L’azienda dove avete sempre lavorato ha chiuso, avete cessato la vostra attività dopo tanti anni di sacrifici. Che abbiate 35 anni, 40 anni o 50 anni la domanda che vi ponete è sempre la stessa: come reinventarsi un lavoro ecambiare vita, rialzando possibilmente la testa dopo una delusione. Ma come fare a ribaltare tutto e ricominciare da capo? Occorre un training soprattutto mentale: mettere da parte le abitudini non è facile, specie se l’età avanza. Non c’è niente di male nel diventare abitudinari: tutti lo siamo e la rottura di un equilibrio è traumatica per tutti.
Reinventarsi a 30 anniè sicuramente più semplice, anzi, considerando che ormai si comincia a lavorare più tardi e chi frequenta l’Università si “libera” dagli studi intorno ai 25 anni, non è molto difficile ricominciare da zero anche perché poco, fino a quel momento, è stato il tempo per costruire qualcosa di ulteriore rispetto agli studi. Più problematico può essere se avete già compiuto 40 anni o, peggio ancora, 50 anni: le competenze acquisite in tanti anni di lavoro, infatti, possono essere non più richieste dal mercato o semplicemente ci si è abituati talmente tanto ai propri ritmi che risulta essere difficile cambiare vita.
Reinventarsi a 30 anniè sicuramente più semplice, anzi, considerando che ormai si comincia a lavorare più tardi e chi frequenta l’Università si “libera” dagli studi intorno ai 25 anni, non è molto difficile ricominciare da zero anche perché poco, fino a quel momento, è stato il tempo per costruire qualcosa di ulteriore rispetto agli studi. Più problematico può essere se avete già compiuto 40 anni o, peggio ancora, 50 anni: le competenze acquisite in tanti anni di lavoro, infatti, possono essere non più richieste dal mercato o semplicemente ci si è abituati talmente tanto ai propri ritmi che risulta essere difficile cambiare vita.
Come reinventarsi un lavoro?
Ci sono varie strade che si aprono, in linea molto generale sono due: imparare a fare un nuovo mestiereoppure avviare un’attività in proprio. Nel primo caso, se l’impiego precedente non garantisce competenze ancora spendibili sul mercato, è consigliabile la ricerca di corsi di formazione organizzati a livello regionale, provinciale e comunale. Soprattutto nelle grandi città ce ne sono di più indirizzati proprio ai disoccupati. Se, invece, siete in grado di cercare nuovamente un lavoro la situazione può essere più agevole: se si sta godendo del sussidio di disoccupazioneè preferibile guardarsi intorno in tutta Italia, cercando un’occupazione in un’altra città sempre che non ci siano altri impedimenti (famiglia, affetti, salute) che vi trattengono.
Per cercare un lavoro, consigliamo assolutamente la lettura della nostra guida: Come trovare lavoro oggi. Abbiamo esposto, in maniera approfondita, una serie di ragionamenti da fare prima di cercare un impiego, accompagnati da consigli pratici per non perdere tempo.
Per cercare un lavoro, consigliamo assolutamente la lettura della nostra guida: Come trovare lavoro oggi. Abbiamo esposto, in maniera approfondita, una serie di ragionamenti da fare prima di cercare un impiego, accompagnati da consigli pratici per non perdere tempo.
Reinventarsi un lavoro in proprio
Nell’ipotesi in cui scegliate la seconda alternativa, è necessario valutare quali attività aprire nei prossimi anni. Questo, ovviamente, postula che abbiate messo da parte un gruzzolo per ricominciare e cambiare vita immediatamente. In caso contrario, tale strada si fa più stretta ma non è comunque impossibile: di seguito alcune risorse- Aprire un’attività senza investire denaro: ecco come
- Aprire un bar con zero euro: come evitare spese inutili
Nell'articolo su come inventarsi un lavoro, poi, abbiamo fornito ulteriori spunti estremamente dettagliati che vi raccomandiamo di leggere.
Cosa possiamo fare di fronte a tutto questo? E' brutto dirlo ma, purtroppo, assolutamente nulla, meno di zero. Non possiamo incidere sui cambiamenti che hanno incrinato le nostre amicizie storiche, non possiamo convincere nostra moglie o nostro marito a restare con noi se non ci amano più, non possiamo cambiare le leggi del mercato che, per quanto discutibili, hanno messo in crisi la nostra azienda, la nostra professione o il nostro datore di lavoro. L'unica vera arma in nostro possesso è la capacità di prevedere che tutte le situazioni prospettate, prima o poi, possano verificarsi davvero e noi dobbiamo avere la freddezza di affrontare i problemi conrazionalità, partendo da un'analisi accurata di noi stessi.
Se abbiamo perso il lavoro dobbiamo guardarci allo specchio, capire quali sono i nostri punti di forza e valutare come far leva su di essi per ricollocarci in tempi brevi. Se ci sentiamo totalmente incapaci rispetto ai cambiamenti, non ci resta che studiare di nuovo in che settore ricollocarsi. Si, è brutto accettare a 40 o 50 anni che bisogna ricominciare da capo ma è così: illudersi del contrario è soltanto una perdita di tempo (e soldi) ulteriore. Se abbiamo problemi economici, purtroppo, siamo costretti ad accettare quello che capita per sopravvivere. Se siete adulti, però, sapete meglio di chi scrive che più c'è disperazione e meno il lavoro è qualificato e più si viene sfruttati: lo stipendio è quello che è e, spesso, può esserci di aiuto solo per arrivare a fine mese. Se, dunque, avete messo da parte dei risparmi ed avete un po' di tempo di autonomia, supportati dal sussidio di disoccupazione, dedicatevi all'approfondimento ed alla crescita personale: cercate di capire come è cambiato il mondo negli anni che avete passato chiusi in ufficio o in fabbrica e, siccome le capacità non vi mancano, troverete sicuramente la strada giusta.
Ok, sicuramente non tutti saranno d'accordo: se le aziende chiudono è colpa del governo o del capitalismo, se non ci si riesce a collocare la colpa è dei politici che non fanno i nostri interessi, se la vita va sempre peggio è colpa delle istituzioni Europee ed internazionali. Avete perfettamente ragione: sono dei maledetti bastardi che fanno di tutto per mettervi il bastone tra le ruote. Assodato questo, però, torniamo al punto di partenza: cosa possiamo fare per cambiare tutto questo? Nulla! Il vostro collega continuerà a vendere il suo voto per 80 euro o poco più, altre persone continueranno ad accettare condizioni di lavoro sempre più vergognose, tanti altri chineranno la testa o preferiranno poltrire davanti alla televisione senza nemmeno arrivare a capire tutto questo. Quanto possiamo incidere su di loro? Sapete rispondere meglio di me: non possiamo fare un emerito fico secco.
Qui ci sono le aziende che assumono in Italia: stiamo cercando di recensire tutte le proposte attualmente disponibili, semplificando il processo di inserimento. Se vi interessa, prendetene anche visione ma sappiate che sarà difficile: vi toccherà mandare curricula per giorni, non ricevere risposte o ricevere dinieghi. Là fuori non vi stanno aspettando e, in ogni caso, dovrete farvi valere. Tuttavia, e qui concludiamo questa riflessione, fatevi dare il consiglio forse più prezioso: non abbiate paura di mettervi in gioco perché se non lo accetterete e fuggirete dalle vostre responsabilità, saranno gli altri a decidere ciò che è giusto o non è giusto per voi!
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Ma perchè abbiamo paura di ricominciare?
Se siete capitati su questa pagina, probabilmente, siete molto confusi e, quindi, più che ricevere consigli generali, che pure abbiamo cercato di esprimere nei precedenti paragrafi, avete l'urgenza di trovare gli spunti giusti per riorganizzare la vostra vita. Avere paura è naturale, fa parte dell'uomo. Ogni volta che perdiamo una certezza siamo chiamati ad affrontare una situazione di panico. Ciò non riguarda soltanto il lavoro, è bene che ce lo mettiamo in testa. Oggi niente è più a tempo indeterminato: può finire un'amicizia con i compagni con cui siamo cresciuti, può interrompersi il matrimonio che pure pensavamo fosse eterno perchè eravamo innamorati, può interrompersi il successo della nostra professione o della nostra attività oppure può fallire la grande azienda in cui lavoravamo ed all'interno della quale ci sentivamo al sicuro.Cosa possiamo fare di fronte a tutto questo? E' brutto dirlo ma, purtroppo, assolutamente nulla, meno di zero. Non possiamo incidere sui cambiamenti che hanno incrinato le nostre amicizie storiche, non possiamo convincere nostra moglie o nostro marito a restare con noi se non ci amano più, non possiamo cambiare le leggi del mercato che, per quanto discutibili, hanno messo in crisi la nostra azienda, la nostra professione o il nostro datore di lavoro. L'unica vera arma in nostro possesso è la capacità di prevedere che tutte le situazioni prospettate, prima o poi, possano verificarsi davvero e noi dobbiamo avere la freddezza di affrontare i problemi conrazionalità, partendo da un'analisi accurata di noi stessi.
Se abbiamo perso il lavoro dobbiamo guardarci allo specchio, capire quali sono i nostri punti di forza e valutare come far leva su di essi per ricollocarci in tempi brevi. Se ci sentiamo totalmente incapaci rispetto ai cambiamenti, non ci resta che studiare di nuovo in che settore ricollocarsi. Si, è brutto accettare a 40 o 50 anni che bisogna ricominciare da capo ma è così: illudersi del contrario è soltanto una perdita di tempo (e soldi) ulteriore. Se abbiamo problemi economici, purtroppo, siamo costretti ad accettare quello che capita per sopravvivere. Se siete adulti, però, sapete meglio di chi scrive che più c'è disperazione e meno il lavoro è qualificato e più si viene sfruttati: lo stipendio è quello che è e, spesso, può esserci di aiuto solo per arrivare a fine mese. Se, dunque, avete messo da parte dei risparmi ed avete un po' di tempo di autonomia, supportati dal sussidio di disoccupazione, dedicatevi all'approfondimento ed alla crescita personale: cercate di capire come è cambiato il mondo negli anni che avete passato chiusi in ufficio o in fabbrica e, siccome le capacità non vi mancano, troverete sicuramente la strada giusta.
Ok, sicuramente non tutti saranno d'accordo: se le aziende chiudono è colpa del governo o del capitalismo, se non ci si riesce a collocare la colpa è dei politici che non fanno i nostri interessi, se la vita va sempre peggio è colpa delle istituzioni Europee ed internazionali. Avete perfettamente ragione: sono dei maledetti bastardi che fanno di tutto per mettervi il bastone tra le ruote. Assodato questo, però, torniamo al punto di partenza: cosa possiamo fare per cambiare tutto questo? Nulla! Il vostro collega continuerà a vendere il suo voto per 80 euro o poco più, altre persone continueranno ad accettare condizioni di lavoro sempre più vergognose, tanti altri chineranno la testa o preferiranno poltrire davanti alla televisione senza nemmeno arrivare a capire tutto questo. Quanto possiamo incidere su di loro? Sapete rispondere meglio di me: non possiamo fare un emerito fico secco.
Qui ci sono le aziende che assumono in Italia: stiamo cercando di recensire tutte le proposte attualmente disponibili, semplificando il processo di inserimento. Se vi interessa, prendetene anche visione ma sappiate che sarà difficile: vi toccherà mandare curricula per giorni, non ricevere risposte o ricevere dinieghi. Là fuori non vi stanno aspettando e, in ogni caso, dovrete farvi valere. Tuttavia, e qui concludiamo questa riflessione, fatevi dare il consiglio forse più prezioso: non abbiate paura di mettervi in gioco perché se non lo accetterete e fuggirete dalle vostre responsabilità, saranno gli altri a decidere ciò che è giusto o non è giusto per voi!