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Aprire un’erboristeria conviene? Requisiti, costi e consigli

Anche in tempi di crisi come quelli che stiamo ancora oggi vivendo, aprire un’erboristeria può rivelarsi davvero un ottimo investimento se i costi sono contenuti ed il business è organizzato bene. Infatti, secondo alcune indagini recenti, è stato stimato che sono moltissime le persone che ricorrono ai rimedi naturali per potersi curare senza effetti collaterali ed a prezzi davvero molto vantaggiosi. E allora, perchè non osare ad aprire un’erboristeria? Ecco qui di seguito alcuni utili consigli che potrebbero essere davvero molto efficaci. Conviene che leggiate attentamente ed acquisiate quante più informazioni possibili: solo pianificando al meglio potrete avere successo.

Affari Mieiè un blog vicino a tutti quelli che vogliono diventare imprenditori o professionisti: la sezione dedicata alle idee imprenditoriali contiene numerosi suggerimenti per mettersi in proprio, se vi state guardando intorno vi suggeriamo di dare uno sguardo.
Leggi anche: Come aprire una parafarmacia? 
Oggi aprire un’erboristeria non è poi così difficile come si potrebbe pensare, anche se come in ogni attività bisogna valutare sia i vantaggi che gli svantaggi. Non va dimenticato, inoltre, che sono molte le incombenze da eseguire e i documenti da compilare e consegnare.

Detto questo, ecco come aprire un’erboristeria. Per prima cosa bisogna possedere un titolo di studio specifico come la laurea in Farmacia oppure in Tecniche Erboristiche. Altrimenti  è possibile frequentare dei corsi in scuole private. Oltre alle varie lezioni teoriche, per l’apprendimento del mestiere è possibile (e consigliato) effettuare degli stage. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato valido.
Dal punto di vista economico, aprire un’erboristeria comporta una serie di costi che variano a seconda della località scelta: si pensi al locale in cui si intende avviare l’attività, alla città. A secondo di come il punto vendita è organizzato, può anche essere gestito da una sola persona.

Per quanto concerne invece l’aspetto burocratico e amministrativo, è necessario dapprima illustrare alcune differenze: se lo scopo è quello di produrre o vendere piante officinali sfuse, in questo caso bisogna possedere la laurea triennale in scienze erboristiche. Se invece l’intenzione è quella di vendere prodotti già preconfezionati non sono richiesti particolari requisiti professionali.

Per il locale invece, non occorre prenderlo grande. Va bene anche un negozio di 50 metri quadri purchè abbia una buona illuminazione. Gli affitti per questi piccoli spazi hanno un prezzo abbastanza contenuto anche se il mercato immobiliare, come è noto, segue dinamiche territoriali che non possiamo esporre in un articolo generico. Va fatto, comunque, il solito ragionamento: migliore è la posizione, più alto è il costo.
Leggi anche: Quali attività aprire in un piccolo paese? 
Capitolo arredamento: per gli scaffali e il bancone è consigliabile affidarsi a degli esperti in materia. Se poi ci si vuole legare ad un franchising, sarà l’azienda stessa ad indicarvi tutto ciò che occorre fare. Sicuramente aprire in franchising semplifica tutto ma, in questo caso, occorre una più attenta analisi costi-benefici che abbiamo esposto nei vari articoli dedicati al tema dell’affiliazione commerciale.

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