Talvolta può capitare di dover disdire un contratto di affitto (anche conosciuto come contratto di locazione) prima della scadenza dei termini. Un trasloco improvviso dovuto a problematiche tra le più disparate può essere una vera grana sia per chi deve lasciare il luogo (detto locatario), sia per chi si ritrova senza affittuario (detto conduttore).
Cosa fare se si deve disdire un contratto di locazione prima dei termini previsti? In questo articolo cercheremo di capire come comportarci. Generalmente il locatore non può rescindere un contratto di affitto prima della scadenza dei termini previsti, al contrario l'inquilino o conduttore, può scegliere di disdire il contratto seguendo uno specifico iter.
Il proprietario può rescindere anticipatamente il contratto solo in alcuni casi specifici. Riportiamo qui alcuni esempi. Se, ad esempio, il locatore ha necessità di abitare l'appartamento può chiedere la risoluzione anticipata del contratto di locazione.
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Anche se l'immobile deve essere venduto o se deve essere ristrutturatoo abbattuto per gravi danni alla struttura o se l'affittuario non utilizza l'immobile senza motivo, il locatore può chiedere la rescissione del contratto prima della scadenza dei termini previsti.
Se si ha intenzione di lasciare il luogo affittato di solito bisogna comunicarlo al conduttore almeno sei mesi prima dell'avvenuto trasloco in un altro luogo. Bisogna innanzitutto inviare al conduttore una lettera di avviso con la disdetta del contratto. È importante spedire la lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno per essere certi dell'avvenuta consegna.
La lettera di avviso deve contenere dati specifici per far sì che sia valida. Avrete bisogno dei vostri dati anagrafici, della richiesta di recesso, dei dati della registrazione del contratto e delle motivazioni per cui avete deciso di rescinderlo. Potete tranquillamente trovare nel web modelli di moduli per la rescissione di un contratto prima della scadenza dei termini.
Cosa fare in caso di locazioni di tipo abitativo e commerciale?
Di solito icontratti di affitto delle abitazioni hanno una durata di 4 anni e possono essere rinnovati per altri quattro o tre anni, in alcuni casi possono essere prolungati anche di cinque anni applicando la formula del rinnovo di contratto di tre anni più due anni.
Anche nel caso in cui l'inquilino voglia andarsene dopo la scadenza del contratto deve preoccuparsi di comunicarlo al proprietario, sempre tramite lettera di avviso con raccomandata e ricevuta di ritorno, seguendo più o meno lo stesso iter di una rescissione del contratto prima dei termini previsti. La situazione cambia in caso di affitti universitari. Gli studenti che intendono lasciare un appartamento possono dare un avviso di soli tre mesi.
Per quanto riguarda i contratti commerciali di solito la durata è di sei anni che possono rinnovarsi per altri sei. Quando si parla di grandi attività, come ad esempio gli alberghio gli ostelli, il contratto arriva a durare nove anni rinnovabili per altri nove. Se invece vogliamo rescindere un normale contratto commerciale dobbiamo necessariamente dare il preavviso di un anno, per alberghi e simili invece l'anticipo sale ad almeno 18 mesi.
Ricordiamo però che per legge l'inquilino è obbligato a pagare tutti i canoni di locazione fino al rilascio dell'immobile occupato. La cauzione versata all'inizio del contratto di locazione può essere recuperata solo dopo la completa rescissione e non prima. Nel caso in cui l'inquilino si trattenga senza pagare il dovuto canone di affitto, la cauzione verrà utilizzata per il giusto pagamento al proprietario.
La rescissione di un contratto ha un costo di circa 70 euro, si tratta di una tassa da versare all'Agenzia delle entrate. Di solito è buona norma dividere la spesa per la tassa tra l'affittuario e il conduttore.