Conviene investire in obbligazioni Venezuela? Con ogni probabilità, se siete giunti su Affari Miei vi state ponendo questa domanda cruciale nella costruzione del vostro portafoglio degli investimenti. Il Paese sudamericano, uno dei c.d. paesi emergenti, offre rendimenti molto allettanti per i propri bond ma da più parti si parla di rischio default che, comunque, almeno per il 2016 pare essere poco probabile. Confrontando il rendimento netto promesso dal bond Venezuela 2027 con il rendimento, per esempio, dei BTP Italia o del Bond di CDP, è chiaro che c’è uno squilibrio a favore del primo. Tuttavia in economia rendimenti elevati e rischi camminano mano nella mano, pertanto prima di sottoscrivere un qualsiasi tipo di investimento è bene che teniate presente sempre questo ragionamento fondamentale.
Se avete poca dimestichezza con la materia o desiderate comunque approfondirla, vi consigliamo di leggere la nostra guida generale dedicata alle obbligazioni e di sfogliare la sezione finanza di Affari Miei per valutare anche le altre soluzioni presenti sul mercato e recensite. Come abbiamo detto in tante occasioni, la differenza la fa la maggiore o minore informazione: ciò vale per il business e per gli investimenti. Assicuratevi di avere abbastanza informazioni prima di compiere un qualsiasi grande passo.
News Obbligazioni Venezuela, conviene investire nei bond al 2027? Info sul rendimento netto e sui rischi
Cominciamo con l’elenco delle caratteristiche tecniche
Denominazione | Obbligazioni Venezuela 2027 |
Valuta di emissione | Dollaro USA |
Scadenza | 15 settembre 2027 |
Rendimento a scadenza | 24,08% |
Pagamento cedola | Ogni semestre |
Rendimento fisso | 9,25% |
Come si vede, dunque, l’occasione sembra essere molto ghiotta. Teoricamente, infatti, le obbligazioni sono titoli “sicuri” in cui investire. Teoricamente, però, sottolineiamo. Perché uno stato offre un rendimento del 2% ed un altro molto di più? Torniamo al ragionamento fatto precedentemente: per remunerare di più, vuol dire che il rischio aumenta. L’economia del Venezuela sta vivendo una fase molto difficile: il Paese è legato in larga parte alle esportazioni di petrolio ed il calo del valore dell’oro nero sta incidendo irrimediabilmente sulle sue prospettive di crescita. Più in generale, stanno soffrendo tutti i Paesi le cui finanze sono determinate in larga parte dall'attività estrattiva: le previsioni sul prezzo delle materie prime per i prossimi anni sono decisamente poco incoraggianti.
C’è un altro aspetto molto importante che ci aiuta a valutare il rischio default del Venezuela: esiste un valore che si chiama CDS(tecnicamente è una curva e l’acronimo sta per Credit Default Swap) che quantifica le possibilità che il Paese possa fallire. E’ una specie di assicurazione che indica la propensione al rischio che ciò possa accadere. Come vedete dalla foto che alleghiamo (fonte), il valore sale nell’immediato ma tende a scendere nel lungo periodo. Inoltre la Cina, secondo diversi osservatori, avrebbe “salvato” Caracas con un prestito di 10 miliardi di dollari che, di fatto, ha “salvato” per ora il governo di Maduro ed ha garantito anche una certa solvibilità nell’immediato, tant’è che a marzo 2015 i creditori sono stati pagati.