Le Isole Canarie, e in particolar modo
Tenerife, sono un’ambita meta turistica. Tuttavia le persone non si recano in questa soleggiata località di mare e vacanze soltanto per svagarsi dopo mesi di lavoro. Molto spesso, complice la
crisi del mercato di lavoro, coloro che si rilassano in questa località lo fanno “in incognito”, con il reale obiettivo di analizzare il luogo non per riposarsi dal lavoro, bensì per trovarne o crearne uno nuovo. Il desiderio di
cambiare vita accomuna molti lettori e se siete arrivati a leggere questo articolo allora forse anche voi volete recarvici per tastare il terreno. Il nostro primo consiglio è proprio quello di non lanciarvi in un’avventura di questa portata senza esservi prima informati sulle possibilità che
Tenerife, le Canarie, o qualunque altro luogo può offrirvi, altrimenti si può correre il rischio di rimanere delusi e non riuscire a sfruttare al massimo la possibilità che vivere e lavorare in un’altra località può offrire. In questo nostro articolo cerchiamo di darvi qualche consiglio per indirizzarvi sulle
chances offerte dalla possibilità di
vivere e lavorare a Tenerife, analizzando non solo la situazione di questa isola, ma facendo distinzioni tra le varie condizioni di chi può trasferirsi (pensionati, giovani, imprenditori, eccetera).
Questo post si concentra molto su Tenerife ma abbiamo affrontato anche in un'altra guida il tema generale sul
trasferimento alle Canarie: per completezza, magari, vi invitiamo a dare uno sguardo anche alle considerazioni fatte in quella sede.
Vivere e lavorare a Tenerife: pro e contro
Iniziamo da subito a stilare una lista approssimativa di
valutazioni positive o negative che possono rendere piacevole o meno la scelta di questa località. Indubbiamente la cultura spagnola si avvicina di molto a quella italiana e la popolazione è accogliente. Non solo, il clima caldo, i paesaggi mozzafiato e la natura inimitabile costituiscono tutti pro della lista da tenere in considerazione, così come il costo degli affitti: i contratti di locazione sono inferiori rispetto a quelli del Belpaese e questo può essere un elemento incoraggiante. Tuttavia esistono anche dei fattori
contro: ad esempio la sanità pubblica è molto lenta e spesso carente. Infine
trovare lavoro non è semplice, esattamente come in Italia e forse anche peggio sotto certi punti di vista, e il rischio è quello di essere risucchiati nel gorgo in cui la manodopera immigrata viene sfruttata.
Trasferirsi da pensionati a Tenerife
Ora entriamo nel vivo delle situazioni e dell’effettiva convenienza di
trasferirsi a Tenerife, cominciando dell’ipotesi di chi si trova in pensione o di chi potrebbe andarci entro poco (sperando che l'
età pensionabile non aumenti!). Tenerife e le Isole Canarie in generale sono una meta molto desiderata dai pensionati nostri connazionali, soprattutto per coloro che vivono in luoghi d’Italia in cui il costo della vita ed il valore degli immobili è più alto. Il clima caldo è molto allettante per chi magari soffre di qualche acciacco o semplicemente per chi vuole iniziare una lunga vacanza dopo anni di duro lavoro. In ogni caso ci sono delle questioni pratiche da considerare: ad esempio, trasferendosi a Tenerife, la pensione viene sottoposta alla tassazione locale che è più bassa di quella italiana. Questo comporta un immediato aumento della stessa nell’ordine del 15 o 20% circa. Ciò può essere un fattore molto attraente per chi si vuole trasferire in questa isola, ma non è l’unico vantaggio: anche il
costo della vitaè molto più basso che in Italia, specialmente nelle zone non turistiche.
Per quanto riguarda gli
svantaggi di vivere l’età della pensione sull’isola è legato al costo degli immobili in affitto, che nelle località di turismo è più alto, così come è più alto il costo della vita in genere, ma come abbiamo anticipato è sufficiente allontanarsi dalle zone di mare per vedere scemare i prezzi, sia della merce dei negozi che degli affitti.
Un altro svantaggio è legato alle
cure mediche. Abbiamo infatti visto che la sanità è molto simile a quella italiana, dunque non bisogna aspettarsi miracoli a tal riguardo e rassegnarsi alle liste d’attesa, a meno che non si opti per una assicurazione privata: in questo caso i tempi si abbreviano ed i costi di tali assicurazioni non sono eccessivi. Per quanto riguarda le eventuali barriere architettoniche, che possono magari costituire oggetto di preoccupazione per chi non è più giovanissimo, il sud di Tenerife si è molto attivato per abbattere gli ostacoli e le barriere architettoniche ai disabili.
Infine, secondo i racconti dei principali blogger che hanno vissuto in zona, la vita è molto tranquilla e il tasso di microcriminalità basso. In conclusione, se un pensionato vuole
trasferirsi a Tenerife per godersi il clima piacevole può valutare l’ipotesi, considerando se vale la pena di andare a vivere più lontano dall’aria di mare per ottenere dei reali vantaggi da un nuovo stile e luogo di vita. Ora analizziamo invece i casi che riguardano chi si vorrebbe trasferire per cercare lavoro.
Lavorare come dipendente
Dunque ora ci concentriamo su coloro che vorrebbero ricominciare su questa isola delle Canarie lavorando come lavoratore dipendente. Una piccola premessa: anche in questo caso, come nel caso dei pensionati, non si può improvvisare, né si può improvvisare un mestiere: per lavorare (in realtà in qualunque zona del mondo) bisogna conoscere al meglio le caratteristiche dell’impiego che si va a ricoprire ed avere delle competenze spendibili. Questo è soprattutto vero in un luogo turistico come quello di cui stiamo parlando: un cameriere deve conoscere bene più lingue, deve essere a conoscenza delle regole del galateo e deve essere in grado di gestire lo stress derivante dalla presenza di un denso e costante flusso di clienti. Uno dei motivi per cui non si può improvvisare, ma bisogna essere certi delle proprie competenze e anche delle possibilità di lavoro che ci sono a Tenerife, è proprio che in località turistiche come questa la concorrenza è spietata. Non possedere specializzazioni di nessun tipo vuol dire essere esclusi in partenza dalla gara della ricerca di un’occupazione. Per questo consigliamo di analizzare già dall’Italia la propria condizione: in cosa siete bravi? Quante lingue parlate? Se potete permettervelo partite per una vacanza a cui unire uno “studio di settore”, per farvi un’idea e capire dove, come e se gettare l’amo. Una “vacanza di studio” può indirizzarvi verso il modo per riempire le vostre mancanze. Perché no, magari con un po’ di fortuna riuscirete a impiegarvi in fretta, anche con un lavoro temporaneo, e trasferirvi sul luogo per imparare la lingua, iscrivervi a corsi e ampliare il vostro piano d’azione per
lavorare a Tenerife. In ogni caso bisogna essere consapevoli del fatto che la zona è turistica e quindi ovviamente gli impieghi più ricercati e quelli più offerti sono proprio legati a questa esigenza: ristoranti, bar, hotel, negozi. Inoltre le ore di lavoro possono essere molte e molto intense: può essere chiesto al dipendente di lavorare 10-12 ore al giorno, sei giorni su sette, per uno stipendio pari a 800-1200 euro. Vi ricordiamo, come detto nel paragrafo precedente, che il regime fiscale di Tenerife e delle Canarie è migliore e il costo della vita relativamente più basso che da noi, per cui non fatevi scoraggiare dai numeri: con questo stipendio si può vivere dignitosamente ma non di certo vi attenderà un'esistenza paradisiaca da passare in spiaggia. Se sgobbate già in Italia e dovete spostarvi alle Canarie per non migliorare il vostro stile di vita, ammesso che non abbiate il desiderio di conoscere il posto, per voi cambierà probabilmente poco.
I concetti espressi in questa sede potrebbero sembrare ripetitivi: sul web di solito ci sono due tipologie di siti, quelli che promettono miracoli (e spesso puntano a vendere qualche servizio per polletti da spennare) e quelli che, come
Affari Miei e tanti altri molto validi che, invece, mirano a fornire reale valore. Se non trovate lavoro in Italia o siete insoddisfatti, prima di
mollare tutto e andare all'estero, fatevi un reale esame e valutate se effettivamente il gioco vale la candela e, sopratutto, se siete in grado di misurarvi nel contesto che desiderate.
Aprire un'attività a Tenerife
Una delle alternative più ricercate al lavoro dipendente è ovviamente quello di
aprire un’attività propria. Sinora gli italiani (e non solo) che sono sbarcati alle Canarie hanno avviato ristoranti, bar e altre attività legate al settore alimentare: è un classico per i nostri connazionali emigrati in tutto il mondo, e ci può anche stare perchè effettivamente siamo bravi in questo. Il punto è che, proprio per questa grande presenza di strutture e locali, questo tipo il mercato inizia ad essere saturo (in molti luoghi potrebbe già esserlo): se avete intenzione di trasferirvi sull’isola con questo intento sappiate che rischiate di chiudere dopo pochi mesi dall’apertura e di rimbalzare clamorosamente, esattamente come del resto potrebbe succedere in Italia. Ciò non implica l’impossibilità di avviare un’attività di successo, tuttavia bisogna avere le idee chiare e un business plan dettagliato e studiato, onde evitare di rimanere scottati (e non per forza dal sole). Avere idee innovative può aiutare ad aprire un’attività redditizia, e per far questo può essere utile passare un periodo sull’isola (magari lavorando temporaneamente senza grandi pretese) per studiare il terreno: un buon imprenditore è tale non perchè sa solamente fare una cosa ma perchè pensa, analizza, pianifica.
![Vivere e lavorare a Tenerife Guida per vivere e lavorare a Tenerife]()
Non fatevi allettare dal regime agevolato basso, fattore sicuramente è positivo, poiché se l’idea non è vincente nemmeno le imposte più accessibili salveranno il vostro business: il regime delle Canarie è derogatorio rispetto a quello della Spagna,
ampiamente trattato in questo articolo, e la sua apparente bontà attira tanti aspiranti imprenditori. Noi vi sconsigliamo, comunque, di buttarvi sull’idea di un tipico ristorante italiano, in quanto Tenerife è invasa da questo tipo di attività proprio per i tanti fattori sottolineati più volte su questa pagina.
Altro consiglio che ci preme fornire è il seguente: dovete essere bravi anche in un altro campo, ossia quello legato alla
fidelizzazione della clientela. Se pensate che Tenerife sia caratterizzata da turisti che vanno e vengono e che quindi la fedeltà del cliente non sia fondamentale vi sbagliate: oltre ai residenti sono moltissime le persone che passano alcuni mesi dell’anno sull’isola (qualcuno di quelli che leggono questo articolo potrebbero far parte di questa categoria di clientela!), o comunque tornano almeno una volta all’anno, per un paio di settimane: per questo lasciare un bel ricordo ai clienti è molto importante. In realtà, però, anche su questo punto stiamo analizzando un fatto che non riguarda solo Tenerife o le Canarie ma il business in generale. Tenete presente, infatti, che il ristorante "usa e getta"è passato di moda da un pezzo un po' ovunque, i siti e le app di recensioni ormai hanno un ruolo chiave e farsi una reputazione è diventato vitale per qualsiasi tipo di attività ricettiva. Ripetiamo: questo vale in Italia, a Tenerife, a Londra, in Sud America, in Africa, eccetera eccetera...
Un’ultima nota: se decidete di avviare un’attività che prevede almeno 5 lavoratori, e che prevede l’investimento di almeno 100.000 euro in immobili nei primi 2 anni, allora avrete accesso allo
Zec, acronimo di
Zona speciale Canaria: questo permette di pagare soltanto il 4% di tasse, con ulteriori benefici fiscali. Queste agevolazioni senza pari in Europa sono state ideate per compensare lo svantaggio logistico relativo alla posizione delle isole, lontane dal resto del Vecchio Continente. Tuttavia non è neppure da dire (anzi, forse si, non si sa mai!) che un investimento di tale portata richiede una lungimirante ponderazione e studio delle possibilità di ottenere un reddito, ancora più che rispetto alle idee meno “ambiziose”.
Lavorare da casa sul web
Se fate parte della categoria di
lavoratori online, allora Tenerife può essere il luogo ideale dove trasferirvi se desiderate vivere in una località con un buon clima ed un paesaggio più bello delle nostre grige città. Se siete dipendenti che lavorano da casa, infatti, riceverete lo stesso stipendio con un costo della vita magari più basso di una città italiana come
Milano. Se, invece, siete professionisti o imprenditori del web potreste abbinare ai vantaggi finora espressi anche quello fiscale, vista la tassazione più bassa che in Italia. Se fate parte di questa categoria, probabilmente, siete i più fortunati perchè sostanzialmente tutte le condizioni economiche ed occupazionali del posto vi interessano ben poco e potete coglierne solo i vantaggi, da ponderare con gli svantaggi che comunque potreste trovare sulla base delle vostre esigenze e delle vostre aspettative.
Conclusioni: pensateci bene!
Trasferirsi a Tenerife, sia per lavorare come dipendente, che per aprire un’attività, che per godersi la pensione, richiede consapevolezza: basarsi su dati parziali (come le agevolazioni fiscali) o su idee non fondate su un’analisi attenta (ad esempio credere che basti buttarsi nell’impresa e poi il turismo intenso farà il resto) può portarvi a gestire male questa esperienza. Documentarsi e attivarsi in maniera consapevole può davvero aiutarvi a raggiungere obiettivi soddisfacenti e a vivere secondo le vostre aspirazioni.