Il 2015 è stato un anno molto importante perché sono aumentati i richiedenti di un mutuo prima casa e, in generale, le persone che hanno avuto accesso a questa forma di finanziamento per acquistare un immobile. Come valutare il miglior mutuo nel 2016? Quali criteri bisogna seguire per rispondere all’eterno dilemma tra tasso fisso e tasso variabile? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza ed aggiorneremo periodicamente le più importanti proposte commerciali messe in campo dai principali istituti bancari italiani.
Mutuo Prima Casa Migliore 2016: tasso fisso o variabile?
Il tempo che stiamo vivendo si caratterizza per la presenza di tassi molto bassi grazie all’iniezione di liquidità che il Qe della BCE ha avviato nei mesi scorsi. Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea, ha dichiarato che probabilmente questo trend proseguirà anche nel 2016. Ciò ha già avuto un primo effetto: sono aumentati vertiginosamente i mutui e, in generale, il credito alle famiglie ha ritrovato il segno più dopo anni negativi. Sul fronte dei risparmiatori, le notizie non sono buone perché i conti deposito danno interessi sempre più bassi, agendo in maniera praticamente speculare di fronte a questo importante avvenimento.
Il risultato di tutto ciò è che i mutui a tasso variabile, ovviamente, godono in questa fase della protezione di “mamma” BCE ed hanno visto le rate calare. Viceversa, quelli a tasso fisso potrebbero in certi casi apparire un po’ meno convenienti. Come scegliere tra tasso fisso e tasso variabile? Ad oggi bisogna, a nostro avviso, tenere presenti due aspetti:
- impossibilità di prevedere il futuro: non sappiamo cosa accadrà domani e, pertanto, un mutuo prima casa a tasso variabile potrebbe vedere un aumento vertiginoso della rata di qui a qualche anno. Dalle ultime parole di Mario Draghi ci pare di intuire che il qe proseguirà ancora per un po’, per dare un po’ di ossigeno al mercato immobiliare probabilmente ed ai consumi privati: pertanto, quindi, per qualche tempo i tassi potrebbero mantenersi bassi e se si contrae un mutuo con un orizzonte temporale non estremamente lungo si potrebbe rischiare un po’;
- la sicurezza costa: il mutuo a tasso fissoè consigliabile per chi non vuole avere problemi. Stipulare un mutuo, infatti, è una cosa che comporta pensieri visto l’impegno. La “sicurezza” del tasso fisso, che vi protegge dalle oscillazioni del mercato, “viene fatta pagare” dagli istituti. Gli esperti, comunque, suggeriscono di scegliere il tasso fisso quando viene proposto in misura inferiore al 3-4% perché rappresenta comunque una forma di finanziamento agevole ed un compromesso ragionevole.