Quante volte vi siete chiesti “Quando finirà la crisi”? La catastrofe economica esplosa in Italia e nel mondo ha in tanti casi rivoluzionato le vite delle persone: i governi un po’ ovunque stanno chiedendo lacrime e sangue e sono state adottate riforme molto stringenti. Il leitmotiv è: riduzione della spesa pubblica, taglio dei diritti (si veda il Jobs Act o la riforma pensioni), abbassamento del tenore di vita delle persone. Ci sarà mai una ripresa? Se state attendendo di tornare al mondo di prima, probabilmente, state certi che non ci sarà mai una ripresa. L’economia mondiale è radicalmente cambiata, gli scenari non potranno che mescolarsi: forse staremo un po’ peggio tutti, ma potremo persino essere più felici. Basta rifiutare i dettami del capitalismo, accettare di cambiare le proprie vedute e guardare al futuro con fiducia. Certo, questo discorso non va bene per una persona che è stata licenziata ed ha un mutuo da pagare, per un giovane che non trova lavoro e sta scappando all’estero. Non vale perché il capitalismo, nel momento in cui ti avvolge nella sua spirale, non ti permette più di uscire.
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Quando finirà la crisi economica in Italia? Non sappiamo se mai terminerà, ecco come ci possiamo difendere
Affari Mieiè un blog che, trattando temi soprattutto economici, mira sostanzialmente a dare informazioni utili a chi appunto vuole pensare ai fatti suoi. Molto spesso siamo vittime di ciò che i media ci fanno credere e ci comportiamo di conseguenza. Esempio: è vero che siamo in recessione da anni, anzi, secondo alcuni analisti siamo in deflazione. E’ vero anche, però, che il tenore di vita medio è notevolmente più alto che in passato: oggi tutti hanno cellulari di ultima generazione, tablet, vestiti griffati, automobile e tanti altri beni che costano relativamente poco. Del resto il capitalismo non mira a rendere quei beni irraggiungibili: occorre un sacrificio e tutto si può fare. Magari indebitandosi, accendendo un finanziamento o un mutuo, pagando tutto a rate. Le banche, su questo, lucrano e noi siamo schiavi: automi costretti a fare un lavoro che molto spesso non ci piace, che ci fa stancare, che ci umilia ma a cui ci sottoponiamo pur di andare avanti. Sovente perché costretti: la rata della macchina, il mutuo per la casa, le tasse da pagare. Tutte cose che ci costringono a lavorare diverse ore al giorno, a non avere una vita, a non essere curiosi.
Ok, ma io volevo sapere quando finirà la crisi economica in Italia e nel mondo. La crisi può finire adesso, subito, se cominciamo a disconoscere progressivamente il consumismo e tutto ciò che ci rende schiavi. Chi scrive non è contro il mercato e la meritocrazia: sono valori sani che però la grande finanza ha reso distorti. Comprare una cosa utile, spendendo i propri soldi e mettendoli in circolo è una cosa giusta. Comprare una cosa che il sistema ci vende come utile, alimentando un vortice che affama i più e fa arricchire pochi è una follia. Ad esempio: acquistare uno smartphone è una cosa bella perché ci permette di fare tante cose. Comprare a rate un telefonino che non possiamo permetterci perché vale quanto mezzo stipendio e che ha funzioni che non ci servono è uno spreco. Perché lo facciamo? Perché il capitalismo ci fa credere che tutto ciò sia figo, alla moda, necessario.
Se vi chiedete quando finirà la crisi economica, molto probabilmente potreste trovare giovamento dal leggere alcuni articoli con cui abbiamo dato dei consigli per difendersi dagli sprechi ed avere più risorse per vivere meglio. Li riproponiamo di seguito:
- Come risparmiare soldi ogni giorno: metodi per mettere da parte tanto denaro
- Come risparmiare soldi ogni mese: mettere da parte 1200 euro senza rinunciare ai piaceri della vita
- Come comprare casa senza soldi: investire nel mattone senza fare un mutuo
Quando finirà la crisi economica in Italia e nel mondo: la decrescita felice è l'unica soluzione
Se non l’avete capito, la crisi ce l’avete in testa. E’ vero, l’economia ha rallentato da tempo ma ciò non è di per sé una ragione valida per credere che tutto debba andare male per sempre. Ispirandosi a modelli alternativi, rinunciando magari a convinzioni che ci sono state inculcate, si può vivere meglio senza rinunciare a un viaggetto, ad un bicchiere di buon vino o ad una vita serena e priva di stress, per quanto possibile.Avete mai sentito parlare della decrescita felice? Non siamo sostenitori in toto della teoria ma condividiamo l'assunto di base che il modello fondato sulla produzione è in crisi irreversibile. I settori tradizionali non potranno più riassorbire i lavoratori che sono stati licenziati perchè sta cambiando il modo di consumare e, un po' alla volta, ci si sta spostando su business differenti, orientati essenzialmente alla condivisione delle risorse. La sharing economy sta prendendo piede su tanti modi per guadagnare che abbiamo recensito su queste pagine come l'apertura di home restaurant o di bed and breakfast in casa propria con Air bnb. Cosa hanno in comune queste idee? Il fatto che non serve più la produzione mastodontica per creare valore: basta condividere beni o servizi, scambiarsi risorse in maniera etica e razionale, bypassando uno stile di vita fondato sullo spreco che non è più sostenibile. Il concetto è stato espresso in maniera approfondita all'interno del post in cui suggeriamo come inventarsi un lavoro oggi.