la vecchia normativa entro l’anno scolastico 2011/2012.
Il DDL, poi, chiede che si adotti un regolamento di armonizzazione dei requisiti previdenziali dei lavoratori impiegati nelle imprese ferroviarie e nelle imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con mansioni di addetto alla condotta dei treni, di addetto alla scorta treni, di addetto alla manovra, di addetto al traghettamento, di addetto alla formazione dei treni nonché ai lavoratori del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta del personale ferroviario marittimo.
Nel mentre che la politica decide, intanto, gli esodati si fanno sentire: oggi i comitati degli esodati sono in piazza a Roma per protestare contro la mancata attuazione della settima salvaguardia. La delegazione si riunirà davanti alla sede dell'INPS per poi spostarsi dinanzi alle sedi dei principali quotidiani nazionali.
Settima salvaguardia esodati: DDL Lega Nord include anche i quindicenni
Il Carroccio ha presentato in Commissione Lavoro il disegno di legge 3002 settima salvaguardia per gli esodati. Esso, in attesa della prossima riforma delle pensioni (ammesso che ci sarà), farebbe rientrare anche i c.d. quindicenni. Chi sono i lavoratori quindicenni? I profili in cui si inquadrano sono i seguenti:- Aver maturato al 31 dicembre 1992 i requisiti per andare in pensione di vecchiaia secondo le vecchie regole (all'epoca servivano 15 anni di contributi);
- Essere stati autorizzati alla prosecuzione volontaria entro quella data (31-12-1992);
- Trovarsi nello status di lavoratori dipendenti con un'anzianità assicurativa pari almeno 25 anni e risultanti occupati per almeno dieci anni per periodi la cui durata risulti inferiore a 52 settimane nell'anno solare: in poche parole, si tratta di lavoratori impiegati in attività discontinue;
- Essere nella situazione di aver maturato al 31/12/1992 un'anzianità contributiva tale che, anche con l'incremento dei periodi che intercorrono tra il primo gennaio 1993 e la fine del mese in cui si raggiunge l'età pensionabile, non permetterebbe comunque il raggiungimento del requisito contributivo richiesto in quel momento dalla legge per la pensione.
Il DDL della Lega Nord sarà esaminato nel corso di questa settimana alla Camera dei Deputati e a breve sapremo qualcosa in più.
Audizione alla Commissione Lavoro con Poletti: risolvere problemi su settima salvaguardia
In una nota è il deputato PD a ricostruire quanto accaduto nell'audizione con il Ministro del Lavoro lo scorso 4 giugno. A Poletti gli esponenti della Commissione Lavoro hanno chiesto di impegnarsi per risolvere i problemi relativi alla settima salvaguardia, in particolare quelli relativi alle situazioni in questo momento in sospeso: lavoratori di aziende fallite, mobilità degli edili, accordi sottoscritti territorialmente. Le risorse, si legge da fonti parlamentari, ci sono ed a breve dovrebbero finalmente arrivare novità.Ultime notizie settima salvaguardia, esodati di nuovo in piazza
Si è svolta lo scorso 21 luglio l'ennesima manifestazione organizzata dai Comitati degli esodati per chiedere che venga finalmente risolta la vicenda. Gli esodati si sono riuniti davanti alla Camera dei Deputati per poi spostarsi dinanzi al Ministero del Lavoro. Sono circa 49 mila e 500 secondo i Comitati i non salvaguardati: stime che non sono mai state condivise da governo e parlamento, secondo cui i lavoratori sprovvisti di tutela sono di meno. Un braccio di ferro che, tanto per cambiare, stanno pagando come sempre gli ultimi, devastati dalle ingiuste riforme degli ultimi anni.Novità per gli esodati: a settembre la svolta? Damiano sembrava sicuro e invece...
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Si attendeva, dunque, la riunione della Commissione che, purtroppo, si è tradotta nell'ennesima doccia fredda sia per gli esodati che per la vicenda dell'opzione donna. Nonostante ci fosse il parere favorevole di gran parte delle forze politiche, dell'INPS e del Ministero del Lavoro, è arrivato lo stop da parte di MEF e Ragioneria dello Stato. I tecnici sostengono che le risorse residue dalle prime sei salvaguardie, che dovrebbero essere impiegate per le due vertenze, non si possono utilizzare. Un altolà che ha prodotto, purtroppo, l'ennesimo rinvio.
Poletti e Padoan in Commissione Lavoro: ultime notizie 5 ottobre 2015
Si è svolta giovedì 24 settembre l'audizione dei due ministri in Commissione Lavoro. A darne notizia è il Presidente Cesare Damiano che, tornando sul "no" del Mef alla settima salvaguardia ed alla proroga dell'opzione donna ne sottolinea l'inaccettabilità, spiegando che secondo l'INPS residuano 3,3 miliardi dal fondo esodati che bastano per chiudere definitivamente le vicende.Dall'audizione non è venuto fuori gran che, se non la solita generica volontà di intervenire sul tema. Argomento rimandato alla Legge di Stabilità che, entro metà mese, sarà presentata dal governo Renzi e dovrebbe prevedere gli interventi sulla previdenza. Staremo a vedere se si tratta dell'ennesimo bluff oppure no.
Settima salvaguardia esodati, timida apertura dal Senato?
L'onorevole Parente del PD, presidente della sottocommissione esodati del Senato, ha dichiarato in una nota che il censimento telematico fatto questa estate potrebbe non essere rappresentativo perchè su base volontaria. Si tratta di un passaggio molto importante perchè è proprio sulla veridicità del censimento che si concentra la battaglia sui numeri tra i Comitati degli esodati e coloro che ritengono la questione chiusa o quasi.
Parla Renzi, ultimissime 19 ottobre
L'11 ottobre, nel corso della trasmissione televisiva Che Tempo Che Fa condotta da Fabio Fazio, è intervenuto il premier Renzi intervistato da Fabio Fazio. Il leader del PD, pur avendo chiuso ai precoci, ha invece parlato a favore degli esodati. Alla domanda del conduttore sui circa 50 mila ex lavoratori ancora non salvaguardati, il Presidente del Consiglio ha fatto cenno alla settima salvaguardia sottolineando, di contro, l'impossibilità di attuare quest'anno la flessibilità in uscita per gli altri lavoratori. Sarà la volta buona per questa vertenza?Pare proprio di si perchè Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei Ministri in cui ha presentato la Legge di Stabilità, ha confermato che la manovra conterrà anche il provvedimento a favore degli esodati.
Saranno 26 mila i lavoratori salvaguardati dal provvedimento presentato dal Governo. Entreranno a far parte tutti coloro che nel 2011 avevano interrotto, a vario titolo, il rapporto di lavoro. Non saranno di certo felici i comitati che stimavano in 49.500 gli ex lavoratori da salvaguardare. La stretta, si legge dalla stampa nazionale, arriva per coloro che fruivano di congedi per assistere parenti con disabilità. Quest'ultimo profilo di tutela, infatti, vale solo per i lavoratori che hanno ottenuto il congedo ai sensi dell'articolo 42, comma 5 del Decreto Legislativo 151 del 2001 (non bastano più i permessi) per assistere figli con disabilità grave. Restano esclusi, quindi, tutti coloro che hanno fruito del congedo per assistere ad esempio il proprio congiunto. Gli altri profili sono: mobilitati, autorizzati volontari entro il 2011 e cessati dal servizio entro il 2011.
Il disagio è stato avvertito immediatamente dai Comitati degli Esodati che, in una nota, hanno invocato la tutela per tutti, annunciando che sono pronte altre mobilitazioni fin quando la vicenda non sarà risolta.
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