In questo articolo cerchiamo di spiegare che cos’è la voltura catastale: iniziamo da una breve definizione. La voltura catastale si fa ai fini dell’aggiornamento delle intestazioni catastali e delle situazioni patrimoniali e consiste in un documento con cui il contribuente comunica all’Agenzia delle Entrate che è stato effettuato un passaggio di proprietà. Questo documento deve essere presentato da chi ha l’obbligo di registrare gli atti legati al trasferimento dei diritti reali sui beni immobili, ossia i privati, in caso di successioni ereditarie e riunioni di usufrutto. Non solo, tale onere può essere a carico di cancellieri giudiziari per le sentenze registrate da loro stessi, dei notai per gli atti da essi erogati, ricevuti o autenticati e infine può essere a carico dei segretari o delegati di qualunque Pubblica Amministrazione per gli atti stipulati nell’interesse dei rispettivi enti. I soggetti tenuti alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate di eventi che hanno modificato la titolarità di una proprietà ma che hanno omesso di denunciare la voltura sono perseguibili con sanzioni amministrative.
Domanda di voltura: come farla
La voltura può essere presentata in diverse modalità a seconda dei casi specifici, che sono condizionati anche dai diversi soggetti coinvolti nella voltura catastale. I pubblici ufficiali e i notai eseguono le varie pratiche legati all’iter della voltura catastale inviando all’Agenzia delle Entrate il modello Unico informatico, il quale può contenere anche la voltura catastale e si può fare online. Infatti la domanda viene compilata tramite un software apposito e la documentazione viene inviata telematicamente agli uffici dell’Agenzia delle Entrate competenti per territorio. Se la voltura va fatta in seguito all’apertura di una pratica di successione ereditaria è possibile inviare una domanda di passaggio di proprietà solo per immobili censiti al Catasto fabbricati o al Catasto terreni situati in un unico Comune: in questo caso la domanda va inviata da chi ha presentato la dichiarazione di successione (gli eredi, i loro tutori o curatori, gli esecutori testamentari). Questo modello può essere compilato in due diversi modi: il primo prevede l’utilizzo del software Voltura 1.1 e richiede di recarsi allo sportello dell’ufficio per presentare il supporto informatico al modello digitale della domanda, che va completata con l’apposizione della firma e della data. Altrimenti vi è la possibilità di adoperare modelli cartacei, soprattutto per la voltura di per i fabbricati e/o per i terreni, modelli che sono disponibili anche presso gli uffici provinciali del Territorio.A seconda dei beni immobili che bisogna volturare, e nel caso si adoperassero i modelli cartacei, bisogna sapere che il modello di voltura per il catasto terreni si chiama 13TP, mentre il modulo per la voltura catastale all'urbano 98TP. I moduli cartacei sono costituiti da un foglio in formato A3 che piegato costituisce 4 pagine. Nella prima pagina vanno inseriti i dati dell'erede o coerede dichiarante. All'interno invece devono essere indicati i beni oggetto di trasferimento. Nell'ultima pagina vanno inseriti indirizzo del dichiarante ed in ultimo la firma.
Una volta effettuata la registrazione di successione il contribuente ha a sua disposizione 30 giorni di tempo per inviare la domanda di voltura all’ufficio provinciale del Territorio dell’Agenzia competente. Il contribuente può sia recarsi all’ufficio più vicino alla sede dell’Agenzia Entrate dove ha registrato la successione, oppure a quello della circoscrizione in cui si trovano i beni trasferiti; in alternativa può anche spedire la domanda via posta, adoperando la raccomandata oppure inviandola all’indirizzo PEC dell’ufficio provinciale del Territorio competente nel caso in cui volesse inviare il tutto via web. Il contribuente deve premurarsi di allegare la ricevuta del pagamento dell’importo dovuto eseguito su c/c postale dell’ufficio, la fotocopia di un documento di identità valido, una busta affrancata per la restituzione della ricevuta e infine il proprio recapito, sia telefonico che di posta elettronica. Inoltre deve indicare il proprio domicilio per eventuali comunicazioni. Rispetto alla posta cartacea, inviare il tutto su internet prevede la stessa documentazione esclusa naturalmente la busta affrancata. Infine è possibile anche delegare il tutto ad un terzo, allegando la richiesta di delega.
Nel caso in cui il cittadino riscontrasse errori nei dati catastali riguardanti il proprio immobile, può chiederne la correzione nella banca dati del catasto, presentando la domanda di correzione presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate oppure attraverso il servizio online. Il richiedente deve indicare nella richiesta di correzione le proprie generalità, i dati catastali dell’immobile, la situazione riscontrata e le notizie utili alla correzione dell’errore.